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DL Infrastrutture e Trasporti: tutte le modifiche al Codice della Strada

Sosta dei veicoli, micromobilità, patenti, trasporto pubblico locale, autostrade, multe: ecco i contenuti del nuovo decreto che ha ricevuto “disco verde” dal Senato.

Via libera a nuove regole per i neopatentati, raddoppio di validità del foglio rosa; introduzione di nuove misure a tutela degli automobilisti con disabilità e delle mamme; e ancora: nuove regolamentazioni in materia di sosta delle auto elettriche e sulla responsabilità dei conducenti di veicoli a noleggio; maggiore severità per chi viene pizzicato ad usare il telefonino, mentre è alla guida di un veicolo, in modo non consentito dal Codice della Strada. Riguardo ai monopattini, sono state recepite – e dunque diventano esecutive – le novità sulla loro circolazione. Ecco, in estrema sintesi, i principali contenuti del Decreto Infrastrutture 121/2021: il DL Infrastrutture e Trasporti, già approvato alla Camera lo scorso 29 ottobre, ha ricevuto la ratifica da parte del Senato: una fiducia di larghissima maggioranza (190 favorevoli, 34 contrari).

Per la sua entrata in vigore, bisognerà attendere il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Di seguito una panoramica sulle novità contenute nel DL Infrastrutture e Trasporti.

Neopatentati

Durante il primo anno dall’avvenuto conseguimento della patente B si potrà guidare un’autovettura con potenza superiore a 55 kW/t (55 CV/t) e fino a 70 kW/t (95 CV/t), a condizione che a fianco del neopatentato ci sia una persona, di età non superiore a 65 anni, e che sia in possesso di patente B da almeno dieci anni.

Foglio rosa: un anno di validità

Il “certificato di esercitazione alla guida” raddoppia di validità, che passa da 6 a 12 mesi: questo per favorire chi si appresta a prendere la patente, in quanto i tentativi dell’esame di guida diventano tre in luogo dei due attuali. Ci sono peraltro sanzioni amministrative più pesanti a carico di chi si esercita alla guida senza l’istruttore al suo fianco: da 430 euro a 1.731 euro, più la sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo per tre mesi.

Viene introdotto, per il conseguimento dei certificati KA e KB, l’obbligo di presentare un attestato che certifica l’avvenuta frequentazione di un corso di formazione di primo soccorso (che può essere tenuto anche dalle scuole guida).

Per i giovani fino a 35 anni di età, e per chi percepisce reddito di cittadinanza o ammortizzatori sociali, si riconosce un contributo fino a 1.000 euro come rimborso per le spese (sostenute e documentate) di conseguimento della patente e dei certificati di abilitazione professionali per condurre veicoli di trasporto merci per conto terzi.

Parcheggi per disabili e mamme

Una importante novità arriva con la possibilità, da parte delle amministrazioni comunali, di istituire dei “parcheggi rosa”, ovvero posti riservati alle donne in stato di gravidanza ed ai genitori (muniti di contrassegno specifico) con figli fino a due anni di età presenti a bordo del veicolo al momento della sosta. Di conseguenza, chi parcheggia su questi stalli senza averne titolo sarà in infrazione.

Dal 1 gennaio 2022, gli automobilisti titolari di contrassegno disabili potranno lasciare la propria vettura in sosta, senza dover pagare il parcheggio, anche nei posti auto delimitati dalle “strisce blu” se gli stalli riservati ai disabili siano già occupati.

Sosta per le auto elettriche

Il nuovo DL perfeziona il regime di sosta per gli autoveicoli “zero emission” e ibridi plug-in, vietandone il prolungamento del parcheggio – in corrispondenza della colonnina – oltre un’ora dall’avvenuto completamento del ciclo di ricarica delle batterie. Il divieto decade nelle ore notturne (fra le 23 e le 7 del giorno successivo), ad esclusione degli stalli riservati alla ricarica fast ed ultra-fast (cioè di potenza superiore a 50 kW).

Telefonini e educazione civica: più severità

Il DL Infrastrutture inasprisce le sanzioni previste per chi usa, in maniera scorretta mentre è alla guida di un veicolo, il telefono cellulare (smartphone) nonché computer portatili, notebook, tablet e in generale qualunque altro dispositivo che comporti anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante. Più severe anche le sanzioni per chi getta oggetti dal veicolo in movimento oppure getta rifiuti od oggetti dai veicoli in sosta o in movimento.

Auto a noleggio: il conducente paga la multa

Un’altra importante modifica riguarda l’art. 196 del Codice della Strada in materia di sanzioni da parte di chi è alla guida di un veicolo a noleggio. Il DL Infrastrutture e Trasporti prevede in effetti che risponda il guidatore (cioè chi ha noleggiato l’autovettura) anziché la società di noleggio.

