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Tianjin: migliaia di auto distrutte in Cina

L’esplosione al porto di Tianjin ha distrutto circa diecimila automobili dei gruppi Volkswagen, Hyundai-Kia e Renault.

Cina – Nelle scorse ore nel porto di Tianjin, uno dei più importanti per il commercio marittimo cinese, si sono verificate delle grandi esplosioni che hanno portato alla morte di oltre 100 persone ed il danneggiamento dei carichi presenti nei depositi oltre che delle strutture portuali. Attualmente le autorità hanno circoscritto una fascia di 3 chilometri attorno al luogo del disastro impedendo l’accesso per via di una possibile contaminazione derivante da sostanze chimiche visto che sembra che attualmente i vari roghi non siano ancora stati completamente domati e continuino esplosioni ed incendi.

Le informazioni a riguardo non sono ancora del tutto certe visto che le autorità cinesi hanno censurato diversi siti web locali che riportavano informazioni sull’accaduto. Quello che è certò, però, è che tra i beni danneggiati da queste esplosioni vi siano anche migliaia di automobili appena importate in Cina. Il porto di Tianjin è infatti uno dei crocevia commerciali più importanti per i costruttori di automobili, proprio qui approdano molte delle navi che trasportano le auto per il mercato asiatico.

volkswagen Tianjin

Secondo le prime stime sono migliaia le automobili distrutte dall’incendio con il Gruppo Hyundai-Kia che sembra aver perso ben quattro mila auto. Renault sembra aver indicato una cifra approssimativa di 1.500 vetture andate a fuoco nel rogo mentre sembra che Volkswagen abbia subito la distruzione di circa 2.750 vetture. Alcune fonti cinesi hanno diramato anche una lista dei modelli Volkswagen andati distrutti che, secondo le prime informazioni, potrebbero essere 1065 Volkswagen Touareg, 391 Volkswagen Maggiolino, 257 Volkswagen Tiguan, 114 Volkswagen Golf, 84 Volkswagen up!, 39 Volkswagen SportsVan e 28 Volkswagen Passat oltre ad altri 770 esemplari non specificati. In totale sembrano così essere andate distrutte circa 10 mila automobili per un danno economico calcolato in 3 miliardi di Yuan, equivalenti a oltre 420 milioni di euro.