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Nissan Leaf: la nostra prova su strada

La Nissan Leaf, prima vettura elettrica di Nissan in Italia, provata su strada


La Nissan Leaf è la prima proposta full-electric del costruttore giapponese a sbarcare in Italia. Proprio in questi giorni Nissan ha lanciato alla Triennale di Milano il Nissan Leaf Tour che permette al pubblico di provare la nuova hatchback a zero emissioni. Il lancio di questa vettura rappresenta un deciso passo avanti nella strada verso una mobilità ecosostenibile che permetterà di salvaguardare l’ambiente per il futuro.

La Leaf è lunga 4445 mm, larga 1770 ed alta 1550 ed il suo habitat naturale è la città: agile e scattante è perfetta per muoversi nel traffico, con la possibilità di entrare nelle zone a traffico limitato e di circolare anche durante i blocchi della circolazione. Il propulsore sviluppa 80 kW e ben 280 Nm di coppia massima subito disponibile, e rende l’auto molto pronta sia in accelerazione, sia nelle riprese. L’autonomia massima è di circa 175 km mentre per fare un pieno bastano solo 4 euro.

I tempi di ricarica possono variare da 30 minuti fino a 8 ore, a seconda della presa di corrente alla quale si attacca la vettura e, nelle più importanti città italiane, esistono dei parcheggi riservati alle vetture elettriche con annesse colonnine di ricarica. Comoda per viaggiare, la Leaf dispone anche di un cavo di emergenza con il quale si può ricaricare la batteria attaccando l’auto ad una comune presa della corrente domestica.

La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf
La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf
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La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf
La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf
La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf

Prestazioni ed autonomia

La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf

La Nissan Leaf ha due modalità di funzionamento: la Drive e la Eco Drive. Quando si sceglie con il pomello della trasmissione la modalità Drive l’auto risulta scattante ed il pedale dell’acceleratore risulta sempre pronto e reattivo. Destreggiarsi nel traffico risulta facile e l’auto si muove in maniera più fluida ed agile rispetto ad un’auto ibrida o con motore termico. A differenza dei motori tradizionali, ricordiamo infatti che la coppia è disponibile immediatamente: se si vuole scattare basta una leggera pressione sul pedale destro. Il motore elettrico è infatti capace di 80 kW (108 cv) e ben 280 Nm di coppia. Le partenze da fermo sono molto rapide, sia quando si è soli in auto, sia quando nell’abitacolo trovano posto 5 persone.

La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf
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Spostando per due volte in basso il pomello di controllo della trasmissione si passa in modalità Drive Eco. Con questa funzione l’auto diminuisce molto i picchi di potenza, aumentando di conseguenza l’autonomia della vettura. Provando la vettura in città si avverte il calo di prestazioni e la risposta dell’acceleratore è decisamente smorzata rispetto alla modalità Drive. Meno brillantezza ma più autonomia: un dilemma che avremmo anche nelle automobili con motori a combustione interna.

La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf
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In entrambe le modalità la Nissan Leaf risulta pienamente sfruttabile nell’arco di un’intera giornata. Durante la nostra prova abbiamo percorso più di un centinaio di kilometri provando la macchina a fondo senza risparmiare sulle accelerazioni, testandola nel traffico di Milano e riuscendo a tornare alla base senza alcun problema. Da questo punto di vista ci è stata utile la funzione del navigatore che indica sulla mappa l’area di operatività dell’auto, permettendoci di pianificare al meglio il nostro viaggio, senza rischiare di rimanere a corto di energia.

La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf
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La Nissan Leaf può essere caricata sia tramite le colonnine a carica rapida, sia con quelle tradizionali. Al momento dell’acquisto viene fornito un kit da installare in casa con una presa dedicata all’auto per ricaricarla quando non viene utilizzata. In dotazione anche un cavo che permette di collegare la Leaf direttamente alle prese della corrente di casa, permettendo così di ricaricare l’auto anche quando non si ha una colonnina a disposizione. Utilizzando una colonnina a ricarica rapida la batteria si ricarica fino all’80% della sua capacità in soli 30 minuti, permettendo così, con una breve sosta, di avere un’autonomia di più di 100 km. Tramite la presa domestica o le colonnine tradizionali, si fa il pieno di energia in 7 o 8 ore, a seconda della quantità di energia residua rimasta negli accumulatori dell’auto. Molto utile la funzione del computer di bordo che segnala durante il tragitto quanto tempo è necessario per ricaricare interamente la batteria.

La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf
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Interni e dettagli

La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf

L’abitacolo è spazioso e ben strutturato: l’auto è basata sulla piattaforma Nissan V, appositamente creata per questo veicolo. Lo spazio è sfruttato al meglio, molti scompartimenti e tasche permettono di stivare tutti gli oggetti utili in macchina senza che diano fastidio agli occupanti. Buono lo spazio per i passeggeri posteriori: anche le persone più alte possono trovare una posizione comoda, sia per le gambe, sia per la testa. Le finiture dell’abitacolo sono di buon livello anche se avremmo preferito qualcosa di diverso dal velluto per il rivestimento dei sedili. I controlli dei gadget interni sono semplici e facilmente utilizzabili. Buone le plastiche ed i materiali che compongono gli interni, così come l’assemblaggio ed i piccoli particolari dell’auto. Un po’ troppo “leggere” e plasticose le portiere. Il volante ci è sembrato invece delle giuste dimensioni per muoversi agevolmente in città, il rivestimento è comodo e non scivola, ma un rivestimento in pelle avrebbe dato un tocco più lussuoso alla Leaf.

