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Quel pomeriggio da Lancia Delta: il progetto, i prezzi e i dettagli tecnici

Dopo una mattinata giocata sulla contrapposizione fra passato glorioso, presente luminoso e futuro radioso, il pomeriggio è stato finalmente l’occasione propizia per visitare la meta più ambita: il Centro Stile Lancia. Macchine fotografiche bandite, fotocamere dei cellulari “tappate”, tanto lavoro di memoria per sopperire alle ovvie limitazioni. Prima di vederla, parola a Marco Tencone, responsabile


Dopo una mattinata giocata sulla contrapposizione fra passato glorioso, presente luminoso e futuro radioso, il pomeriggio è stato finalmente l’occasione propizia per visitare la meta più ambita: il Centro Stile Lancia. Macchine fotografiche bandite, fotocamere dei cellulari “tappate”, tanto lavoro di memoria per sopperire alle ovvie limitazioni. Prima di vederla, parola a Marco Tencone, responsabile del design, mente pulsante del progetto.

“La base da cui abbiamo tratto ispirazione per la versione di serie è la concept car Gran Turismo Stilnovo, prototipo non marciante presentato nel 2003: rispetto ad essa, però, le dimensioni sono cresciute di mezzo metro. Questa scelta, non riconducibile alla necessità di adottare il pianale della Bravo, va spiegata con la volontà di creare una sorta di ibrido, un prodotto che andasse ad infastidire le avversarie rational (Mazda 3 e Peugeot 307/308) e quelle emotional, come la Mercedes Classe B ed anche la Volvo V50”.

Lancia Delta a Parigi
Lancia Delta a Parigi
Lancia Delta a Parigi

“Comportandoci in tal maniera – prosegue – abbiamo creato un prodotto impossibile da catalogare, impossibile da codificare in alcun segmento: le sue forme morbide sono da segmento C, le dimensioni esterne da D con uno spazio interno, e non è una forzatura, da ammiraglia”. I numeri, forse, potranno rendere l’idea: la lunghezza complessiva ammonta a 4520 mm (1 cm più di Volvo V50), il passo a ben 2700 mm (stesso valore di Croma e 159), mentre la distanza massima fra sedili anteriori e posteriori eguaglia il valore della Thesis, addirittura 1010 mm.

Lancia Delta a Parigi
Lancia Delta a Parigi
Lancia Delta a Parigi

L’attesa ormai è frenetica: basterebbe aprire una porta, e invece si passa al comparto propulsivo: tre unità disponibili al lancio (1.4 T-Jet a benzina da 120 e 150 cavalli, 1.6 M-Jet diesel da 120), due debutti a settembre (entrambi diesel: il 1.9 M-Jet TwinStage da 190 cavalli e il 2.0 M-Jet da 165), in attesa di saggiare a febbraio 2009 le qualità del 1.8 Turbo ad iniezione diretta. Tutti i motori offriranno trasmissioni a sei rapporti – il 1.6 diesel con il cambio robotizzato debutterà anch’esso a settembre – ed omologazione Euro 5. Il peso è stato quantificato in 1410 kg, pari ad un incremento di circa 80 kg rispetto alla Bravo.

Ed eccoci, finalmente, al momento dell’unveiling. Due esemplari: una bianca bicolore con cerchi da 18 pollici, favolosa, ed una nera con cerchi da 17. Le impressioni sono ottime: proporzionata, ben piantata a terra, filante, con una linea capace di dissimulare gli oltre quattro metri e mezzo. Il posteriore è splendido, per nulla soprappeso e sovrabbondante, con tratti quasi sportiveggianti; l’anteriore, molto sporgente, accusa un po’ di effetto freccia, anche se i suoi tratti sono ben raccordati, con un continuum fra calandra e fanali. Ciò che stupisce realmente è però l’altezza: dimenticate l’effetto monovolume, il padiglione discendente dona alla vista laterale un dinamismo forse inaspettato.

Lancia Delta a Parigi
Lancia Delta a Parigi
Lancia Delta a Parigi

Per l’interno, invece, un susseguirsi di aggettivi: ben rifinito, con materiali dal classico stampo Lancia, e con uno spazio a disposizione quasi imbarazzante. Anche se il conducente è un pivot di una squadra di basket, nei sedili posteriori potranno ugualmente sedersi due guardie. Il divano scorrevole, poi, permette di scegliere fra bagagliaio – 400/440 dm3 ampliabili fino a 1.100 litri – e spazio per gli occupanti: nessuno dei due risulta mai essere sacrificato.

Memori dell’invito di Spagnulo, passiamo all’analisi della plancia. Sia chiaro, l’andamento è simile rispetto alla cugina Fiat, ma la conformazione, i materiali, il disegno dei pulsanti e delle manopole è completamente differente: non viene fornita la sensazione di trasposizione, di “copia-incolla”, ma si apprezza il lavoro di “adattamento” a standard qualitativi superiori partendo da un prodotto comune.

Lancia Delta a Parigi
Lancia Delta a Parigi
Lancia Delta a Parigi

Prima dei saluti, l’annuncio forse più importante dell’intera giornata: gli allestimenti con i prezzi definitivi.
La strategia intrapresa per formulare il listino è piuttosto semplice: 1.600 Euro ad ogni gradino nella scala delle versioni – Argento, Oro e Platino –, 1.200 per salire alla motorizzazione più performante. E così si parte dai 21.500 Euro della Argento 1.4 T-Jet per concludere ai 30.700 della Platino 1.9 TST, passando per i 23.900 della 1.6 M-Jet Argento ed i 25.500 della 1.6 Oro, secondo le aspettative la versione più gettonata.

ARGENTO:
Alzacristalli ant e post
Chiusura centralizzata con telecomando
Specchietti elettrici
Fendinebbia adattivi
Clima manuale
Bracciolo anteriore attrezzato e refrigerato
Autoradio con lettore MP3
Volante con comandi radio 6 pulsanti
Sedili posteriori scorrevoli e reclinabili separatamente
6 airbag
Advanced ESP
Luci anteriori diurne a LED

ORO:
allestimento Argento +
Cerchi in lega da 16″
Interni in pelle + Alcantara
Volante e pomello cambio in pelle
Vetri posteriori oscurati
Bracciolo posteriore attrezzato
Kit cromature interno

PLATINO:
allestimento Oro +
Cerchi in lega 17″ (18″ per la TST)
Clima automatico bizona
Tetto apribile Granluce
Carrozzeria bicolore
Blu&Me

Il primo porte è fissato per il 21-22 giugno, prima di concentrarsi sul mercato europeo: a luglio in Francia, Germania e Spagna, a partire da giugno 2009 nei mercati con guida a destra. Infine il target di vendita: a regime, nel solo mercato italiano, si aspettano 35.000 immatricolazioni, 72.000 a livello complessivo. Un traguardo ambizioso, in cui la dirigenza crede fortemente: anche perché ad oggi gli ordini a scatola chiusa sono già stati 700. Ora non resta che apprezzarla dal vivo: o meglio, lasciare che Richard Gere, protagonista dello spot in onda dal 12/13 giugno, sfoggi il suo languido sorriso per convincere anche gli scettici sull’effettiva bellezza.

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