Ecco le auto più richiamate nel 2021 in Europa
Ecco, caso per caso, tutte le iniziative di richiamo attivate dalle Case costruttrici lo scorso anno: Mercedes Sprinter è stato il veicolo più “attenzionato”.
Sono state 358, secondo quanto “catalogato” dalla Direzione Generale per la Salute e la Tutela dei consumatori dell’Unione Europea, le azioni di richiamo adottate nel 2021: è quanto emerge dal consuntivo Rapex reso noto dal portale online car-recalls.eu, che si riferisce peraltro solamente agli episodi di malfunzionamento di componenti che possono rivelarsi pericolosi per la sicurezza degli utenti, la loro salvaguardia in termini di salute e per l’ambiente.
Top ten dei Costruttori
Nel dettaglio, e ragionando in termini di cifre, il numero di richiami nei Paesi UE è stato, lo scorso anno, paragonabile a quelli avvenuti nel 2020, tuttavia le iniziative hanno riguardato più modelli (270 in totale nel 2021) e Case costruttrici (45).
- Mercedes (67 richiami raccolti da Rapex);
- Volkswagen (25);
- Citroen (21);
- Audi (19);
- Opel (19);
- Bmw (17);
- Peugeot (16);
- Porsche (13);
- Toyota (12);
- Volvo (12).
Come interpretare i dati
La notizia di un richiamo che interessa un particolare modello (o più vetture) non va per forza letta in un’accezione negativa, a maggior ragione se si tiene conto del fatto che in genere i provvedimenti che invitano i proprietari a recarsi presso l’assistenza ufficiale sono a carico degli stessi Costruttori. In secondo luogo, una volta comunicato (e avvenuto) un richiamo, diminuisce il fattore di rischio per l’utente.
Balza agli occhi, come in effetti osserva car-recalls, un notevolissimo aumento dei richiami: ben sei volte di più nell’arco di appena dieci anni (2011-2021). Questo può essere dovuto ad una via via maggiore complessità degli autoveicoli, che contano su quantitativi sempre più elevati di componenti, così come a causa di una sempre più alta pressione concorrenziale che comporta il lancio di nuovi modelli su tempistiche sempre più brevi. I Costruttori, del resto, non producono “in casa” che un massimo del 25% di parti staccate: il restante 75% viene affidato ai fornitori esterni, e questo determina controlli qualità più complicati. Inoltre, l’ottimizzazione delle piattaforme modulari e l’impiego di diverse parti in comune fra più autoveicoli sta provocando una più elevata diffusione di difetti fra vari modelli: in buona sostanza, un componente imperfetto, magari utilizzato da dieci differenti veicoli “cugini”, può giocoforza moltiplicare il numero di richiami.
I motivi più comuni di richiamo
Nel 2021, dettaglia car-recalls.eu sulle rilevazioni settimanali Rapex, il gruppo più numeroso di difetti segnalati che hanno dato vita a iniziative di richiamo è stato dovuto a problemi al motore, seguiti da rischio di incendio, airbag difettosi e problemi all’impianto frenante. Scorrendo la casistica, troviamo poi interventi alle sospensioni, sterzo e “revisioni” inerenti modelli ibridi ed elettrici (indipendentemente dal fatto se il guasto riguardasse componenti di elettrificazione o altre parti del veicolo).
- Difetti al motore: 109 richiami (erano stati 94 nel 2020);
- Rischio di incendio (105 2021, 114 nel 2020);
- Airbag (94 2021, 95 nel 2020);
- Impianto frenante (84 nel 2021, 83 nel 2020);
- Interventi alle sospensioni (73 casi nel 2021 “contro” 67 nel 2020);
- Interventi allo sterzo (26 nel 2021, 31 nel 2020).
I modelli più “richiamati”
Di seguito una graduatoria che raggruppa le autovetture oggetto, nel 2021, di almeno cinque programmi di richiamo.
10 richiami
- Mercedes Sprinter.
9 richiami
- Mercedes Classe S.
8 richiami
- Mercedes Classe C;
- Mercedes GLC;
- Mercedes Vito e Classe V.
7 richiami
- Audi A6;
- Mercedes Classe E;
- Opel Grandland;
- Volkswagen Tiguan.
6 richiami
- Audi A4;
- Mercedes Classe A;
- Mercedes GLE.
5 richiami
- Audi A7;
- Audi A8;
- Bmw X5;
- Bmw X6;
- Citroen C4;
- Citroen Spacetourer;
- DS 3;
- Jeep Wrangler;
- Land Rover Discovery;
- Peugeot Traveller;
- Renault Master;
- Volkswagen Passat;
- Volvo XC90.