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Bentley Flying Spur V8: al via la produzione

La gamma ammiraglia di Crewe raddoppia con l’imminente esordio sul mercato della versione “Ottovù” chiamata ad inserirsi accanto alla più grande 6.0 V12. Più leggera (100 kg in meno) porta in dote, fra l’altro, il sistema di disattivazione cilindri.

“Piccola” non lo è. Del resto, in un secolo di storia del marchio non si è mai chiesto di esserlo, ai modelli di Crewe che nel tempo si sono succeduti. Tuttavia, più attenta alle emissioni sì. E questo si concretizza attraverso l’adozione di un motore meno “voluminoso” e provvisto di soluzioni meccatroniche adatte a tenere sotto controllo il diossido di carbonio e – sempre in riferimento all’ambiente – i consumi.

Ad un mese esatto dall’annuncio, Bentley ha dato ufficialmente il via alla produzione di Flying Spur V8. Ovvero la “sorellina” della più grande 6.0 V12 da 635 CV che nel 2019 ha contrassegnato il ritorno della “superberlina” della “B Alata” che sostituisce la neo-pensionata Mulsanne nel ruolo di “ammiraglia” di Crewe. Un titolo che, nel caso di Bentley Flying Spur, si accompagna ad un’immagine marcatamente sportiva, e frutto di un’impostazione particolarmente dinamica delle linee esterne e del ricorso alla piattaforma modulare MSB-F (Modularer Standardbaukasten)  condivisa con la recentemente rinnovata Porsche Panamera e con la nuova generazione della bestseller Continental GT: rispetto a quest’ultima, anzi, Flyng Spur assume un’identità di “versione quattro porte”.

Testimone del nuovo corso tecnologico Bentley

In parte, la nuova Bentley Flying Spur V8 porta in dote una prima indicazione della strategia “green” annunciata dai vertici di Crewe all’inizio di novembre 2020, che attraverso una graduale evoluzione tecnologica, si prefigge l’obiettivo di arrivare, entro il 2030, alla produzione di modelli alimentati esclusivamente a batterie.

Un programma di avvicinamento (a lungo termine) verso un futuro “zero emission” (anche in relazione ai processi produttivi secondo una nuova identità “carbon neutral” che già avvengono a Crewe: lo stabilimento, dove operano circa 4.000 addetti ed in cui la produzione è funzionante al 100% in ordine al pieno rispetto dei protocolli anti contagio da Covid, viene interamente alimentato con energie rinnovabili) che Bentley affronterà attraverso vari passaggi:

  • entro il 2023: lo sviluppo di una variante ibrida per ciascuno dei modelli in produzione
  • nel 2025 l’esordio della prima Bentley ad alimentazione 100% elettrica
  • entro il 2026: soltanto modelli ibridi ed ibridi plug-in nella gamma di Crewe.

Ed ecco i dettagli di propulsione

Sotto il cofano, Bentley Flying Spur V8 viene equipaggiata con la nota unità motrice da 4 litri di cilindrata, sovralimentata con due turbocompressori a tecnologia Twin-scroll, provvisti di canali di flusso paralleli e collocati all’interno delle due bancate di cilindri: una tecnologia che, indica Bentley, consente di avere una elevata coppia già a bassi regimi di lavoro ed una riduzione della distanza percorsa dai gas di scarico dal motore ai turbocompressori stessi, per favorire una risposta rapida ed un’elevata efficienza.

Inoltre, per offrire una efficace resistenza alle più elevate sollecitazioni ed una lunga durata di ciascun blocco, i fori dei cilindri utilizzano un rivestimento ottenuto mediante spruzzatura di plasma atmosferico, adeguatamente robusto e nel contempo particolarmente sottile (appena 150 micron).

Dati alla mano, la potenza massima offerta da Bentley Flying Spur 4.0 V8 è di 550 CV, con una forza motrice da 770 Nm disponibili su un elevato “range” di funzionamento: da 2.000 a 4.500 giri/min.

Riflettori puntati sul sistema di disattivazione cilindri

Da segnalare, fra le novità indirizzate all’ottimizzazione del rendimento, la presenza di un sistema di disattivazione dei cilindri: in condizioni di marcia a basso e medio carico (i tecnici Bentley indicano nelle condizioni di richiesta di coppia inferiore a 235 Nm e al di sotto di 3.000 giri/min), la centralina di controllo motore “spegne” quattro degli otto cilindri, in maniera rapidissima (circa 20 millesimi di secondo) ed impercettibile per conducente e passeggeri.

