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Marchionne: stand-by per il SUV Alfa Romeo

Recentemente intervistato da un importante magazine automobilistico, l’ amministratore delegato del gruppo Fiat, Sergio Marchionne, ha analizzato la crisi globale che sta investendo il mondo dell’auto, concludendo con previsioni assai negative: “Al termine di questo ciclo di crisi, diciamo tra un paio d’anni, resteranno solo cinque o sei protagonisti indipendenti”. Proprio a causa della scottante

Recentemente intervistato da un importante magazine automobilistico, l’ amministratore delegato del gruppo Fiat, Sergio Marchionne, ha analizzato la crisi globale che sta investendo il mondo dell’auto, concludendo con previsioni assai negative: “Al termine di questo ciclo di crisi, diciamo tra un paio d’anni, resteranno solo cinque o sei protagonisti indipendenti”.

Proprio a causa della scottante situazione, secondo Merchionne, il settore automotive è obbligato ad una profonda revisione di tutte le strategie, incluse quelle sulle future creazioni: “Sto tirando i freni su tutti i nuovi modelli il cui sviluppo non è ancora arrivato all’80 o al 90%”. Purtroppo (o per fortuna?), il SUV Alfa non arriverebbe a percentuali così alte; nonostante sia stato precedentemente confermato per il 2010 dallo stesso Luca De Meo, amministratore delegato della casa del biscione, la sua percentuale di sviluppo ed il quadro economico delineatosi remano contro.

Una situazione che, per certi aspetti, cozza leggermente con l’importanza che De Meo aveva attribuito al progetto per il rilancio Alfa negli USA: “offrire un SUV negli Stati Uniti è fondamentale per essere riconosciuti come un marchio premium credibile, anche da chi non è interessato a questa categoria di veicoli e nonostante il calo delle vendite”. Ma le affermazioni conclusive del “grande capo” Marchionne sono fin troppo chiare: “La prossima 147 uscirà (alias 149 o Milano) è sicuro. Ma alla domanda se investirò in una Suv per l’Alfa, la risposta è no”.

Via | Quattroruote