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80 anni Volkswagen: una storia che guarda al futuro

Gli 80 anni Volkswagen celebrano la lunga storia dell’azienda tedesca che da tempo sta guardando al futuro.

Gli 80 anni Volkswagen raccontano una lunga storia che guarda al futuro. Era il 28 maggio 1937 quando a Berlino veniva fondata la “Gesellschaft zur Vorbereitung des Deutschen Volkswagens mbH” (Società per la preparazione dell’Auto del Popolo Tedesco), predecessore del Gruppo Volkswagen. Un progetto voluto dal regime nazionalsocialista che commissionò a Ferdinand Porsche la costruzione dell’auto del popolo. Era il Typ 1, l’antesignana del Maggiolino, prodotto dal 1938, che gettò le basi del Gruppo Volkswagen. Nello stesso anno iniziarono i lavori di costruzione di uno stabilimento nell’odierna Wolfsburg, per produrre proprio il Volkswagen Tipo 1, conosciuto come KdF-Wagen. Poche le unità prodotte perchè la fabbrica fu costretta a lasciare spazio spazio alla produzione di armamenti per la seconda Guerra Mondiale, inclusi veicoli militari e anfibi.

Dopo la fine della guerra, finalmente cominciò la produzione del Tipo 1, ribattezzato “Maggiolino” e nel 1947 iniziarono le esportazioni. Nell’ottobre 1949, gli inglesi cedettero l’amministrazione fiduciaria di Volkswagen al governo federale tedesco: Maggiolino e Transporter diedero ulteriore espansione rappresentando simbolicamente il miracolo economico tedesco. La grande domanda portò alla costruzione di ulteriori stabilimenti: Hannover, Kassel, Braunschweig e Emden per le esportazioni oltremare. Nel 1952 il primo importatore ufficiale fu fondato in Canada, seguito dalla controllata brasiliana “Volkswagen do Brasil Ltda.” nel 1953. Nel 1960, quando già contava su 64.100 collaboratori e quasi 900.000 veicoli prodotti l’anno, Volkswagen venne convertita in una società per azioni.

80 anni Volkswagen di storia e modelli di successo

Furono i modelli Passat, Scirocco, Golf e Polo a portare l’azienda tedesca fuori dalla crisi del 1973 dovuta ai minor volumi di vendita e allo shock dei prezzi del petrolio. Proprio la Golf ha raccolto l’eredità del Maggiolino, prodotto in 21,5 milioni di unità, diventando la best seller per eccellenza della casa tedesca con 33 milioni di modelli venduti fino a oggi. Ma un passaggio fondamentale di Volkswagen è stata la transizione in gruppo multimarca. Nel 1969 è nata Audi poi sono arrivate le altre marche: Seat (1986), Škoda (1991), Bentley (1998), Bugatti (1998), Lamborghini (1998) e Porsche (2009) che fanno compagnia ai truck di MAN (2011), alle moto Ducati (2012) e ai camion Scania (2015).

Il futuro tra auto elettriche e servizi di mobilità

Presente in Cina dal 1985, il Gruppo Volkswagen opera con due joint venture con partner cinesi e in futuro se ne aggiungerà una terza, con l’obiettivo di superare i quattro milioni di veicoli venduti nel 2016. Ora conta 12 marche, 120 stabilimenti di produzione in quattro continenti, più di 600.000 collaboratori e di 10 milioni di veicoli venduti all’anno, con il primato del 2016 nonostante la bufera Dieselgate. Attraverso la “Together – Strategy 2025” ha già tracciato il futuro: obiettivo vendere tra i 2 e i 3 milioni di veicoli elettrici entro il 2025 con 30 nuovi modelli a batteria. Contemporaneamente l’azienda, che punta a dimezzare l’impatto ambientale della produzione entro il 2025, si sta lentamente trasformando da casa automobilistica a fornitore di mobilità sostenibile: il marchio MOIA, fondato a dicembre 2016, è solo il primo tassello.