Tesla in difficoltà in Cina nonostante gli sconti: calo del 13% nelle consegne
Tesla perde terreno in Cina nel Q2 2025: consegne in calo del 13% rispetto al trimestre precedente. Concorrenza locale e mercato EV sempre più difficile.
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Il secondo trimestre del 2025 si è rivelato un periodo particolarmente difficile per Tesla nel mercato cinese, segnando una battuta d’arresto che fa riflettere analisti e investitori sull’efficacia delle strategie adottate finora. Nonostante le iniziative per rilanciare il brand, tra cui il restyling della Model Y e politiche di sconto aggressive, la risposta dei consumatori cinesi è stata decisamente tiepida, portando a un calo delle vendite che mette in discussione il futuro dell’azienda in uno dei mercati più cruciali a livello globale.
Consegne in drastico calo
Nel dettaglio, le consegne di veicoli nel secondo trimestre sono scese a 128.803 unità, registrando una flessione del 13% rispetto ai tre mesi precedenti e dell’11,7% su base annua. Questi dati, diffusi dalla China Passenger Car Association (CPCA), dipingono un quadro tutt’altro che rassicurante per la casa automobilistica americana. Il calo delle vendite è ancora più significativo se si considera il contesto in cui avviene: il mercato delle auto elettriche in Cina continua sì a espandersi, ma mostra segni di rallentamento rispetto agli anni d’oro della crescita a doppia cifra.
La leadership di Elon Musk aveva puntato molto sul rinnovamento della Model Y per riconquistare la fiducia dei clienti cinesi, proponendo tutte le varianti aggiornate e offrendo sconti mirati per stimolare la domanda. Tuttavia, le attese di una ripresa dopo un primo trimestre già difficile sono state deluse. I consumatori, infatti, si sono mostrati prudenti, dimostrando di non lasciarsi sedurre facilmente né dal restyling né dalle promozioni. La concorrenza locale, rappresentata da marchi come BYD, Nio e Xpeng, si è fatta sempre più agguerrita, proponendo veicoli innovativi e dal prezzo altamente competitivo, erodendo progressivamente le quote di mercato di Tesla.
Le difficoltà nel grande mercato
Il contesto economico della Cina ha contribuito ad accentuare le difficoltà del marchio americano. La crescita rallentata della domanda interna, dovuta a un clima di incertezza economica, ha portato i consumatori a orientarsi verso scelte d’acquisto più oculate, spesso preferendo modelli più economici o dal miglior rapporto qualità-prezzo. In questo scenario, il segmento delle auto elettriche sta vivendo una fase di maturazione: se da un lato il numero di veicoli venduti continua ad aumentare, dall’altro la crescita non è più così esplosiva e i clienti sono diventati molto più attenti alle caratteristiche e ai costi dei prodotti offerti.
La pressione esercitata dai produttori locali non si limita solo alla sfera commerciale, ma si estende anche all’innovazione tecnologica. Aziende come BYD e Xpeng investono costantemente in ricerca e sviluppo, presentando modelli dotati di tecnologie all’avanguardia e funzionalità che rispondono meglio alle esigenze del pubblico cinese. Questo ha messo Tesla nella posizione di dover rivedere le proprie strategie per restare competitiva, nonostante la forza del proprio brand e l’importanza degli investimenti realizzati nella Gigafactory di Shanghai.
Tante sfide
La situazione, dunque, è complessa e ricca di sfide. Il calo delle vendite e delle consegne potrebbe spingere il gruppo guidato da Elon Musk a riconsiderare i piani di espansione e le politiche commerciali nel Paese. Resta però il forte impegno in Cina, testimoniato dagli investimenti nella produzione locale e dalla volontà di non cedere terreno in un mercato che resta tra i più strategici al mondo per il settore delle auto elettriche.
Il prossimo trimestre si preannuncia decisivo: sarà fondamentale osservare se Tesla riuscirà a invertire questa tendenza negativa o se la pressione della concorrenza locale continuerà a mettere in discussione la sua posizione di leadership. Gli occhi di analisti e operatori del settore sono puntati sulle future mosse del colosso americano, che dovrà dimostrare di saper reagire con efficacia e innovazione a una crisi che, se non gestita con prontezza, rischia di avere ripercussioni durature sulla sua presenza nel mercato cinese.
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