Trump mantiene la promessa, stop agli incentivi per le auto elettriche

Con la Legge di Bilancio di Trump, termina il credito d'imposta per le auto elettriche. Impatti su Tesla e il futuro della mobilità sostenibile

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 4 lug 2025
Trump mantiene la promessa, stop agli incentivi per le auto elettriche

La recente approvazione della “Big Beautiful Bill” segna una svolta epocale per le politiche energetiche americane, mettendo fine agli incentivi auto elettriche federali. Con un margine di soli 218 voti favorevoli contro 214 contrari, il Congresso ha deciso di eliminare i crediti d’imposta di 7.500 dollari per l’acquisto di veicoli elettrici nuovi e di 4.000 dollari per quelli usati. Questa decisione, che entrerà in vigore dal 1° ottobre, rappresenta un drastico cambio di rotta rispetto alle iniziative green dell’amministrazione Biden.

Trump, attraverso questa manovra, sta smantellando le fondamenta dell’Inflation Reduction Act, un ambizioso piano volto a favorire la transizione energetica degli Stati Uniti. L’eliminazione degli incentivi non è solo una questione economica, ma una dichiarazione politica che segna il declino di un’era di politiche ambientali più sostenibili.

L’eredità di un’era che tramonta

La cancellazione degli incentivi auto elettriche è solo il primo passo di un ridimensionamento più ampio delle iniziative green promosse dalla precedente amministrazione. Gli analisti prevedono un impatto significativo sul mercato automobilistico: senza sussidi federali, i veicoli elettrici rischiano di perdere competitività rispetto alle auto tradizionali con motore a combustione. In un mercato in cui il prezzo d’acquisto gioca un ruolo cruciale nelle decisioni dei consumatori, questa scelta potrebbe rallentare notevolmente la diffusione della mobilità sostenibile.

Il paradosso Tesla e le contraddizioni di Musk

Un caso emblematico di questa svolta politica è rappresentato da Tesla, leader mondiale nel settore dei veicoli elettrici. Nonostante in passato Elon Musk si fosse espresso a favore dell’eliminazione degli incentivi, la sua azienda ha tratto enormi benefici da questi sussidi. Ora, con i rapporti tra Musk e Trump in evidente deterioramento, resta da vedere come l’azienda affronterà questa nuova sfida. L’assenza di incentivi potrebbe rappresentare un ostacolo significativo per la crescita di Tesla nel mercato domestico, rendendo più complessa la sua posizione rispetto ai concorrenti internazionali.

Un passo indietro rispetto al resto del mondo

Mentre Europa e Cina continuano a investire massicciamente nella mobilità sostenibile, gli Stati Uniti sembrano andare controcorrente. Questa decisione potrebbe non solo compromettere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, ma anche mettere a rischio la competitività dell’industria automobilistica americana a livello globale. Le aziende statunitensi potrebbero trovarsi in difficoltà nel competere con i produttori stranieri, che beneficiano di un forte sostegno governativo nei loro rispettivi paesi.

Un’impennata di vendite prima della scadenza

Con l’avvicinarsi della scadenza del 30 settembre, i concessionari si preparano a un aumento delle vendite di veicoli elettrici. Molti consumatori, consapevoli dell’imminente fine degli incentivi, stanno affrettandosi ad approfittare degli ultimi benefici disponibili. Questo boom temporaneo, tuttavia, rischia di essere seguito da un calo drastico delle vendite a partire dal 1° ottobre, segnando l’inizio di un’era di incertezza per l’industria automobilistica e per la mobilità sostenibile negli Stati Uniti.

La decisione di eliminare gli incentivi auto elettriche rappresenta una svolta storica che potrebbe ridefinire il futuro del settore automobilistico americano. Mentre il resto del mondo avanza verso un futuro più green, gli Stati Uniti sembrano scegliere una strada diversa, lasciando molte domande aperte sul destino delle politiche ambientali e della competitività industriale del paese.

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