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Alfa Romeo, MAN e Scania: guerra di parole tra Marchionne e Piech

“Una guerra di parole”: così Automotive News definisce, senza mezzi termini, la scaramuccia in corso in questi giorni tra Sergio Marchionne, numero uno di Fiat-Chrysler, e Ferdinand Piech, presidente del colosso Volkswagen. “E non ci sono segnali di distensione”, aggiunge l’autorevole testata commentando le polemiche tra i due top manager. Ad aprire le “ostilità” è

“Una guerra di parole”: così Automotive News definisce, senza mezzi termini, la scaramuccia in corso in questi giorni tra Sergio Marchionne, numero uno di Fiat-Chrysler, e Ferdinand Piech, presidente del colosso Volkswagen. “E non ci sono segnali di distensione”, aggiunge l’autorevole testata commentando le polemiche tra i due top manager.

Ad aprire le “ostilità” è stato proprio Marchionne, che durante le giornate stampa del Salone di Detroit aveva accennato ad un interesse da parte di Fiat nell’acquisizione di quote detenute da Volkswagen in MAN e Scania, noti costruttori di automezzi pesanti e veicoli industriali, che avrebbero completato l’offerta Iveco nel settore.

Presi di sorpresa, alcuni giornalisti tedeschi hanno chiesto a Marchionne se stesse scherzando. “È uno scherzo proprio come il tentativo di Piech di comprare Alfa Romeo“. Secondo quanto riportato da Automotive News, l’ad del Lingotto si sarebbe anche dimostrato infastidito alla vista di un taccuino Volkswagen nelle mani di un giornalista tedesco.

Scherzo o no, le azioni MAN e Scania hanno preso a salire rapidamente subito dopo la dichiarazione di Marchionne. La replica di Piech, altrettanto velenosa, non si è fatta attendere: “Una casa le cui vendite stanno crollando non dovrebbe provare a mettere le mani sui migliori marchi di veicoli industriali in Europa”, ha dichiarato al Financial Times Deutschland.

Secondo la testata che ha riportato la vicenda, lo scontro verbale dimostra la crescente sicurezza dei due dirigenti nel futuro delle aziende che guidano: da un lato Marchionne ha finalmente intrapreso il cammino di salvataggio di Chrysler e contemporaneamente sta marciando spedito sulla strada della ridefinizione dei rapporti di lavoro nelle fabbriche italiane Fiat, allo scopo di incrementarne la produttività.

Dall’altro Piech vede le vendite globali VW crescere senza sosta, e il suo chiodo fisso, l’obiettivo di diventare il più grande costruttore di auto al mondo sta effettivamente prendendo corpo giorno dopo giorno.

Marchionne ha successivamente rivelato di non aver avuto colloqui né con Piech né con Winterkorn in merito a reciproche acquisizioni, ma ha poi lasciato intendere che la situazione potrebbe cambiare nell’arco dei prossimi 12 mesi, portando a rilevanti novità. E se questa non è una conferma delle “Grandi Manovre”…