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General Motors punta sui generatori fuel cell mobili

Il gigante nordamericano scommette sull’idrogeno per la mobilità elettrica del futuro.

General Motors ha annunciato l’intenzione di produrre generatori di energia mobili utilizzando le celle a combustibile a idrogeno a marchio Hydrotec. L’obiettivo è sostituire i vecchi generatori inquinanti alimentati a gas e diesel e posizionarsi in un focus che guarda oltre l’auto.

Le celle a idrogeno, che utilizzano l’idrogeno compresso come combustibile e rilasciano solo vapore acqueo, sono in fase di sviluppo da decenni e il marchio nordamericano ha condensato il suo sistema Hydrotec in un “power cube” che comprende 300 singole celle a combustibile a idrogeno. I cubi possono essere implementati in una varietà di applicazioni, inclusi generatori mobili e caricabatterie temporanei per veicoli elettrici. Pr produrre questi generatori GM creerà Renewable Innovations, una società apposita con sede nello Utah.

Oltre l’auto…

Inizialmente i generatori a idrogeno saranno venduti solo a clienti commerciali e militari, ma la casa automobilistica ha affermato che in futuro prevede di offrire anche versioni per uso domestico. Un altro caso d’uso riguarderebbe caricabatterie temporanei per veicoli elettrici installati in luoghi in cui la domanda di ricarica non ha ancora portato a una stazione di ricarica permanente.

Charlie Freese, direttore esecutivo della divisione Hydrotec di GM, ha inoltre affermato:

“I generatori di energia Hydrotec possono essere utilizzati rapidamente per i soccorsi in caso di calamità, oppure possono fornire backup per la rete elettrica nelle aree con blackout continui”.

GM ha in programma di offrire questi generatori in più dimensioni, per una varietà di usi. Ogni unità emetterà una potenza che va da 60kW a 600kW, a seconda delle dimensioni e del caso d’uso. Utilizzeranno anche un numero diverso di cubi di potenza Hydrotec. Il generatore di energia mobile dell’azienda, ad esempio, si basa su un cubo di alimentazione, mentre i caricatori rapidi Empower utilizzeranno otto cubi.

La sfida delle infrastrutture

Una delle maggiori sfide, tuttavia, è la creazione di infrastrutture di ricarica e rifornimento di idrogeno. Tuttavia, Freese si è detto fiducioso che l’infrastruttura migliorerà con l’aumento della domanda di idrogeno. “L’infrastruttura dell’idrogeno è qualcosa che si sta costruendo ora”, ha detto. “Ci sono molti investimenti in corso”.

Oltre a produrre idrogeno per la generazione di energia mobile, GM sta anche lavorando per applicare la tecnologia agli autotrasporti, al trasporto ferroviario e persino all’ambito aerospaziale. La casa automobilistica sta lavorando con la società di autotrasporti Navistar e OneH2, una società di celle a combustibile a idrogeno con sede nella Carolina del Nord, per mettere in strada più cambion pesanti alimentati a idrogeno. Ha anche un accordo con Liebherr-Aerospace per lo sviluppo di un sistema dimostrativo di generazione di energia a celle a combustibile a idrogeno per aeromobili. E sta lavorando su sistemi a celle a combustibile per locomotive Wabtec.

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