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L’amministratore delegato di Porsche difende il suo spropositato stipendio

Fare l’amministratore delegato di una Casa automobilistica è un mestiere tradizionalmente redditizio, ma di certo non ai livelli di un pilota di Formula1. Eppure, c’è chi deve giustificare guadagni un po’ sopra le righe… Wendelin Wiedeking, CEO Porsche, ha guadagnato nel corso dell’ultimo anno, qualcosa come quattro volte lo stipendio di Ralf Schumacher alla Toyota.


Fare l’amministratore delegato di una Casa automobilistica è un mestiere tradizionalmente redditizio, ma di certo non ai livelli di un pilota di Formula1. Eppure, c’è chi deve giustificare guadagni un po’ sopra le righe…

Wendelin Wiedeking, CEO Porsche, ha guadagnato nel corso dell’ultimo anno, qualcosa come quattro volte lo stipendio di Ralf Schumacher alla Toyota. I 70 milioni di Euro (avete letto bene…) di “salario” sono stati giustificati dallo stesso Wiedeking adducendo l’aumento dei profitti di cui avrebbero beneficiato anche azionisti e dipendenti, a detta del Paperone di Stoccarda.

Effettivamente l’utile lordo di Porsche è passato dai 2,1 miliardi dello scorso anno ai 5,9 del corrente. Semplicissimo ma efficace il suo ragionamento: “Io credo che quando un’azienda va bene, coloro che hanno maggiormente contribuito al suo successo abbiano il diritto ad una parte della torta”, come ha rivelato al Financial Times. Alla faccia della parte. L’intero boarding management di Porsche ha guadagnato meno della metà (!!!) del solo presidente!

Via | MotorAuthority

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