Ferrari ci ha guadagnato a separarsi da Pininfarina? Il bilancio dopo 12 anni
Dal 2013 Ferrari ha scelto il design interno, separandosi da Pininfarina. Sfide, nostalgie e il futuro elettrico del Cavallino Rampante
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La decisione di Ferrari di porre fine alla storica collaborazione con Pininfarina nel 2013 ha rappresentato un momento cruciale nella storia del Cavallino Rampante. Dopo oltre sei decenni di sinergia creativa, l’azienda di Maranello ha scelto di intraprendere un nuovo percorso, fondando un design interno per acquisire maggiore autonomia stilistica e controllo sui processi di progettazione. Questa svolta non solo ha ridefinito l’estetica delle vetture Ferrari, ma ha anche permesso una maggiore integrazione tra design e innovazione tecnologica.
Secondo Flavio Manzoni, capo del design Ferrari, “Creare un’auto bella è un’arte, ma integrarla con tecnologie all’avanguardia è una scienza”. Questa filosofia ha guidato la transizione verso un dialogo più diretto tra designer e ingegneri, favorendo l’introduzione di tecnologie avanzate come l’aerodinamica attiva e i sistemi ibridi. Questi elementi sono ormai imprescindibili nel panorama automobilistico contemporaneo, dove la sfida non è solo estetica, ma anche tecnica.
I primi modelli sono stati emblematici
Tuttavia, non tutti gli appassionati hanno accolto con entusiasmo questo cambiamento. Modelli iconici come la Ferrari 458 Italia, considerata da molti il vertice estetico della collaborazione con Pininfarina, continuano a rappresentare un punto di riferimento per eleganza e carattere. Nonostante la brillantezza tecnica delle nuove vetture, come la Ferrari 296 GTB, alcuni critici sostengono che manchi quella magia intrinseca che caratterizzava le creazioni precedenti.
Un esempio emblematico di questa nuova era è la Ferrari Roma, che punta a rinnovare il linguaggio stilistico del marchio con un’eleganza moderna. Tuttavia, anche in questo caso, non mancano i confronti con capolavori del passato come la Ferrari 599 o la già citata 458 Italia, spesso giudicati più profondi dal punto di vista estetico.
La sfida viene adesso
Guardando al futuro, Ferrari si prepara con cautela all’elettrificazione. Benedetto Vigna, CEO dell’azienda, ha recentemente annunciato che la prima Ferrari elettrica sarà presentata nell’ottobre 2025, con il design definitivo previsto per la primavera del 2026. Questa mossa segna un passo significativo per il marchio, che cerca di bilanciare innovazione tecnologica e rispetto per l’eredità estetica che ha reso Ferrari un’icona globale.
La sfida più grande per Ferrari rimane quella di trovare un equilibrio tra modernità e tradizione. L’obiettivo è creare vetture che non solo incarnino l’evoluzione tecnologica, ma che mantengano anche quell’eleganza senza tempo che è il marchio di fabbrica del Cavallino Rampante. Questo percorso di trasformazione stilistica richiederà tempo, ma promette di ridefinire l’identità del brand, aprendo la strada a una nuova generazione di auto Ferrari.
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