Mazda, stop alle vendite di vetture con airbag Takata non sostituiti

Autoviza integra nei report la segnalazione degli airbag Takata su Mazda e mostra un avviso "Stop Drive". La misura, insieme alla revisione 2026, punta a rendere il mercato usato più sicuro e trasparente.

Mazda, stop alle vendite di vetture con airbag Takata non sostituiti
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 29 set 2025

Nel panorama automobilistico contemporaneo, la sicurezza nel mercato usato assume un ruolo sempre più centrale, soprattutto alla luce delle recenti collaborazioni tra operatori del settore e case automobilistiche. Un esempio emblematico arriva dall’accordo siglato tra Autoviza e Mazda, una sinergia che promette di rivoluzionare la trasparenza e la tutela degli acquirenti di auto di seconda mano. Grazie a questa iniziativa, i veicoli dotati di airbag Takata potenzialmente difettosi saranno immediatamente riconoscibili nei report storici dei veicoli, grazie all’introduzione di un avviso specifico “Stop Drive” che segnala la necessità di intervenire sul richiamo prima di procedere con la vendita.

Il richiamo

Questa soluzione innovativa arriva in anticipo rispetto alle nuove normative francesi che, a partire dal 2026, classificheranno i richiamo di sicurezza non risolti come difetti critici durante la revisione tecnica. Un cambiamento normativo di grande impatto: con l’obbligo di effettuare la revisione entro sei mesi dalla vendita di un’auto usata, diventerà praticamente impossibile commercializzare veicoli con problemi di sicurezza ancora aperti. In questo contesto, la trasparenza fornita da Autoviza si rivela uno strumento fondamentale per tutti gli attori coinvolti.

Il problema degli airbag Takata è ben noto agli addetti ai lavori e rappresenta un rischio concreto per la sicurezza stradale. Gli inflatori di questi airbag, infatti, possono deteriorarsi nel tempo, soprattutto in presenza di umidità, e in caso di incidente rischiano di esplodere violentemente, proiettando frammenti metallici all’interno dell’abitacolo. Dal 2009 a oggi, questo difetto ha causato oltre 30 vittime a livello globale, di cui ben 26 negli Stati Uniti, evidenziando la gravità della situazione e la necessità di interventi tempestivi.

I modelli interessati dalla problematica

Grazie all’ampia diffusione della piattaforma Autoviza, consultata ogni mese da più di 500.000 utenti attraverso portali leader come Leboncoin e La Centrale, la nuova funzionalità di segnalazione “Stop Drive” avrà un impatto significativo sul mercato usato. L’obiettivo è duplice: da un lato responsabilizzare i venditori, obbligandoli a risolvere i richiamo prima di mettere il veicolo in vendita; dall’altro, offrire agli acquirenti uno strumento di verifica affidabile che tuteli la loro sicurezza e il loro investimento. Non si tratta solo di informare, ma di incentivare attivamente i proprietari a rivolgersi alle officine autorizzate Mazda per risolvere il problema prima di procedere con la cessione del veicolo.

I modelli Mazda interessati da questa problematica, prodotti tra il 1996 e il 2014, comprendono alcune delle serie più popolari della casa giapponese, tra cui la compatta Mazda 2 II, la berlina Mazda 6, il SUV CX-7, la sportiva RX-8 e altri modelli specifici distribuiti nello stesso arco temporale. Questo elenco ampio sottolinea l’importanza di una verifica puntuale da parte di chiunque intenda acquistare o vendere una Mazda usata.

Gli esperti del settore sottolineano come strumenti di verifica come quello introdotto da Autoviza possano ridurre in modo significativo le transazioni rischiose nel mercato usato. Per i venditori privati, questo comporta certamente un passaggio supplementare, ma risolvere i richiamo aperti rappresenta anche un’opportunità: un veicolo senza difetti di sicurezza è più appetibile, può essere venduto più rapidamente e a un prezzo più equo, aumentando così la competitività dell’offerta.

Un ruolo cruciale

Un ruolo cruciale spetta anche alle reti di assistenza ufficiali, chiamate a migliorare la comunicazione e la gestione degli interventi di richiamo. Nel frattempo, alcune associazioni di consumatori sollevano dubbi sulla qualità e sull’aggiornamento costante dei dati disponibili nei report storici, sottolineando la necessità di una vigilanza continua e di una collaborazione trasparente tra tutti gli attori della filiera.

Non meno importante è la prospettiva futura: Autoviza ha già annunciato l’intenzione di estendere questo sistema di segnalazione ad altri costruttori nei prossimi mesi, contribuendo così a creare un ecosistema informativo sempre più completo e affidabile per il mercato usato. Il consiglio per chi desidera acquistare o vendere una Mazda è semplice ma fondamentale: verificare sempre la presenza dell’indicazione “Stop Drive” e, se necessario, rivolgersi tempestivamente alla rete ufficiale per risolvere eventuali richiamo ancora aperti.

In definitiva, questa sinergia tra operatori privati e cambiamenti normativi promette di rendere il mercato usato non solo più trasparente, ma soprattutto più sicuro per tutti gli utenti della strada. Una direzione che risponde alle esigenze di tutela, informazione e responsabilità che oggi, più che mai, rappresentano la vera chiave per un futuro automobilistico sostenibile e affidabile.

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