Alfa Romeo Stelvio e Giulia, un'attesa che ripaga se saranno ancora termiche
Nuove Alfa Romeo Stelvio e Giulia attese non prima del 2028. Possibili versioni Quadrifoglio con motori endotermici e V6 Nettuno Maserati. Ecco cosa cambia
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Il futuro delle iconiche Alfa Romeo si tinge di novità inaspettate e di attese prolungate. Gli appassionati dovranno pazientare almeno fino al 2028 per vedere le nuove generazioni di Stelvio e Giulia, un rinvio che segna un cambio di rotta importante rispetto ai piani originari. La transizione totale verso l’elettrico, che sembrava ormai scontata, lascia ora spazio a una strategia più articolata, in cui le motorizzazioni tradizionali ritornano protagoniste, accanto alle soluzioni elettrificate.
Un rinvio amaro
Il rinvio di almeno tre anni rispetto alle tempistiche previste è dovuto principalmente a problematiche tecniche legate alla piattaforma STLA Large, elemento cardine per la realizzazione dei nuovi modelli del Biscione. Ma non è solo la tecnologia a dettare il passo: le recenti dichiarazioni dell’amministratore delegato Santo Ficili hanno alimentato nuove speranze tra i fan più affezionati, prefigurando un futuro in cui il piacere di guida tipico del marchio non verrà sacrificato sull’altare dell’elettrificazione totale.
Questa scelta strategica, che sorprende per la sua portata, si traduce in una vera e propria inversione di tendenza. Inizialmente, infatti, si era parlato di una gamma composta esclusivamente da vetture a batteria, coerentemente con le politiche green del gruppo Stellantis. Oggi, invece, la prospettiva è quella di una convivenza tra propulsori termici e motorizzazioni elettriche, in una sinergia che mira a soddisfare sia le esigenze della clientela più tradizionalista sia quelle degli automobilisti orientati all’innovazione.
Le Quadrifoglio sono un simbolo
Uno degli aspetti più intriganti di questa evoluzione riguarda le versioni Quadrifoglio, autentico simbolo della sportività e delle prestazioni estreme del marchio. Secondo indiscrezioni sempre più insistenti, questi modelli potrebbero essere equipaggiati con il prestigioso V6 Nettuno di derivazione Maserati, un motore che ha già fatto parlare di sé per la sua potenza e raffinatezza tecnica. La possibilità che il nuovo Stelvio Quadrifoglio debutti in anteprima al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este 2025 aggiunge ulteriore fascino a questa prospettiva, alimentando le aspettative degli appassionati e degli addetti ai lavori.
Il mantenimento delle motorizzazioni endotermiche, tuttavia, non è privo di conseguenze a livello progettuale. Santo Ficili ha infatti rivelato che è stato necessario intervenire sul design frontale delle nuove vetture, in particolare per quanto riguarda il sistema di raffreddamento. Questa modifica si è resa indispensabile per adattare le nuove Giulia e Stelvio alle esigenze dei motori a benzina, senza compromettere l’identità sportiva che da sempre caratterizza il marchio del Biscione.
Preservare quanto fatto di buono finora
Per i puristi, questa decisione rappresenta una conferma dell’impegno di Alfa Romeo nel preservare quell’esperienza di guida autentica che ha reso celebri le sue vetture. L’equilibrio tra sterzo, assetto, sonorità dello scarico e prestazioni del motore rimane un punto fermo nella filosofia del brand, anche in un contesto di transizione tecnologica e normativa. L’obiettivo è quello di mantenere intatto il DNA sportivo, offrendo al contempo soluzioni innovative in linea con le nuove esigenze di mercato.
La strategia adottata da Stellantis per il rilancio del marchio passa quindi attraverso una sintesi tra tradizione e innovazione, con l’ambizione di rafforzare la posizione di Alfa Romeo nel segmento premium. Resta da vedere se questa scelta si rivelerà vincente e se l’attesa fino al 2028 sarà effettivamente ripagata da prodotti capaci di entusiasmare tanto i puristi quanto i nuovi clienti. Una cosa è certa: il percorso intrapreso è destinato a segnare una nuova era per la Giulia e la Stelvio, modelli che continueranno a incarnare l’anima sportiva e passionale di un marchio che non smette mai di sorprendere.
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