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F1 GP di Gran Bretagna: Testa a Testa

Al termine del GP corso a Silverstone analizziamo i confronti interni di ogni team perché, si sa, il compagno di squadra è sempre il primo avversario.

Archiviato il GP di Gran Bretagna di F1, che ha portato alla vittoria di Hamilton con tanto di scia polemica dopo l’incidente iniziale con Verstappen, scopriamo come sono andati i confronti interni nei vari team nel consueto testa a testa.

Hamilton VS Bottas: troppo Lewis nella gara di casa

Un Hamilton così determinato, cattivo, e spregiudicato non si era mai visto in questa stagione, come Rocky alle corde, proprio nel weekend in cui Verstappen poteva dare il colpo di grazia o quasi al campionato, Lewis ha reagito con un diretto a più di 300 km/h rinunciando a mettersi da parte come ha già fatto in più di un’occasione nel corso dell’anno. Alla fine ha recuperato i 10 secondi della penalità scontata ai box per superare Leclerc a 2 giri dalla bandiera a scacchi; così, se qualcuno si chiedesse ancora perché ha sette mondiali in bacheca, gli basterà riguardare la gara di oggi. Una corsa nella quale Bottas ha agevolato la vittoria di Hamilton facendosi da parte nella forsennata rincorsa di Lewis a Leclerc, magari in questo modo il finlandese spera ancora in una riconferma, e potrebbe anche ottenerla, vista la stretta di mano a fine gara tra lui ed il campione del mondo. Questo però lo mette ancora più in ombra nei confronti di Hamilton e lo condanna ad essere sempre un numero 2.

Verstappen VS Perez: Max esce ma il messicano non porta in alto il nome della Red Bull

Oggi le Red Bull bevute al box del team di Milton Keynes necessitavano di una correzione, magari con la Vodka, perché con zero punti a Silverstone le lattine volanti atterrano di nuovo sulla terra e lo fanno in maniera brutale, dopo aver esplorato l’atmosfera rarefatta della vetta mondiale in più occasioni. Intendiamoci, Verstappen rimane primo, ma i suoi punti di vantaggio passano da 33 ad 8 con un meno 25 punti che riapre di colpo la lotta per il mondiale piloti. Nel GP inglese poteva essere meno aggressivo, ragionare di più, ma ha voluto fare ancora una volta di testa sua, tentando di intimidire, di forza, il concorrente diretto per l’alloro iridato. Solamente che Hamilton a casa sua non è stato tenero come in altre occasioni, e l’olandese, avendo avuto la peggio, ha potuto fare solamente da spettatore, per altro apprendendo della vittoria del campione del mondo dall’ospedale in cui era ricoverato per accertamenti. Perez invece è stato sacrificato per evitare che Hamilton ottenesse il punto del giro veloce attraverso una doppia sosta, ma nella gara breve aveva già compromesso il suo weekend girandosi da solo. Ancora una volta non c’è confronto tra i due piloti Red Bull, e la velocità di Verstappen continua ad essere quasi imbarazzante per Perez, che da quando è in bilico per l’anno prossimo guida con troppo nervosismo. A Baku il messicano vinse il GP una volta uscito di scena Verstappen, ma a Silverstone non ha raccolto nemmeno una briciola mondiale: Marko ha già aperto la sua agenda dei piloti in vista del 2022!

Leclerc VS Sainz: l’arrembante Charles è troppo veloce per il ragioniere Carlos

Quando Leclerc corre così è difficile per un altro pilota essere nello stesso box, la Ferrari a Silverstone è stata competitiva oltre ogni aspettativa, e il monegasco l’ha sfruttata al massimo rischiando persino di vincere. Mentre Sainz, pur con qualche errore ripetuto nel weekend, è arrivato sesto, poca cosa rispetto alla performance del compagno di squadra. Se fossimo a scuola, Leclerc prenderebbe un bel 10 e Sainz una sufficienza, come a dire che deve applicarsi di più per avvicinarsi al primo della classe…

Vettel VS Stroll: Seb si elimina da solo e Stroll vince il confronto senza brillare

L’integrità prestazionale di Vettel ormai vacilla come la panchina di un allenatore di Serie A che perde le prime 4 partite di campionato; Seb non incide in prova, non fa la differenza in gara, e per di più sbaglia togliendosi di mezzo da solo. Il suo testacoda è stato un errore che uno come lui non dovrebbe commettere, e forse è il segnale di un’inquietudine già riscontrata ai tempi della Ferrari. Stroll invece corre senza pressioni, non ha acuti degni di nota, ma continua a portare a casa punti mondiali e ad arrivare prima di Vettel. Difficilmente sarà lui a portare in trionfo l’Aston Martin, ma con questo passo neanche Vettel avrà delle chance.

