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Auto più affidabili 2020: la classifica del TÜV Sud tedesco

Quasi 9 milioni di vetture revisionate in un anno, e centinaia di migliaia di difetti lievi, significativi o gravi: ecco tutte le graduatorie.

Chi è il primo della classe? E chi viene messo dietro alla lavagna? Ci si riferisce, ovviamente, alle autovetture. Il più delle volte, si tratta di valutazioni soggettive, che tengono sì conto del reale impiego del veicolo; tuttavia si basano sui fattori essenzialmente personali (del tipo: che “piede” usa il proprietario-conducente? Provvede alla corretta manutenzione della vettura oppure interviene soltanto quando il malfunzionamento è talmente grave da pregiudicare la marcia della vettura?), e che nella maggior parte dei casi non sono attendibili proprio in quanto, con l’utilizzo di un veicolo, il conducente tende ad “abituarsi” agli eventuali piccoli difetti, tanto da farci poco caso. Salvo, magari, accorgersene al momento in cui la vettura viene sottoposta alla revisione periodica. E lì, l’imparzialità degli strumenti non fa sconti: emerge il reale stato del veicolo, cioè difetti lievi e difetti pericolosi, affidabilità “a tutta prova” oppure passabile ma non eccezionale. E così via.

Una finestra sempre aperta sul reale stato d’uso dei veicoli

Del resto, sono decine di milioni i veicoli – riferendosi, in questo caso, esclusivamente alle autovetture – che ogni anno transitano attraverso le “Forche Caudine” dei centri di revisione. Ciò è valido tanto in Italia quanto in tutto il mondo. È chiaro, perciò, che le strutture pubbliche e private che si incaricano di sottoporre i veicoli al collaudo abbiano costantemente il polso della situazione in merito alle reali condizioni del parco circolante.

Fra questi c’è il TÜV Sud, ente specializzato in certificazione, ispezione e collaudi, che in Germania dispone di un network di strutture (officine) incaricate di revisionare i veicoli. Per le autovetture, il Codice della Strada federale impone la prima revisione dopo tre anni dall’immatricolazione del veicolo (anziché quattro anni come avviene in Italia); le successive devono essere effettuate ogni due anni (esattamente come da noi).

Ogni anno, il TÜV Sud pubblica un rapporto sullo stato in cui si trovavano i veicoli presentati in revisione presso uno dei centri tedeschi. I documenti sono sempre di notevole interesse, in quanto costituiscono uno specchio realistico su “cosa” gli operatori dei centri di collaudo hanno revisionato.

“Buoni e cattivi”

Vengono quindi stilate varie classifiche “di merito” e di “demerito”, da tenere in considerazione poiché riferiscono, nel caso dei difetti e dei malfunzionamenti, di ciò che non sia imputabile all’usura del veicolo, ovviamente tenuto conto anche dell’anzianità della vettura e del suo chilometraggio.

Milioni di vetture

Il TÜV Sud ha archiviato, fra luglio 2019 e giugno 2020, le “schede di collaudo” di 8,75 milioni di autovetture in Germania. Ad avere superato la revisione senza alcun problema è stato il 70% delle unità. Il 19,9% delle vetture ha invece rilevato difetti di media gravità: un numero proporzionalmente elevato, tuttavia inferiore rispetto al 21,5% riscontrato in occasione del rapporto 2019. Il rapporto è consultabile nel portale online www.tuvsud.com.

Auto sempre più affidabili

Il trend di affidabilità – ovvero l’assenza di difetti “lievi”, “significativi” o “gravi”, tali cioè da arrivare anche a precludere la possibilità che il veicolo, per motivi di sicurezza, torni a circolare (come eccessivo consumo dei dischi freno, oppure pneumatici troppo logorati o ancoraggi difettosi a sedili o cinture di sicurezza) –, è in ogni caso in crescita: rispetto al 2019, il rapporto 2020 del TÜV Sud evidenzia che il tasso di difetti è diminuito del 2,6% su base annua nei collaudi dei nove anni, e del 3,4% nelle revisioni dei dieci anni. Segno che gli automobilisti (tedeschi, in questo caso) sono più attenti a mantenere la propria auto in buona salute, a tutto vantaggio della sicurezza per se e, soprattutto, per gli altri.

Porsche 911 è ai vertici

Costa cara, ma fa stare tranquilli i proprietari. Fra le vetture che hanno messo in evidenza la migliore “tenuta” delle sue condizioni c’è Porsche 911 Carrera, piazzatasi in seconda posizione dietro a Mercedes GLC nella “top ten” delle auto più affidabili alla prima revisione (tre anni) , e poi sempre al primo posto: ovvero, al secondo collaudo (cinque anni), al terzo (sette anni), al quarto (nove anni), al quinto (undici anni).

Prendendo in considerazione il primo collaudo, a svettare è stata Mercedes GLC, seguita, oltre che da 91 Carrera, anche da Mercedes Classe B e Opel Insignia. Seguono, nell’ordine: Mercedes SLC, Audi Q2, Hyundai i30, Mercedes Classe A, Mazda CX-3 e Mercedes Classe C.

