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Peugeot 205 T16: un’arma di Gruppo B vincente nei rally

Ci sono auto che si sono fissate nella storia del motorsport, come la Peugeot 205 T16, che ha brillato come una stella nei rally

Fra le auto di Gruppo B uno spazio di primo piano spetta alla Peugeot 205 T16, che vinse due titoli costruttori e altrettanti titoli piloti dal 1984 al 1986, anni durante i quali trovò impiego nel campionato mondiale rally.

Questa vettura, dall’aspetto aggressivo, dichiara subito agli occhi le sue intenzioni bellicose, trasformate in splendidi successi nell’arco della carriera sportiva.

Si tratta di un bolide a motore centrale e quattro ruote motrici derivato dall’omonimo modello stradale, prodotto in 200 esemplari per soddisfare gli standard omologativi previsti dalla federazione internazionale. Il motore è un 4 cilindri in linea sovralimentato con turbocompressore KKK di 1.8 litri, dotato di distribuzione bialbero con testata a 16 valvole. Nella versione in listino erogava 200 cavalli, ma la potenza era molto più alta per le vetture da gara.

Questo cuore era collocato trasversalmente alle spalle del passeggero, inclinato all’indietro di 20°. Chiamata in gara a confrontarsi con bolidi come Lancia Rally 037, Ford RS200, Renault 5 Turbo, Audi Sport Quattro, Lancia Delta S4, la Peugeot 205 T16 da gara, declinata negli step EVO ed EVO2, seppe farsi valere, imponendo spesso la sua legge.

L’ampio uso di materiali compositi sul telaio monoscocca centrale e sulla carrozzeria regalava una straordinaria leggerezza (950 kg), per un rapporto peso potenza assolutamente favorevole. Nella versione EVO il motore godeva della spinta di oltre 350 cavalli, grazie a una pressione di sovralimentazione cresciuta a 1.4 bar, contro gli 0.7 della vettura commerciale.

Le cifre crebbero ulteriormente con la versione EVO 2, considerata il canto del cigno del Gruppo B, che erogava la bellezza di 560 cavalli nel suo ultimo step evolutivo, grazie anche all’arrivo di un nuovo turbocompressore Garrett, con pressione massima di esercizio di 2.5 bar. Valori assolutamente mostruosi per l’epoca.

Molto attento lo studio aerodinamico, specie sul fronte della deportanza, con fruttuosi risultati, come documenta il carico fino a 230 kg creato dal grande alettone posteriore. Grazie alla 205 Turbo 16, la Peugeot si laureò campione del mondo costruttori per la prima volta. Con la stessa vettura giunsero altre gioie esaltanti per il marchio francese.

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