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Fiat: bicilindrico SGE ibrido confermato per la Topolino

L’America è stata il trampolino di lancio delle vetture Ibride e, nonostante questo periodo di crisi, le immatricolazioni continuano ad aumentare, così la Fiat pronta a tuffarsi nel mercato a “Stelle e Strisce” ha già in avanzata fase di sviluppo un sistema ibrido dedicato ovviamente alle vetture compatte, considerate da quest’ultima il futuro di molti


L’America è stata il trampolino di lancio delle vetture Ibride e, nonostante questo periodo di crisi, le immatricolazioni continuano ad aumentare, così la Fiat pronta a tuffarsi nel mercato a “Stelle e Strisce” ha già in avanzata fase di sviluppo un sistema ibrido dedicato ovviamente alle vetture compatte, considerate da quest’ultima il futuro di molti automobilisti americani.

L’accoppiata Termico-Elettrico usufruirà del nuovissimo e compatto motore bicilindrico SGE Multiair da 900 centimetri cubi e debutterà sulla nuova Topolino, per essere poi esteso a 500, Panda terza generazione e, nel caso l’accordo vada a buon fine, sulle future piccole Chrysler e Dodge. Le prossime Fiat ibride disporanno di un raffinato cambio automatico a doppia frizione che ingloba il motore elettrico stesso, batterie al litio e sistema plug-in per la ricarica dalla rete casalinga. Proprio la miniaturizzazione di trasmissione e motore elettrico sarebbe la chiave per il successo e sopratutto per la diffusione in larghissima scala di questa tecnologia, su modelli piccoli e grandi della gamma. A qualcuno torneranno in mente le recenti indiscrezioni in merito ad un travaso di tecnologie con Bmw per la creazione della Isetta e del Project i: a questo punto sembra possibile che sia Fiat il polo tecnologico del sistema ibrido, ma attendiamo ulteriori notizie in merito.

La produzione dovrebbe concentrarsi in primis presso gli stabilimenti Italiani, molti dei quali senza un futuro, e solo in un secondo momento sarebbe estesa anche all’America. Le dichiarazioni del segretario FIOM Giorgio Airaudo confermano queste ipotesi: “è un’occasione che il governo italiano e gli amministratori locali non dovrebbero farsi sfuggire. La Fiat potrebbe recuperare il ritardo accumulato rispetto ad altre case automobilistiche. Con una domanda sostenuta da commesse pubbliche, l’auto ibrida potrebbe aiutare a colmare il ‘deltà di circa 250 mila auto all’anno prodotte negli stabilimenti italiani della Fiat, che adesso manca per saturare gli impianti. In questo modo si potrebbero rafforzare, dentro la politica delle alleanze, gli stabilimenti italiani che oggi rischiano di pagare più di altri”.

Via | Adnkronos e Repubblica

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