Tedesche “über alles”

Fra le auto “migliori” (ovvero, quelle che hanno evidenziato meno difetti non imputabili all’usura, sempre tenendo conto anche di età e percorrenza del veicolo), è da notare che le dieci posizioni per ogni tabella relativa alla specifica fascia di collaudi sono pressoché dominate da vetture di fabbricazione tedesca. Audi, Opel, Mercedes e Porsche soprattutto, ma anche Volkswagen e, in misura inferiore, Bmw. Fra le “straniere” compaiono soltanto Hyundai i30, Mazda2 e Mazda CX-3, Toyota Auris e Mitsubishi ASX. Ottima, in relazione all’anzianità di progetto, la decima posizione assegnata a Ford Fusion fra le vetture con meno difetti nella fascia di collaudi compresa fra nove e undici anni di età.

Dacia “fanalino di coda”

Detto di chi ha riportato il minor indice di difetti, fra le vetture su cui i tecnici TÜV Sud hanno, in sede di collaudo, rilevato la percentuale in proporzione più elevata di piccoli e medi difetti. Si tratta, nell’ordine, di Dacia Duster, Volkswagen Passat CC, Dacia Logan e Renault Kangoo.

Tassi di difettosità in riferimento ai rispettivi gruppi per età dei veicoli

Le auto “migliori”, in ordine decrescente

Fino a tre anni

  1. Mercedes GLC: 1,7%
  2. Mercedes Classe B, Opel Insignia e Porsche 911 Carrera: 2,2%
  3. Mercedes SLC: 2,4%
  4. Audi Q2: 2,5%
  5. Hyundai i30: 2,5%
  6. Mercedes Classe A: 2,6%
  7. Mazda CX-3: 2,7%
  8. Mercedes Classe C: 2,8%.

Fino a cinque anni

  1. Porsche 911 Carrera: 2,7%
  2. Opel Karl e Porsche Macan: 3,8%
  3. Mercedes GLE: 4,5%
  4. Mercedes SLC: 4,6%
  5. Volkswagen Golf Sportsvan: 4,8%
  6. Mazda2: 5,1%
  7. Mercedes Classe B: 5,2%
  8. Audi Q5, Mercedes Classe A e Mercedes GLK: 5,3%.

Fino a sette anni

  1. Porsche 911 Carrera: 4,1%
  2. Audi TT: 7,3%
  3. Mercedes Classe B: 7,8%
  4. Toyota Auris e Volkswagen Touareg: 8,6%
  5. Mercedes Classe A e Porsche Cayenne: 8,7%
  6. Mercedes SLK: 8,8%
  7. Audi A3: 9,0%
  8. Audi Q5: 9,1%.

Fino a nove anni

  1. Porsche 911 Carrera: 6,7%
  2. Mercedes SLK: 7,5%
  3. Audi TT: 10,0%
  4. Mitsubishi ASX: 11,5%
  5. Audi Q5: 12,2%
  6. Bmw X1: 12,5%
  7. Audi A6-A7: 12,7%
  8. Mercedes GLK, Volkswagen Golf Plus e Volkswagen Touareg: 13,3%.

Fino a undici anni

  1. Porsche 911 Carrera: 9,6%
  2. Audi TT e Honda Jazz: 14,8%
  3. Bmw X1: 15,9%
  4. Volkswagen Golf Plus: 16,4%
  5. Mercedes Classe E Coupé e Volkswagen Golf 6: 17,1%
  6. Audi Q5: 18,0%
  7. Mercedes GLK: 18,2%
  8. Ford Fusion: 18,7%.

Le auto con più difetti rilevati, in ordine crescente

Fino a tre anni

  • Dacia Duster: 11,1%
  • Dacia Lodgy: 10,9%
  • Fiat Punto: 10,5%
  • Dacia Logan e Ford Galaxy: 10,4%
  • Dacia Dokker: 10,0%
  • Renault Kangoo e Ford S-Max: 9,9%
  • Ford Mondeo: 9,0%
  • Citroen C4 Cactus: 8,9%.

Fino a cinque anni

  • Volkswagen Passat CC: 19,8%
  • Dacia Logan: 19,2%
  • Dacia Lodgy: 18,8%
  • Seat Alhambra: 18,4%
  • Dacia Dokker: 17,3%
  • Dacia Duster: 16,0%
  • Ford Ka: 15,9%
  • Dacia Sandero: 15,8%
  • Renault Kangoo: 15,5%.

Fino a sette anni

  • Dacia Logan: 30,9%
  • Renault Kangoo: 27,1%
  • Dacia Lodgy: 25,6%
  • Volkswagen Passat CC: 25,3%
  • Volkswagen Sharan: 24,2%
  • Fiat Punto: 23,6%
  • Dacia Duster: 22,7%
  • Volkswagen Passat: 22,5%
  • Ford Galaxy: 22,3%
  • Seat Alhambra: 22,2%.

Fino a nove anni

  • Dacia Logan: 34,4%
  • Renault Kangoo: 34,1%
  • Dacia Sandero: 31,8%
  • Renault Twingo: 31,3%
  • Fiat Panda: 31,0%
  • Kia Picanto: 29,7%
  • Renault Clio: 29,2%
  • Fiat Punto: 29,0%
  • Ford Galaxy: 28,4%
  • Volkswagen Passat CC: 28,1%.

Fino a 11 anni

  • Renault Kangoo: 37,5%
  • Dacia Logan: 36,2%
  • Hyundai Tucson: 34,0%
  • Mazda5: 33,0%
  • Nissan Qashqai: 32,9%
  • Citroen C4: 32,7%
  • Renault Twingo: 32,0%
  • Peugeot 207: 31,9%
  • Volkswagen Fox: 31,8%
  • Ford Galaxy: 31,7%.

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