Stellantis e Renault verso la fusione? Elkann risponde al quesito

Stellantis e Renault non si fonderanno ma uniscono le forze per un futuro più accessibile e sostenibile, tra sfide normative e transizione elettrica

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 19 mag 2025
Stellantis e Renault verso la fusione? Elkann risponde al quesito

Il presidente di Stellantis, John Elkann, ha categoricamente smentito qualsiasi ipotesi di fusione con Renault, pur sottolineando l’importanza di una visione condivisa tra i due giganti dell’industria automobilistica europea. Durante il Future of the Car Summit organizzato dal Financial Times, Elkann e Luca de Meo, CEO di Renault, hanno ribadito come la collaborazione strategica rappresenti un elemento chiave per affrontare le sfide globali del settore, preservando al contempo l’identità e l’indipendenza di ciascuna azienda.

Un patrimonio europeo

Le due case automobilistiche vantano un ricco patrimonio storico nel segmento delle auto compatte, che ha giocato un ruolo fondamentale nel plasmare il mercato europeo. Tuttavia, Elkann ha espresso preoccupazione per l’evoluzione di questi modelli, che un tempo erano sinonimo di accessibilità ma che oggi risultano eccessivamente costosi. “Queste vetture sono cresciute come se fossero andate in palestra per anni: costose, eccessive e spesso irraggiungibili per il cliente medio,” ha dichiarato il presidente di Stellantis, lanciando un chiaro monito sull’impatto delle normative in vigore.

Un appello diretto è stato rivolto all’Unione Europea per semplificare la complessità della regolamentazione auto, che influisce pesantemente sui costi di produzione. Secondo Elkann, una riduzione della burocrazia normativa potrebbe favorire la realizzazione di veicoli più economici e quindi accessibili a un pubblico più ampio, garantendo al contempo una pianificazione industriale più efficace. Con scadenze normative stringenti all’orizzonte, come quelle previste per il 2025 e il 2035, il settore necessita urgentemente di un quadro regolatorio chiaro e coerente.

La sfida delle elettriche

Un’altra sfida cruciale è rappresentata dalla transizione verso le auto elettriche. Elkann ha sottolineato che, oltre alla spinta verso l’elettrificazione, è necessario considerare anche l’impatto ambientale dei 250 milioni di veicoli già in circolazione in Europa. Secondo il presidente di Stellantis, affrontare la questione con un approccio più ampio, che vada oltre la semplice sostituzione dei veicoli tradizionali con quelli elettrici, potrebbe portare a soluzioni più sostenibili ed efficaci.

Nel confronto con gli scenari internazionali, Elkann ha evidenziato il divario tra l’Europa e paesi come gli Stati Uniti e la Cina. Ha lodato l’approccio deciso adottato dagli americani e la strategia industriale avanzata della Cina, sottolineando la necessità per l’Europa di superare l’attuale paralisi burocratica che ostacola il progresso del settore. Il rischio, secondo Elkann, è che l’Europa possa perdere la sua posizione competitiva, trasformandosi in un semplice mercato di importazione.

Il messaggio rivolto alle istituzioni europee è chiaro: l’Europa deve decidere se intende mantenere una propria industria automobilistica europea o limitarsi a essere un mercato per prodotti esteri. Garantire che le auto prodotte siano non solo desiderabili ma anche economicamente accessibili è fondamentale per preservare il ruolo del continente nel panorama globale dell’automotive.

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