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Alfa Romeo 8C Competizione: all’asta l’auto della scommessa con Marchionne

Fra qualche giorno, alla Fiera di Rho, sarà messa in vendita nel corso di Milano AutoClassica 2019 un’Alfa Romeo 8C Competizione in tinta unica, la cui storia ha un fascino speciale. Scoprila.

Un’Alfa Romeo 8C Competizione sarà battuta all’asta da Wannenes, il prossimo 23 novembre, a Milano AutoClassica 2019. Si tratta del top lot del catalogo ed ha una livrea bellissima in Maserati Blu Notturno: è l’unico esemplare verniciato in questo modo. Solo un altro modello blu esiste al mondo, appartiene a John Elkann, ma è di tonalità diversa (Blu Oceano).

La supercar messa in vendita in Lombardia fu ordinata da uno dei più cari amici di Sergio Marchionne a seguito di una scommessa fra i due. Il tizio aveva detto al grande manager che se fosse riuscito ad acquisire la casa automobilistica Opel avrebbe scelto il colore della sua 8C tra i soli tre previsti (Rosso Pastello Micallizato, Nero Micallizato e Giallo Micallizato), in caso contrario avrebbe puntato su una tinta fuori della tavolozza: così fu!

Il modello, consegnato nel dicembre 2010 sul circuito del Balocco, sfoggia interni neri trapuntati in pelle pieno fiore e pinze freni di colore giallo. Appartiene a una serie limitata di 500 unità ed è l’esemplare numero 176 della famiglia. Numeri del genere non creano molte occasioni di acquisto, ma ogni tanto il vento volge a favore di chi la cerca. In questo caso, l’esemplare di Milano AutoClassica guadagna un’allure ancora più esclusiva, per l’unicità del vestito. Le stime della viglia danzano da 240 mila a 400 mila euro, ma la contesa fra i potenziali acquirenti potrebbe spingere le cifre verso valori ancora più alti.

L’Alfa Romeo 8C Competizione, prodotta a partire dal 2007, è un’auto sportiva di alto collezionismo del passato recente della casa del biscione. Offre sensazioni piacevoli e travolgenti, già a partire dalla vita.

Bastano le forme scultoree della carrozzeria, abilmente disegnate da Wolfgang Egger e finemente scolpite nei volumi in carbonio, per determinare un caleidoscopio di emozioni che fanno schizzare in alto le pulsazioni cardiache. La 8C è un’opera d’arte che, già da ferma, esprime una carica dinamica degna di una casa cresciuta nei piani nobili dell’universo agonistico.

Lo slancio delle linee è un esempio encomiabile di eleganza e sportività. Non era facile cogliere l’obiettivo, ma qui si parla delle alte sfere del Made in Italy, quindi l’impresa non poteva fallire. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.

Impossibile resistere al richiamo di quell’ampio cofano che morde l’asfalto con un piglio felino. Il suo taglio pungente viene esaltato dal compatto abitacolo e dalla coda tronca, molto efficace nell’evacuazione dei flussi d’aria e nel determinare un certo livello di deportanza, in una cornice di bellezza estetica davvero sublime.

L’Alfa Romeo 8C Competizione è la dimostrazione tangibile di quel credo aeronautico secondo cui ciò che è piacevole alla vista è pure efficiente. Questa granturismo è rifinita con cura, grazie a un trattamento dei dettagli che fa onore ai creatori.

La qualità degli accoppiamenti è alta, ma anche i materiali sono pregiati. Già nell’abitacolo si scorge la presenza dell’esotica fibra di carbonio, che avvolge il ponte di comando e i pannelli, come pure i sedili, rivestiti in lussuosa pelle Poltrona Frau. I paddle dietro il volante tradiscono la presenza di un sofisticato cambio robotizzato a sei rapporti, con una dinamica operativa molto rapida.

Anche questo aiuta a capire l’indole del gioiello del “Quadrifoglio”, spinto da un corposo propulsore a 8 cilindri di 4.7 litri, con angolo di 90° fra le bancate, che vanta una potenza massima di 450 cavalli a 7000 giri e un picco di coppia di 480 Nm a 4750 giri. Quanto basta per garantire prestazioni di grande lignaggio.

Ma i numeri non dicono tutto. Per esempio non raccontano del timbro di voce che accompagna l’azione del modello, simile a quello dei bolidi da corsa degli anni Sessanta; senza parlare del perfetto bilanciamento che assicura un piacevole handling. Il merito nasce dall’architettura Transaxle, con motore anteriore arretrato e cambio disposto al retrotreno in blocco col differenziale.

Ottimo il contributo dato al comportamento dalle sospensioni, con il loro schema a quadrilateri. Esse lavorano in simbiosi con il telaio in acciaio, che assicura una notevole solidità strutturale. Il modello propone il VDC Alfa Romeo, un sistema evoluto di controllo di stabilità e trazione, per garantire un prezioso “feeling” dinamico.

La vettura è dotata di serie di freni carboceramici Brembo da 380 mm di diametro sulle ruote anteriori e 360 mm su quelle posteriori, ben visibili dagli imponenti cerchi in alluminio da 20 pollici. Grazie ad essi occorrono solo 33 metri per fermare la corsa da 100 km/h, con una resistenza al fading molto alta.

A dispetto di quanto si potrebbe pensare, la 8C Competizione non è comunque un’auto da gara: la sua missione non è quella di infrangere i record dei circuiti, ma di elargire le massime emozioni in uno sfondo prestazionale di grande livello. Con questa creatura italiana il godimento è già elevato ad andatura da passeggio. Anche questo fa parte del suo fascino, che ora profuma di vintage.