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Auto elettriche: l’impatto del Coronavirus sul settore

La pandemia da Covid-19 sta incidendo sui numeri commerciali delle aziende automotive, con riflessi inevitabili sulla tabella di marcia verso l’elettrificazione

L’emergenza epidemiologica da Coronavirus avrà delle ripercussioni sulla velocità di diffusione delle auto elettriche sul mercato. Nella difficile fase congiunturale che stiamo vivendo, infatti, le case automobilistiche vedono contrarre in modo importante i loro ricavi, con una forte emorragia di risorse.

Questo non significa che la mobilità elettrica sia stata parcheggiata: è probabile, invece, che gli investimenti subiscano un vistoso rallentamento, con la possibilità concreta che certe tempistiche abbiano uno slittamento in avanti, a causa dello shock esogeno causato dalla pandemia.

Tutto ciò trova conferma nell’analisi sull’impatto del Covid-19 sull’industria automotive condotto da Deloitte, che fa emergere una certa frenata nel breve-medio termine per la transizione globale verso la mobilità elettrica, in parte dovuta anche al calo della domanda connesso alle situazioni occupazionali e reddituali sempre più precarie della gente, in un quadro dove il prezzo di acquisto sopra la media delle auto a zero emissioni non aiuta la loro diffusione.

Un simile scenario impone la necessità di riflettere sulla possibile revisione dei vincoli ambientali dell’UE sulle emissioni di CO2, che dovrebbero essere allentati per un periodo di tempo limitato, dando così all’industria dell’auto la possibilità di riprendere fiato. Anche un paio di anni di slittamento, forse, potrebbero bastare a favorirne il rilancio.

Il crollo produttivo indotto dalla pandemia da Covid-19 è stato spaventoso, con un netto calo delle immatricolazioni automobilistiche su scala globale. In uno scenario del genere, per vedere dei numeri più significativi nel mercato delle vetture elettriche, probabilmente bisognerà aspettare più a lungo del previsto, ma la strada è stata già imboccata.

Giorgio Barbieri, Partner Deloitte e responsabile italiano per il settore Automotive, si esprime in questi termini: “Il passaggio dei Paesi più avanzati verso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili è un processo irreversibile, ma la complessità della tecnologia legata allo sviluppo della mobilità elettrica richiede enormi investimenti pluriennali, oggi poco compatibili con la contrazione dei margini di profitto e la crisi di liquidità delle imprese. A questa possibile contrazione degli investimenti, vanno aggiunti anche gli effetti dello slittamento del lancio di nuovo modelli elettrici, dovuti anche al rinvio dei principali eventi di settore“.

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