La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf
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Il climatizzatore è integrato all’interno della plancia e pochi, semplici tasti ne permettono un facile ed immediato utilizzo. Non è presente nessun display dedicato, quando si aziona il clima si possono vedere alcune informazioni, come la velocità della ventola o la temperatura, direttamente sullo schermo del sistema di intrattenimento. Il climatizzatore ha ovviamente un impatto sulla batteria e sull’autonomia: quando lo si avvia il sistema segnala infatti che l’utilizzo del clima comporta una perdita di 13 km. Sarebbe interessante a questo punto effettuare un test nel caldo agosto milanese e verificare il suo assorbimento di energia in un ambiente più “ostile”. Molto interessante la possibilità di controllare l’accensione e lo spegnimento del climatizzatore tramite smartphone: nelle giornate calde si può preimpostare la temperatura così da salire in macchina con l’abitacolo già rinfrescato. Questa funzione risulta particolarmente utile quando si lascia la macchina attaccata ad una colonnina per ricaricarla.

La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf
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L’impianto di infotainment è composto da un monitor doppio din touchscreen con alcuni comandi ai lati, il cui utilizzo non ci è sembrato molto intuitivo. Oltre alle solite funzioni di navigazione ed intrattenimento, è presente anche un particolare menu che ci permette di vedere maggiori dettagli sull’auto come l’autonomia residua ed altre informazioni. Premendo il tasto Zero Emission è infatti possibile vedere l’autonomia dell’auto, quant’è il consumo di energia e quanta elettricità è assorbita dal climatizzatore, oltre ad altre informazioni come la zona di operatività dell’auto.

La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf
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Comfort

La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf

I sedili sono spaziosi e comodi, non offrono eccessiva contenitività ma, per questa tipologia di auto sono ottimi in quanto si trova subito una posizione ideale per la guida e non ci si affatica nell’uso prolungato. I sedili posteriori sono fruibili in maniera ottimale: anche quando si è in cinque si riesce a viaggiare senza alcun problema. La seduta è leggermente alta risultando comoda nel traffico cittadino per avere una visione ottimale di quello che ci circonda. La posizione di guida si trova facilmente grazie alle svariate regolazioni di sedili e volante: solo i più alti possono trovare qualche difficoltà nella lettura della parte più alta del cruscotto a causa del volante.

La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf
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L’auto è silenziosa, sia per quanto riguarda l’assenza di rumori generati dal propulsore, sia per l’ottimo isolamento acustico rispetto all’esterno. L’unico rumore generato dall’auto è il rotolamento degli pneumatici che risulta comunque molto smorzato e quasi difficile da percepire. Quando si ascolta la musica ad un volume medio non si è disturbati da nessun fattore esterno e la guida risulta molto rilassata e silenziosa in ogni situazione, anche nel traffico più caotico.

La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf
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L’assetto della Nissan Leaf è stato finemente sviluppato per garantire un’ottima stabilità abbinata ad un’altrettanto ottima comodità. L’auto non risulta mai molle in curva ed ha una buona tenuta di strada anche sulle curve veloci. Il posizionamento delle batterie al posteriore garantisce una buona ripartizione dei pesi che, oltre a migliorare la tenuta, permette di governare facilmente l’auto e rendendola agile e facile da guidare. Dal punto di vista della comodità la Nissan Leaf risponde alle asperità della strada senza alcun problema e gli occupanti sentono solo le buche più profonde mentre tombini ed imperfezioni varie non vengono percepiti.

La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf
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Tecnica e Sicurezza

La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf

L’alimentazione dell’auto è fornita da 48 batterie agli ioni di litio prodotte da Nissan in collaborazione con Nec. Il pacco batterie viene ricaricato tramite una delle due prese presenti sul frontale dell’auto: tramite una leva all’interno dell’abitacolo si apre il vano sotto al logo Nissan tramite il quale si ricarica l’auto. Quando il caricatore è staccato dalla presa di alimentazione un sistema di sicurezza scollega la batteria dalla presa così da evitare incidenti dovuti all’elettricità. Il sistema di ricarica è utilizzabile anche quando piove ma è anche presente un sistema di sicurezza che, in caso di cortocircuiti, stacca immediatamente la corrente come il Salvavita delle abitazioni.

La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf
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Ottima anche la sicurezza verso i pedoni: la Leaf monta un sistema sonoro chiamato Approaching Vehicle Sound for Pedestrians che avverte i passanti dell’arrivo dell’auto. Il sistema emette onde sinusoidali in un range compreso tra i 600 ed i 2.5 Hz rendendo il suono facilmente udibile da chiunque ed avvertendolo dell’avvicinamento dell’auto. Questo sistema è particolarmente utile in città e si disattiva sopra i 30 km/h di velocità. I suoni provengono da un altoparlante sistemato all’interno del vano motore e dall’interno dell’auto il guidatore può scegliere se disattivare il sistema tramite un interruttore.

La nostra prova su strada della prima elettrica di Nissan: la Leaf
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