Home Auto Elettriche Ricarica auto elettriche: così si aggiorna gratis il contatore fino a 6 kW

Ricarica auto elettriche: così si aggiorna gratis il contatore fino a 6 kW

Grazie ad una iniziativa promossa da Arera e gestita insieme al GSE-Gestore Servizi Energetici, fino al 31 dicembre 2023 si può aumentare, senza alcun costo ulteriore, la potenza del contatore di casa.

Probabilmente, chi non disponga di un box o un garage privato dovrà continuare ad affidarsi alle colonnine pubbliche. Ma per quanti possano farvi affidamento, l’ostacolo della potenza dell’impianto domestico per la ricarica della batteria – una delle condizioni-chiave per chi voglia passare “armi e bagagli” alla mobilità elettrica – può essere superato, e per di più in forma gratuita.

Obiettivo: semplificare

Partendo dal presupposto che la maggior parte dei contatori di casa erogano fino a 3 kW e fino a 4,5 kW di potenza (livelli piuttosto bassi per poter ottenere un “pieno” di energia senza dover attendere tempi troppo lunghi; e, per di più, occorre tenere presente degli eventuali problemi che potrebbero sorgere se si azionano altri dispositivi, come ad esempio la lavatrice, il condizionatore, la lavastoviglie o altri elettrodomestici), occorre di regola chiedere alla propria utility di energia una modifica ad hoc del contratto di fornitura e mettere mano al portafoglio per l’intervento. In buona sostanza: un iter sufficiente a far desistere più di un potenziale “elettro-automobilista” dall’approdare alla mobilità elettrica.

Fa parte delle finalità del GSE

Un’altra soluzione, e qui la faccenda si fa interessante, consiste nella possibilità di avvalersi di un programma di sperimentazione realizzato da Arera-Autorità di Regolazione per l’Energia, le Reti e l’Ambiente ed affidato al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che fino al 31 dicembre 2023 (almeno) dà la possibilità di semplificare il processo di adeguamento della potenza domestica, e di ottenerlo in maniera gratuita.

Tutto questo, in effetti, rientra nelle finalità del GSE, creato per la promozione della sostenibilità agendo sullo sviluppo delle fonti rinnovabili e, nel caso specifico, dell’efficienza energetica. Il Gestore dei Servizi Energetici, in effetti, dispone di un notevole plafond economico da convertire in ecobonus (circa 14 miliardi di euro, ad esempio, sono stati investiti complessivamente nel 2020) anche sotto forma di installazione di impianti di produzione di energia green (pannelli fotovoltaici, impianti eolici e così via).

Nessun intervento “materiale”

Dal 1 luglio 2021 – e fino al 31 dicembre 2023, come si accennava più sopra -, chi necessita di avere a disposizione un sistema di ricarica domestica e abbia un contatore fino a 4,5 kW di potenza, può – attraverso il GSE – ottenere fino a 6 kW da “spendere” nelle ore notturne e durante i weekend. Proprio come avviene per l’utilizzo dei normali elettrodomestici. L’operazione, gratuita, viene realizzata da remoto: non si prevede, in buona sostanza, alcun intervento “fisico” da parte del titolare del contratto per aumentare la potenza dell’impianto domestico.

Fai tutto online

Cifre alla mano, l’Autorità di Regolazione per l’Energia, le Reti e l’Ambiente ed il Gestore dei Servizi Energetici stimano che il vantaggio per ogni utente arriva ad essere nell’ordine di 200 euro (una tantum, riferito al costo di operazione del contatore) e di 60 euro annui. Si tratta, come è facile osservare, di importi sì piuttosto modesti, tuttavia sono da considerare diversi benefit indiretti, come ad esempio la possibilità di agire in prima persona nell’inoltrare la pratica online al GSE anziché dovere rivolgersi al proprio gestore: questo avviene in virtù del fatto che il Gestore dei Servizi Energetici possiede già un database di più di 300 società del settore presenti in Italia.

Come accedere all’offerta

Per usufruire del servizio, bisogna prima di tutto disporre di un contatore elettronico (di prima generazione, o di seconda), ed avere già provveduto ad installare (e, ovviamente, certificare) una Wallbox compatibile: il portale del GSE ha un elenco di circa 300 dispositivi adatti, dunque è facile trovare il modello in proprio possesso.

L’utente, a questo punto, non deve far altro che indicare sul sito Web le informazioni relative ai dati di fornitura, al sistema di ricarica, alla residenza o domicilio, al veicolo, comunicare la dichiarazione di conformità dell’impianto e attendere che la richiesta venga approvata (il tempo medio è, di solito, circa un mese). Per aderire all’iniziativa, si deve in ogni caso tenere conto che – fatte salve eventuali proroghe – le domande vanno presentate entro il 30 aprile 2023.

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