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Super Green Pass: le nuove regole per i trasporti dal 6 dicembre

Nuovo giro di vite dal Governo per arginare quanto più possibile i rischi di contagio da Covid, che si teme possano subire un’impennata durante il periodo delle festività di Natale: fino al 15 gennaio (almeno) arriva il Green Pass “rafforzato”, ecco cosa cambia per bus, metro, treni; qualche dubbio sulle modalità di controllo.

L’obiettivo è chiaro: fare fronte comune per arginare il più possibile i contagi da Covid, anche in relazione all’imminente periodo delle festività natalizie. Per questo, da lunedì 6 dicembre in tutta Italia entrerà in vigore il “Super Green Pass”, che resterà valido almeno fino al 15 gennaio 2022. Le norme di attuazione (ovvero il testo definitivo) deve essere ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ed il portale online del Governo, nella sezione “FAQ”, non contiene al momento le indicazioni relative. Le linee-guida essenziali, in ogni caso, sono state rese note dall’esecutivo: si tratta di una serie di misure d’urgenza in materia di accesso ai locali pubblici (bar, ristoranti, cinema, teatri, eventi sportivi) e di trasporto pubblico.

Super Green Pass: cos’è

È, tecnicamente, una “certificazione verde rafforzata”, che viene assegnata a tutti quelli che sono già stati vaccinati oppure siano guariti dal contagio. Con questo nuovo certificato, chi lo possiede può evitare le restrizioni normalmente in vigore nelle regioni a zona gialla ed a zona arancione: in buona sostanza, si dà agio di mantenere la propria “vita sociale”.

Quando entra in vigore?

Come accennato in apertura, il Super Green Pass sarà valido in tutta Italia (anche nelle regioni in zona bianca) dal 6 dicembre al 15 gennaio (almeno: non se ne esclude un prolungamento di validità).

Cosa si può fare con il Green Pass?

È consentito il libero accesso a spettacoli e manifestazioni pubbliche, eventi sportivi, partecipare a feste e cerimonie pubbliche, recarsi in discoteca, accedere a bar, ristoranti, teatri e cinema. Per intenderci: si ratta di luoghi al chiuso: nel caso dei tavolini all’aperto, non occorre avere con se il Green Pass. Altri casi (come ad esempio l’accesso alle piscine, nelle palestre e negli spogliatoi, così come per accedere gli impianti sciistici: più in generale, in tutti i luoghi nei quali si praticano attività sportive) occorre essere in possesso del Green Pass “standard”, cioè anche con tampone negativo.

Se durante il periodo di validità del nuovo “super-certificato” la regione di residenza del possessore scivoli in zona arancione, ecco la sostanziale differenza rispetto al passato: le attività potranno essere effettuate soltanto da chi possiede il Super Green Pass.

Si ritiene che, dal momento che le attività pubbliche indicate siano accessibili da chi è in possesso del Super Green Pass (o, come si è visto, del Green Pass “base” con tampone negativo), qualora in alcune regioni la situazione dei contagi dovesse ulteriormente peggiorare fino ad una nuova introduzione di zona rossa (cosa che nessuno si augura!), verrebbe decretata la chiusura dei luoghi pubblici – anche all’aperto -, con divieto di accesso anche per i possessori del “Green Pass rafforzato”.

Quanto dura la validità del Green Pass?

Secondo il decreto approvato mercoledì 24 novembre 2021 dal Consiglio dei ministri, la validità del Green Pass viene ridotta da dodici mesi a nove mesi (a partire dalla data di completamento del primo ciclo vaccinale: una volta somministrato il richiamo, si riprende il conteggio dei nove mesi).

Trasporti: le nuove regole

Passando ad un argomento di nostro specifico interesse (mobilità), il nuovo decreto stabilisce l’obbligo del Green Pass – già richiesto per i trasporti pubblici a media e lunga percorrenza (tutti i voli, anche nazionali; treni “Freccia”, Intercity e Intercity Notte, Italo; trasporti marittimi e  su gomma che colleghino più di due regioni) – anche per i mezzi di trasporto regionali e locali. In buona sostanza: anche per salire a bordo di autobus urbani e interurbani, linee della metropolitana, treni regionali e traghetti locali occorrerà avere con se il certificato verde che comprova l’avvenuto completamento del ciclo vaccinale (oppure l’avvenuta somministrazione della prima dose, in attesa di ricevere la seconda), o l’essere guariti dal Covid da non più di nove mesi, oppure ancora il foglio che attesta il tampone antigenico con esito negativo effettuato da non più di 48 ore (nel caso del tampone molecolare, il limite massimo si estende a 72 ore).

Come avverranno i controlli?

Come si ricorderà, questa misura – sebbene già nei mesi scorsi sotto osservazione da parte dell’esecutivo – non era finora mai stata adottata in quanto l’esecuzione dei controlli non è semplice. In effetti, non si sa – in queste prime ore che seguono la decisione del Governo sulle nuove norme Green Pass – come, all’atto pratico, tali controlli saranno effettuati. Le difficoltà sono enormi, considerato il notevolissimo divario fra il numero di operatori addetti alla verifica dei titoli di viaggio (controllori) ed i milioni di utenti che ogni giorno utilizzano bus, metro, tram e treni regionali per i propri spostamenti casa-lavoro e casa-scuola. È chiaro che una regolamentazione precisa andrà attuata, e per di più a tempi brevissimi: questo compito spetta al Ministero dell’Interno, che dovrà dare disposizioni ad hoc alle Prefetture. È possibile – questo, in ogni caso, sarà da vedere su quali modalità – che le mansioni di controllori e capotreni saranno integrate da altri operatori.

Quali saranno le sanzioni?

Più avanti si saprà se verranno decise delle multe ad hoc per chi viene “pizzicato” sull’autobus o sul tram senza avere con se il Green Pass: l’attuale regolamentazione, che si riferisce ai mezzi di trasporto a lunga percorrenza, prevede multe che vanno da un minimo di 400 euro ad un massimo di 1.000 euro. Da qui, un’ulteriore considerazione: su un treno Intercity, per fare un esempio, durante un controllo un viaggiatore non è in grado di esibire il proprio Green Pass, viene fatto scendere alla prima stazione e da lì affidato alle forze di polizia. Non sarà facile adottare un simile provvedimento anche sui mezzi di trasporto locali delle grandi aree urbane.

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