“Taglia” consumi ed emissioni

La nuova tecnologia di sovralimentazione, il sottilissimo rivestimento delle pareti dei cilindri ed il sistema di disattivazione di quattro degli otto cilindri consentono, rivela Bentley, una maggiore “sobrietà”: il consumo di benzina risulta essere fino al 16% inferiore rispetto a Flying Spur 6.0 V12, e le emissioni di diossido di carbonio sono del 15% più basse. Va in ogni caso considerato che tali valori sono ottenibili anche in virtù di una sostanziosa “dieta dimagrante”: Bentley Flying Spur V8 dichiara sulla bilancia ben 100 kg in meno in rapporto alla versione V12.

Prestazioni da supercar di razza

I valori prestazionali dichiarati per la nuova declinazione V8 di Flying Spur sono pienamente in linea con la tradizione sportiva Bentley. Dunque elevatissimi.

  • Velocità massima: 318 km/h
  • Tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h: 4”1
  • Tempo di accelerazione da 0 a 100 miglia orarie (160 km/h): 8”8.

Riportiamo di seguito anche i valori di rendimento della vettura annunciati dai vertici di Crewe.

  • Consumo a ciclo medio Wltp: 12,7 litri di benzina per 100 km
  • Emissioni di CO2 a ciclo medio Wltp: 288 g/km.
  • Autonomia: 709 km.

Dinamiche telaio

Bentley Flying Spur V8 è disponibile nelle due configurazioni di abitacolo a 4 posti oppure 5 posti (l’assemblaggio di ogni esemplare avviene, “ovviamente”, a mano: occorrono più di un centinaio di ore di lavoro, suddivise in 84 fasi individuali, per la delibera di ogni unità). L’equipaggiamento dinamico, chiaramente improntato al massimo comfort e ad assecondare anche gli atout di sportività irrinunciabili da parte della produzione di Crewe, comprende fra gli altri:

  • Sospensioni pneumatiche adattive con sistema a tre camere (contiene il 60% in più di aria rispetto alla precedente generazione di Flying Spur)
  • Torque Vectoring by Brake
  • Drive Dynamics Control
  • Sistema di servoassistenza attiva allo sterzo.

A richiesta ci sono il ben conosciuto dispositivo antirollio attivo elettrico “Bentley Dynamic Ride” con circuito a 48V ed il sistema di sterzo integrale a controllo elettronico, che nelle fasi di manovra sterza le ruote posteriori in controfase rispetto a quelle anteriori, a tutto vantaggio del raggio di sterzata e delle manovre di parcheggio; e nella marcia ad alte velocità sterza il retrotreno nella medesima direzione dell’avantreno, per migliorare ulteriormente la stabilità e rendere più sicuri i sorpassi ed il successivo rientro in corsia.

Le dotazioni hi-tech

Il “capitolato” di accessori che equipaggiano Bentley Flying Spur V8 è, come è facile attendersi, ricchissimo e fedele all’impostazione up-to-date che contraddistingue la più recente generazione della gamma di Crewe. A bordo è presente una eSIM integrata, che rende la vettura sempre connessa e non richiede più all’utente l’impiego della propria connessione dati. I servizi My Bentley in-car and remote services, usufruibili da remoto ed in costante sviluppo, sono accessibili attraverso la App my Bentley (disponibile per gli ambienti iOs ed Android): tra le nuove funzioni disponibili, si segnalano “Find my Car” e “Lock my Car”, il controllo dello stato del veicolo, le statistiche di utilizzo, l’integrazione con il pre-riscaldamento abitacolo.

I principali accessori

L’elenco di accessori a richiesta è, al solito, lunghissimo e permette una configurazione “ad personam” di ogni esemplare. Da segnalare, nel catalogo di dotazioni optional, la coppia di tablet “Rear Seat Entertainment” a disposizione degli occupanti la fila posteriore di sedili, varie soluzioni di impianto audio, il portabottiglie refrigerato, collocato dietro il bracciolo centrale posteriore, riprogettato per non incidere negativamente sulla capienza del bagagliaio (420 litri).

In configurazione quattro posti (particolarmente elegante), Bentley Flying Spur V8 presenta un’unica console centrale che attraversa l’intero abitacolo in senso longitudinale. All’interno di essa, i passeggeri seduti dietro hanno a disposizione un nuovo alloggiamento per il telecomando del display touch da 5”, doppi portabicchieri, un vano portaoggetti supplementare ed un ulteriore punto di ricarica wireless per device portatili. Gli immancabili tavolini da pic-nic incernierati allo schienale dei sedili anteriori sono azionabili a comando elettrico.

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