Home Notizie Asfalti silenziosi grazie alla gomma da riciclo: ecco le caratteristiche del manto stradale del futuro

Asfalti silenziosi grazie alla gomma da riciclo: ecco le caratteristiche del manto stradale del futuro

La Provincia Autonoma di Bolzano ha presentato i risultati dei test sulla rumorosità di un tratto stradale realizzato con asfalto contenente gomma da riciclo dei Pneumatici Fuori Uso: è in grado di ridurre il rumore causato dal rotolamento degli pneumatici fino a 5 decibel.


Al Palazzo Provinciale di Bolzano sono stati presentati i risultati di 12 mesi di monitoraggio della rumorosità sul tratto stradale in Val Venosta, tra Coldrano e Vezzano, realizzato con asfalti modificati con gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso (PFU). All’incontro sono intervenuti i tecnici della Provincia dei settore ambiente, strade e infrastrutture, per discutere dei vantaggi dati dall’aggiunta di gomma in queste pavimentazioni e valutare il loro possibile sviluppo su altri tratti stradali nella provincia. Durante la conferenza, organizzata in collaborazione con Ecopneus – società senza scopo di lucro per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale dei PFU in Italia – l’accento è stato posto sulle capacità fono-assorbenti degli “asfalti modificati”, in grado di ridurre il rumore causato dal rotolamento degli pneumatici fino a 5 decibel.

La riduzione del rumore rende inoltre questi asfalti una valida alternativa all’utilizzo delle barriere acustiche su strade ad alta percorrenza. Anche il rapporto tra i costi di realizzazione e manutenzione delle barriere sonore e la posa di asfalti “modificati” è favorevole a quest’ultima soluzione, che risulta inoltre preferibile in quanto ad esempio non costituisce ostacolo all’attraversamento della carreggiata, non riduce la luce delle abitazioni limitrofe, consente lo spazio per l’accumulo della neve nei mesi invernali, la via di fuga in caso di incidente. E tutto questo avendo sempre una pavimentazione di ottimo livello. Ma vediamo di cosa si tratta in dettaglio…

Asfalti silenziosi grazie alla gomma da riciclo
Asfalti silenziosi grazie alla gomma da riciclo
Asfalti silenziosi grazie alla gomma da riciclo
Asfalti silenziosi grazie alla gomma da riciclo

Un asfalto che assorbe il rumore, si mantiene meglio ed è più amico dell’ambiente

Asfalti silenziosi grazie alla gomma da riciclo

L’asfalto modificato con polverino di gomma ottenuto da Pneumatici Fuori Uso (PFU) si distingue per la capacità fono-assorbenti del manto modificato, in grado di attenuare il rumore causato dalla circolazione dei mezzi (o meglio dal rotolamento dei loro pneumatici), con una soglia di riduzione media tra i 3 e i 5 decibel: infatti la struttura dei conglomerati “gommati” permette la realizzazione di pavimentazioni “meno rumorose” anche su infrastrutture che difficilmente accetterebbero altri tipi di conglomerati fonoassorbenti. Questo risultato potrebbe quindi portare notevoli migliorie anche in ottica paesaggistica, rendendo l’utilizzo dell’asfalto modificato su strade ad alta percorrenza una valida alternativa alle barriere anti-rumore.

La fono-assorbenza non è che uno dei numerosi vantaggi che questo tipo di pavimentazioni consentono. Maggiore durabilità ed un favorevole rapporto costi/prestazioni rispetto le pavimentazioni convenzionali, ne rappresentano due esempi concreti: l’utilizzo di gomma da PFU permette, infatti, una più elevata resistenza della superficie stradale alle deformazioni permanenti, alle temperature estreme e al deterioramento da usura, rendendo gli interventi manutentivi necessari meno frequenti e, di conseguenza, incidendo positivamente nel lungo periodo sui costi dell’intero ciclo vita della pavimentazione.

L’utilizzo di polverino di gomma negli asfalti, si traduce infine non solo in un incremento prestazionale dei bitumi, ma anche in positivi effetti in ottica ambientale: il riutilizzo dei PFU nelle pavimentazioni stradali rappresenta, infatti, uno dei casi di recupero di maggiore interesse sia per gli operatori del settore che per i gestori di rifiuti. In tal modo viene raggiunto il duplice obiettivo di individuare una destinazione d’uso green per tali materiali, invece di contribuire al loro stoccaggio o al loro smaltimento illegale e di migliorare le prestazioni strutturali e funzionali delle infrastrutture stesse.

Il polverino di gomma è uno dei principali prodotti derivati dai PFU. Circa il 25% dei PFU recuperati in Italia viene avviato ad un processo di trattamento e recupero che consente di ridurre il PFU a frammenti di dimensioni che possono essere anche inferiori al millimetro. Ecopneus, uno dei principali responsabili della gestione e trattamento dei Pneumatici Fuori Uso in Italia, è impegnata anche nella promozione di nuove applicazioni e destinazioni d’uso di questi prodotti derivati, come l’utilizzo del polverino quale componente aggiuntivo dell’asfalto per creare un conglomerato bituminoso dalle elevate prestazioni e dai numerosi vantaggi.

Gli asfalti modificati, infatti, contengono leganti che permettono maggiore resistenza alle deformazioni permanenti grazie all’elevata viscosità del legante; una maggiore elasticità e prestazioni efficaci della superficie sia alle alte che alle basse temperature; elevatissima anche la resistenza del conglomerato all’azione dell’acqua senza l’aggiunta di additivi specifici; questo tipo di manti stradali si caratterizza inoltre per trattamenti SAM/SAMI (Stress Absorbing Membrane-Interlayer) che allungano la vita utile della pavimentazione: sfruttando le caratteristiche del bitume “gommato” si possono infatti realizzare membrane -superficiali o intermedie- molto efficaci contro i fenomeni di fessurazione.

