Home Motorsport Formula 1 F1, GP Belgio 2021: un disastro, non solo per l’acqua. Vittoria a Verstappen, assegnati punteggi dimezzati

F1, GP Belgio 2021: un disastro, non solo per l’acqua. Vittoria a Verstappen, assegnati punteggi dimezzati

Il GP di Spa affonda sotto alla battente pioggia, che ha donato la vittoria a Verstappen dopo tre ore di attesa e appena tre giri dietro alla Safety Car.

La Formula 1 affonda sotto i colpi della pioggia battente che da giorni tormenta le Ardenne e la pista di Spa Francorchamps, in Belgio. Quello che però è stato un vero buco nell’acqua è stata la gestione di tutte le vicende del pomeriggio di gara. Andiamo per gradi. Dopo aver posticipato la partenza alle 15:25, i piloti in pista hanno effettuato due giri di formazioni alle spalle della Safety Car guidata da Bernd Maylander. Ovviamente c’è stato chi ha dato un giudizio favorevole nel disputare la gara (leggasi Verstappen) e chi era di tutt’altro avviso (vedasi Lewis Hamilton). Il direttore di gara e responsabile della sicurezza della Formula 1, Michael Masi, ha deciso quindi di riportare tutte le vetture nella pitlane e aspettare un tregua metereologica prima di decidere se correre oppure no. Dopo due ore e mezzo circa, è stata presa una discutibile decisione.

Tutti fuori per tre giri e poi bandiera rossa definitiva

Il lungo pomeriggio di Spa è stato contraddistinto da una continua pioggia che non ha mai cessato la sua intensità, da una nebbia fitta che ha avvolto tutto l’autodromo e le relative foreste circostanti e, da una medical car rossa che ha preso le veci della regolare Safety Car per controllare la situazione della pista. Quando tutto sembrava ormai arenato e l’idea di annullare la corsa l’unica strada percorribile, è arrivato l’annuncio: alle 18:17 si corre.

Tutti i piloti, ormai stanchi e deconcentrati si sono mossi svogliatamente nei propri angusti abitacoli. Nel frattempo il timer ha cominciato a scandire il tempo, la gara avrebbe avuto una durata massima di un’ora, il che avrebbe portato le vetture a correre fino alle 19:17, con condizioni di visibilità alquanto scadenti. Dopo una partenza dalla pitlane per tutti quanti, ma soprattutto dopo aver compiuto tre giri incolonnati dietro alla Safety Car, è stata esposta la definitiva bandiera rossa. Per la FIA la gara è valida e avendo compiuto due giri completi dal via, i primi dieci piloti vanno a punti. Il punteggio sarà tuttavia dimezzato.

Decisione politica e discutibile

Inutile girarci intorno, la decisione presa da Michael Masi e dalla direzione di gara ha scontentato tutti quanti. Non ha avuto senso mandare in pista i piloti dopo tre ore di attesa, quando il meteo non accennava a migliorare e quando la visibilità ha cominciato a peggiorare con il naturale scorrere del tempo. Raramente abbiamo visto decisioni così impopolari nel Circus, una soluzione che sa di beffa per gli spettatori infreddoliti e congelati sugli spalti di Spa, per chi ha atteso invano per una decisione che poteva essere presa prima, ma specialmente per i protagonisti in pista, ognuno con la sua lotta personale di classifica.

La FIA ha scelto di avvantaggiare una linea pro Red Bull, anche dopo le tante polemiche raccolte nelle settimane scorse, specialmente dopo i fatti di Silverstone. Questo va a discapito naturalmente di Mercedes e di Hamilton, ma falsifica anche chi aspramente lotta nei bassifondi, vedendo piovere dal cielo punti pesanti per la Williams, con Russell costretto a festeggiare il primo podio della carriera in modo surreale. La scelta più saggia sarebbe stata quella di correre il giorno successivo, o meglio ancora non correre affatto vista l’impossibilità di garantire la sicurezza a tutti i piloti. Non è stato questo il modo corretto – a nostro avviso – di onorare chi aveva brillato nelle qualifiche del sabato.

La classifica si accorcia

Alla luce dei fatti di Spa, Verstappen ottiene 12,5 punti, Russel 9, Hamilton 7,5, Ricciardo 6, Vettel 5, Gasly 4, Ocon 3, Leclerc 2, Latifi 1 e Sainz 0,5. In classifica generale Verstappen accorcia sensibilmente le distanze e torna a tre lunghezze dal leader Lewis Hamilton. Probabilmente la scelta della FIA è stata quella di gettare acqua sul fuoco delle critiche, con il risultato di affogare essa stessa sotto alla violenta pioggia di Spa.

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