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Vendite auto Italia: Jeep scala le montagne

Nessuno riesce ad avvicinare la performance del marchio americano di FCA. Il mercato a maggio è sceso. Pesa sempre l’incertezza economica. Crolla il diesel, crescono auto a metano ed elettriche

Il mercato scende, anche perché non sono mutate le condizioni generali. Quindi, dopo il guizzo di aprile le vendite auto in Italia a maggio 2018 hanno registrato un calo del 2,8%. Secondo i dati provenienti dal ministero dei Trasporti ed elaborati dall’Unrae, nello scorso mese sono state immatricolate 199.113 autovetture. Il valore è leggermente negativo anche considerando i primi 5 mesi dell’anno: -0,3% per un totale di 945.677 unità vendute.

In una situazione di grande incertezza economica le grosse spese vengono naturalmente congelate. Non solo una rata mensile più o meno consistente è sempre un sacrificio per le famiglie; a ciò si aggiungono i segnali negativi provenienti dal mondo politico: tasse sempre alte, costo dei carburanti elevato e minacce di divieti di circolazione più o meno estesi nelle grandi città, il tutto fino al termine dello scorso mese in assenza di un governo centrale. Tale situazione rende sempre meno consigliabile decidere verso l’acquisto di un’auto nuova. Di conseguenza il rinnovo del parco circolante più vecchio, quindi meno sicuro e più inquinante, viene ulteriormente rinviato. Che il problema sia generale lo dice anche il calo dell’usato, -2,2% a maggio e -3,3% dall’inizio dell’anno.

Osservando i dati di maggio del nuovo sul singolo mese, si nota un leggerissimo rialzo delle vendite ai privati (+0,6% rispetto a maggio 2017), dovuto in buona parte alla notevole quantità di sconti, promozioni e offerte varie. Le vendite a società sono invece costituite per oltre il 72% dalle autoimmatricolazioni, cioè il caso in cui i concessionari intestano le unità invendute a se stessi per non perdere i bonus delle case (o a volte proprio il mandato a vendere); sono quelle auto che nei mesi successivi diventano le famose “Km zero“. A maggio tale fenomeno è calato bruscamente (-16,6%), il che ha portato il calo delle vendite a società al 13,1%.

Ma le autoimmatricolazioni non spariscono, si trasformano. Infatti nello scorso mese si è registrata una fortissima impennata di “autonoleggi”; sono autoimmatricolazioni ad uso noleggio effettuate dai concessionari e dalle case stesse: +163% rispetto a maggio 2017, parliamo di 5.763 unità. Nel totale il noleggio è sceso dell’1,9%: -15,5% quello a breve termine, -4,7% quello a lungo termine.

Ora osserviamo le differenze fra le auto. Per quanto riguarda le carrozzerie, niente di nuovo: i SUV mangiano tutto e riducono sempre di più la forbice sulle berline. E’ particolarmente forte la crescita dei crossover più “cittadini”, +31,8%; tuttavia anche i veicoli con caratteristiche offroad più spiccate se la passano molto bene, +20,1%. Salgono le grandi monovolume e le coupé, calano forte tutte le altre. Le quote di mercato gennaio-maggio dicono che le berline sono scese al 49% mentre i SUV hanno superato il 36%.

Arriviamo alle alimentazioni. Le tendenze avviate nei mesi scorsi si sono accentuate. Le vendite delle auto diesel sono calate in modo netto, -10,1% nel mese; è sceso anche il GPL, -3,5%. Sale l’alimentazione a benzina (ovvio, sono le auto che costano meno), +3,1%. Buona crescita per le ibride, +11,4%; ancora meglio le ibride plug-in, +38,3%. Quadruplicate le vendite delle auto elettriche, +298,7%. Attenzione, però: ricordiamoci sempre che parliamo di quote di mercato ridottissime. Infatti da gennaio a maggio le ibride hanno pesato per il 3,7% e le ibride plug-in dello 0,1%; per la prima volta le auto totalmente elettriche non sono più le cenerentole, essendo balzate allo 0,2% di quota. Buono anche lo stato di salute del metano, il quale a maggio ha raddoppiato le sue vendite (+106,7%), raggiungendo una quota di mercato nei cinque mesi del 2,3%.

Eccoci alle classifiche. Per quanto riguarda le marche, filtrando i dati su chi supera almeno 1.000 unità nel mese, Jeep è sempre di gran lunga la migliore. A maggio ha più che raddoppiato le sue vendite rispetto allo stesso mese del 2017: +129,62%, una performance che nessuno riesce neanche lontanamente ad avvicinare. Il merito è tutto di Renegade e Compass.

Le altre marche con ottime vendite a maggio sono Volvo (+28%), Seat (+27%), Volkswagen (+20%) e Suzuki (+13%). Positive Renault (+5%) e Alfa Romeo (+4%). Molto male invece Fiat (-23%), Nissan (-16%), Mini (-15); negative anche Mercedes, Ford, BMW e Dacia (tutte intorno al -8%), Hyundai (-7%) e Audi (-6%).

Chiudiamo con le vendite dei singoli modelli. I dati più interessanti si trovano nel segmento C, quello delle vetture di media lunghezza (tra 4,3 e 4,5 metri). E’ fortemente rallentata la crescita della Fiat Tipo; calo nel mese anche per la 500X. Invece la Jeep Renegade è accelerata alla grande prendendo il primo posto in classifica con 5.101 immatricolazioni. Entra di prepotenza al secondo posto la Compass con 4.493 unità. I dati gennaio-maggio invece vedono sempre in testa la 500X davanti alla Tipo. Staccata la Volkswagen Golf, incalzata dalla Renegade con la Compass che prende la scia.

Nel segmento D accelerano a maggio Volkswagen Tiguan, Alfa Romeo Stelvio e Audi Q3, così come Q5. Nei primi cinque mesi la Tiguan quasi doppia la seconda, Ford Kuga. Stelvio invece conquista di prepotenza il terzo posto, superando BMW X1 e Audi A4. Scende la Giulia, dal quinto al decimo posto.

La classifica assoluta vede sempre quattro Fiat in testa: Panda, 500X, Tipo e 500. Seguono Renault Clio, Lancia Ypsilon, Ford Fiesta, Citroën C3, Fiat 500L e Volkswagen Polo, di misura su Golf e Renegade; subito dopo arriva la Compass.