Le proprietà degli asfalti modificati sono quindi una maggiore durata e minori costi di manutenzione, una migliore resistenza della superficie alle deformazioni permanenti, una ridotta sensibilità alla temperatura ed una migliorata resistenza all’invecchiamento e all’ossidazione grazie principalmente alle percentuali più elevate di legante e alla presenza di antiossidanti nella gomma del pneumatico. Le pavimentazioni stradali con leganti in gomma comportano inoltre il risparmio energetico e di risorse naturali, impiegando elastomeri recuperati come materiale base.

I vantaggi economici degli asfalti modificati

Asfalti silenziosi grazie alla gomma da riciclo

Gli asfalti modificati con l’aggiunta di polverino di gomma hanno costi unitari più elevati rispetto gli asfalti tradizionali, a causa del costo del processo di lavorazione del legante bituminoso e delle più elevate percentuali di bitume richieste. Tuttavia, le analisi sul ciclo vita realizzate in tutto il mondo hanno dimostrato come i maggiori costi iniziali sono ampiamente riassorbiti nel tempo, grazie alla maggiore durata di queste pavimentazioni e ai minori costi di manutenzione delle medesime. Inoltre, esistono altri vantaggi economici indiretti derivanti dall’aggiunta del polverino di gomma negli asfalti, di cui beneficia tutta la comunità:

Un altro vantaggio indiretto, ma non trascurabile, è di aver trovato un uso secondario per i PFU invece di contribuire al loro stoccaggio o al loro smaltimento illegale. Basti pensare, infatti, che per la realizzazione di 1 km di manto di usura stradale, di spessore 4 cm, in una strada larga 10 m e confezionato con legante contenente un 20% di polverino di gomma e dosato al 8% sul peso della miscela, si riesce a utilizzare una quantità di Pneumatici Fuori Uso ben superiore a 10 tonnellate.

Gli asfalti contenenti polverino di gomma riescono a dare giusta considerazione alle caratteristiche intrinseche del materiale ricavato dai PFU: la gomma esalta le proprietà fisiche dei comuni materiali utilizzati nelle pavimentazioni, fornendo quindi un beneficio a lungo termine per i contribuenti e il pubblico automobilistico. Riduzioni importanti del rumore da traffico, dal 40% ad oltre 80%, sono state misurate per entrambe le tipologie di pavimentazioni più diffuse, open-graded e gap-graded, che si differenziano per la composizione delle miscele con le quali sono costituite. I monitoraggi effettuati sulle pavimentazioni degli Stati Uniti hanno evidenziato come le pavimentazioni con aggiunta di polverino hanno mantenuto negli anni i livelli di fono-assorbimento iniziali, o comunque entro i limiti previsti, al contrario delle pavimentazioni in asfalto tradizionale, che hanno risposto negativamente all’invecchiamento da traffico.

Anche in Italia l’utilizzo degli asfalti “gommati” si è consolidato nel tempo. Ad oggi, pavimentazioni realizzate con l’aggiunta di polverino di gomma si sono concentrate principalmente in Toscana, Emilia Romagna e Provincia di Bolzano ma anche in Piemonte è stata avviata una sperimentazione che vede Ecopneus protagonista a fianco della Provincia e del Politecnico di Torino.

La sperimentazione nella Provincia di Torino

Asfalti silenziosi grazie alla gomma da riciclo

A novembre 2010, nella Provincia di Torino è stato asfaltato un tratto di 1.200 metri con conglomerato bituminoso contenente polverino di gomma derivante da Pneumatici Fuori Uso: Ecopneus è stato uno dei promotori della sperimentazione effettuata nell’ambito dei lavori per la realizzazione della circonvallazione di Venaria e Borgaro. Una superficie di circa 16.000 metri quadrati è stata, infatti, coperta con asfalto modificato, nella cui mescola è presente polverino proveniente dal recupero di 21.000 kg di PFU.

La superfice asfaltata funge da tronco-pilota per la verifica delle prestazioni in opera del tappeto di usura in conglomerato bituminoso del tipo “gap-graded”, contenente, appunto, polverino di gomma da Pneumatici Fuori Uso. In tal modo si potranno monitorare e verificare le prestazioni dell’asfalto, confermandone i vantaggi principali già evidenziati negli altri Paesi. Si tratta di un risultato importante per l’Italia, che apre scenari futuri di notevole importanza sia per la tutela ambientale, sia per la tutela dei fruitori delle strade.

Per questo, Ecopneus, certa del risultato, nel 2009 aveva sottoscritto un Protocollo d’Intesa con la Provincia di Torino, FISE-UNIRE (Associazione delle imprese di recupero e riciclaggio dei rifiuti), SITEB (Associazione degli operatori del settore stradale e bitume) e ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria automobilistica) con l’obiettivo di avviare, con il supporto tecnico-scientifico del Politecnico di Torino, una sperimentazione innovativa ed unica in Italia per completezza e valore scientifico, per la definizione del migliore utilizzo del polverino da Pneumatici Fuori Uso nei bitumi stradali. Alla fase realizzativa hanno contribuito anche le società Tritogom srl di Cherasco (CN) e Rubber Affair srl di Settimo Torinese, che hanno fornito gratuitamente il polverino, mentre la COGEFA ha proceduto alla produzione e stesa del conglomerato modificato.

Per chi volesse ulteriormente approfondire l’argomento…

Ecco il dossier completo sugli asfalti con PFU, presentato alla Fiera Asphaltica di Padova. Le conclusioni sono riportate a pagina 89.

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