Home Notizie Curiosità Imola: multa per i giri rumorosi di una Red Bull di F1

Imola: multa per i giri rumorosi di una Red Bull di F1

Non è un fatto ricorrente, ma un autodromo che ospita delle gare di Formula 1 può essere multato per i decibel rombanti prodotti da una monoposto da Gran Premio di vecchia generazione. La cosa è successa ad Imola, dove era stato concesso a una Red Bull RB9 di effettuare alcuni giri in pista per uno spot. Basso l’importo del verbale: 500 euro.

Anche una monoposto di Formula 1 può prendere una multa. La cosa accade se l’area dove sorge il circuito in cui gira è regolamentata e se il bolide usato fra i cordoli è di vecchia generazione, quindi più rumoroso, come la Red Bull RB9 del 2013. Teatro dei fatti è stato l’autodromo di Imola. Qui la vettura che vinse il Campionato del Mondo con Sebastian Vettel era stata utilizzata per pochi giri in pista, necessari per un video promozionale.

La musica del V8 è rumore per alcuni

Il sound non è sfuggito alle autorità locali che, misurando i decibel, hanno riscontrato valori superiori a quelli ammessi. Così per i gestori dell’autodromo è scattata una multa da 500 euro. Si tratta dell’ammenda minima e non suscita apprensione in chi dovrà pagarla, ma è strano che un circuito dove si disputano delle gare di Formula 1, con decine di monoposto rombanti, possa essere multato per pochi giri di un vecchio bolide a ruote scoperte.

I decibel di una F1 sono tanti, ma emozionano

Nessun dubbio sul fatto che un motore V8 F1 di vecchia generazione, capace di spingersi fino a 20 mila giri, sviluppi più decibel di un propulsore moderno, ibrido e sovralimentato, che segna regimi più bassi e le cui note vengono smorzate dalla sovralimentazione. Una vettura singola, però, fa meno rumore di tanti bolidi in gruppo. Questo anche al netto del parere degli appassionati, per i quali le note di scarico di una monoposto di Formula 1, specie se di vecchia generazione, come la Red Bull RB9, sono musica.

La Red Bull in pista per uno spot

I fatti contestati risalgono al mese di ottobre, quando fu permesso al team austriaco di entrare in azione sulla pista del Santerno, per un video promozionale. Questa è un’attività consentita dalla FIA, ma poi ci sono le norme locali da rispettare. Ad Imola non sono ammesse deroghe, ecco perché è stata elevata la piccola multa: un atto doveroso, ma la morbidezza della sanzione dice tante cose a chi sa capirle. L’impressione è che si tratti di un piccolo “schiaffo” di cui non si poteva fare a meno.

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