Monopattini: le nuove prescrizioni

Una delle questioni più dibattute riguarda la micromobilità, che da tempo da più parti si chiede che venga ben regolamentata per eliminare una volta per tutte le situazioni di caos che si verificano nelle aree urbane. Nella fattispecie, i monopattini elettrici – che potranno essere condotti solamente da persone di almeno 14 anni di età – vengono limitati nella velocità massima (che diminuisce da 25 km/h a 20 km/h; è stato confermato il limite di 6 km/h nelle zone pedonali), non potranno circolare sui marciapiedi (se ne consente il transito esclusivamente ai mezzi condotti a mano), e nemmeno contromano (bene!) tranne nelle strade a doppio senso ciclabile. Arriva l’obbligo di utilizzare le luci di posizione ed il gilet catarifrangente nelle ore notturne. Dal 1 luglio 2022, i mezzi di nuova produzione dovranno essere provvisti di frecce direzionali e luce posteriore di stop (quelli già circolanti dovranno adeguarsi entro il 1 gennaio 2024). È stato eliminato l’obbligo di indossare il casco per i maggiorenni (resta obbligatorio per i minorenni). Viene introdotto, per i mezzi in condivisione, l’obbligo della fotografia al termine del noleggio, proprio per evitare il più possibile la inaccettabile sosta indisciplinata sui marciapiedi (a questo proposito si prevede l’istituzione di aree di sosta dedicate e si concede il permesso di parcheggiare i monopattini negli stalli destinati a ciclomotori, motocicli e biciclette). Non sembra tuttavia che siano state prese decisioni su una regolamentazione in materia di copertura assicurativa né in relazione ad una eventuale targa. E resta sempre da vedere “come” la multa per divieto di sosta sarà elevata (per i mezzi non in condivisione) in assenza del “conducente”, non essendoci alcun dato di immatricolazione né alcunché che permetta di risalire al conducente.

Tassisti anche con moto e bici

Confermata la possibilità di effettuare servizio taxi anche con i veicoli a due ed a tre ruote che appartengono alle categorie di motocicli, bici e risciò: la regolamentazione normativa sarà affidata alle amministrazioni comunali.

Biciclette e ciclomotori

A proposito di bici: una modifica al Codice della Strada estende di mezzo metro (3,5 m anziché gli attuali 3 m) la lunghezza massima del veicolo classificabile come “velocipede”. Non c’è, sembra, alcuna novità riguardo all’introduzione di sistemi di “identità” della bici né di copertura assicurativa.

Sui ciclomotori, l’appartenenza di un veicolo a questa categoria avviene non solamente se esso viene  equipaggiato con motore termico fino a 50 cc di cilindrata, ma anche se è provvisto di motore elettrico fino a 4.000W di potenza. Per restare in tema di motocicli e ciclomotori, il DL Infrastrutture introduce la responsabilità del conducente, oltre a quella del passeggero (a prescindere dall’età di quest’ultimo), se il trasportato non indossa il casco.

Anche ciclomotori e trattori diventano d’epoca

In materia di veicoli storici e di interesse storico e collezionistico, il DL Infrastrutture e Trasporti ne estende il raggio d’azione ai ciclomotori ed alle macchine agricole (a condizione, per queste ultime, che l’anzianità minima sia di 40 anni in luogo dei 20 anni che il Dpr 495/1992 assegna a tutti gli altri veicoli).

Più trasparenza dagli enti locali sulle multe

È stato applicato l’obbligo, per le amministrazioni locali, di pubblicare con cadenza annuale una relazione sulle sanzioni elevate per violazioni al Codice della Strada: entro il 30 giugno di ogni anno, Comuni, Province ed Unioni di Comuni dovranno provvedere alla pubblicazione sul proprio sito Web di un consuntivo sulle somme incassate nell’anno precedente, e le modalità di come effettivamente tali somme sono state utilizzate. Dal canto suo, il Ministero dell’Interno dovrà rendere note (sempre attraverso il proprio sito istituzionale) le relazioni dagli enti locali entro sessanta giorni dall’avvenuta ricezione di ogni documento.

Trasporti pubblici meno inquinanti (anche con il retrofit)

I mezzi di TPL (trasporto pubblico locale) sono destinati ad un sostanziale turn-over relativo all’anzianità del veicolo: per ridurre le emissioni di CO2 nelle aree urbane, in effetti, il DL Infrastrutture prevede meno possibilità di circolazione per i mezzi a benzina e gasolio destinati al trasporto di persone.

Nello specifico, dal 30 giugno 2022 i vecchi autobus di categoria M2 ed M3 (più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima non superiore a 5 t; e più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima superiore a 5 t) Euro 1 non potranno più circolare. Tale divieto si estenderà, dal 1 gennaio 2023, ai bus urbani Euro 2; e, dal 1 gennaio 2024, agli Euro 3. Per le aziende di TPL che decidono di attuare progetti di retrofit (sostituzione del motore termico di origine con un sistema di alimentazione elettrica) è stata adottata una nuova disciplina di erogazione di contributi.

Strade e autostrade

È stato accolto l’emendamento (presentato dalle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti) sulla costituzione di una “new Co” controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dal Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, che prevede la creazione di una società per la gestione delle autostrade nazionali in regime di concessione attraverso procedure di affidamento “in-house”. La somma prevista è di 52 milioni di euro complessivi. Fra i compiti concessi alla nuova “start-up”, la possibilità (chiaramente in relazione all’ammontare delle risorse disponibili) di stipulare convenzioni con società controllate in maniera diretta e indiretta dallo Stato (anche in deroga) così come l’acquisizione di partecipazioni in società di gestione delle autostrade statali. Riguardo ai tratti di autostrade a pedaggio, si trasferiscono alla nuova società le funzioni e le attività che “Le vigenti disposizioni attribuiscono ad Anas SpA“. La stessa Anas sarà interessata da una riforma che separerà la gestione contabile delle attività pubbliche dalle attività private.  Viene inoltre messa a disposizione una somma (fino a 5 milioni di euro) utile a tappare le buche sulle strade di Roma, in virtù di una convenzione di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria che l’amministrazione capitolina potrà stipulare con Anas, con l’impegno di portare a termine i lavori entro tre mesi dalla firma dell’accordo.

Niente più pubblicità sessiste e offensive

Il DL Infrastrutture e Trasporti vieta, sulle strade e su qualsiasi veicolo, ogni forma di pubblicità che abbia contenuti sessisti, violenti o che abbia messaggi ritenuti lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, di credo religioso così come di etnia, nonché discriminatori in relazione all’orientamento sessuale, all’identità di genere ed alle abilità psicofisiche.

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