Norris VS Ricciardo: a Silverstone si annulla la distanza tra i piloti McLaren

Norris nella gara di Casa non è stato il mattatore degli ultimi tempi, ancora scombussolato dal furto dell’orologio da 170 mila euro avvenuto fuori dallo stadio in cui si è disputata la finale degli europei di calcio, il pilota inglese non ha brillato, ma ha concluso ai piedi del podio proprio davanti a Ricciardo. In questo GP però il compagno di squadra è stato sempre a ridosso di Lando, dalle mini qualifiche alla gara vera e propria. Forse Ricciardo ha trovato il feeling che cercava, e da come staccava in gara è molto probabile; così, se anche questo round è andato a Norris, il prossimo potrebbe essere il suo.

Alonso VS Ocon: Nando è on fire ed Ocon è oscurato dal suo talento

Tra i veterani Alonso continua ad essere il più convincente, e nella Sprint Qualifying è stato il migliore in assoluto, guadagnando ben 4 posizioni in griglia di partenza. Fin quando l’Alpine lo assiste, lui spinge, lotta e si danna, poi quando incappa in monoposto più veloci non può far altro che seguirne la scia. E’ ancora in grado di lottare per un mondiale, cosa che al momento non si può dire di Vettel. Ocon in Inghilterra è stato concreto, e in gara è arrivato 2 posizioni dopo il settimo posto di Alonso, per cui è andato a punti, ma ormai è da tempo che prende la paga dal non più giovane Fernando, e la cosa deve iniziare a pesargli.

Gasly VS Tsunoda: la spunta il giapponese

Tsunoda sta facendo i compiti a casa e, complice qualche ritiro, ha guadagnato un punto mondiale vincendo il confronto con Gasly che a Silverstone non è stato incisivo come in altre occasioni, e, a dire il vero, l’Alpha Tauri non è sembrata a suo agio su questo tracciato. Alla fine, Tsunoda ha conquistato l’ultima posizione utile, la decima, arrivando davanti al compagno di squadra, e adesso può iniziare a tornare a spingere, magari con meno foga di inizio stagione, ma con più consapevolezza.

Russell VS Latifi: George delude in casa ma è sempre davanti

Russell anche in Gran Bretagna spreca l’occasione per andare a punti, e questa carenza di risultati in gara per lui inizia ad essere una maledizione, al punto che in molti iniziano a chiedersi se la Mercedes gli concederà realmente il sedile di Bottas. Sul giro secco continua a spremere dalla Williams prestazioni insperate, ma poi in corsa non capitalizza gli exploit e questo aspetto può essere alquanto frustrante. Latifi non lo impensierisce e questo forse è un aspetto che non favorisce Russell, poco stimolato da un confronto che non c’è.

Giovinazzi VS Raikkonen: altro round per Antonio

Antonio Giovinazzi è veloce, e il fatto che stia sempre davanti a Raikkonen, o perlomeno la maggior parte delle volte, lo dimostra. Anche a Silverstone è stato più rapido ed è arrivato prima di Iceman sotto la bandiera a scacchi. Ma a cosa servono tutti questi sforzi? Raikkonen quando può mettersi in luce, come in partenza, lo fa, eccome, per gli altri momenti del weekend invece sembra accontentarsi, e forse il suo comportamento si spiega con la scarsa competitività della monoposto. Magari con una vettura più performante tornerebbe a fare la differenza in modo costante, ma si tratta di una pura ipotesi, per adesso gli scarichi di Giovinazzi gli sono davanti e la situazione dimostra una crescita del pilota italiano.

Mazepin VS Schumacher: il russo vince la sfida tra gli ultimi

Guidare una Haas non è certo edificante quando i semafori si spengono, perché gli altri prendono il largo e l’unico con cui lottare è il compagno di squadra. Per questo appuntamento Mazepin è arrivato davanti sovvertendo una situazione che vede Schumacher in netto vantaggio. In questo GP c’è stato anche un momento in cui le vetture americane non erano ultime in griglia, per via della partenza di Perez dalla pitlane, ma ovviamente è stato un caso raro.

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