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RC Auto, Ivass: regole bonus-malus obsolete, il meccanismo è da rivedere

Intervenuto all’assemblea annuale di Ania, il presidente dell’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni auspica l’apertura di un confronto diretto con l’industria e con i consumatori.

L’attuale meccanismo che regola il funzionamento del “bonus-malus” è da rivedere, perché non è più idoneo ad una attendibile valutazione del rischio della guida. Questo è, in estrema sintesi, il concetto espresso da Luigi Federico Signorini, presidente di Ivass-Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, intervenuto all’assemblea annuale di Ania (che ha di recente confermato Bianca Maria farina nel ruolo di presidente per il prossimo triennio).

In altri termini: il bonus-malus è obsoleto, a causa – commenta Signorini – di alcuni provvedimenti “Di dubbia efficacia” in materia di RC Auto, per via dei quali le regole del bonus-malus non sono più adatte a fornire un’attendibile misurazione del rischio della guida: “Una completa revisione è necessaria”, dichiara il presidente di Ivass mentre sollecita anche l’apertura di un tavolo di confronto con l’industria e con i consumatori e che possa essere “Esteso anche agli aspetti critici della Convenzione per il risarcimento diretto”.

Alcuni provvedimenti sono stati positivi

È vero, sostiene il presidente di Ivass, che alcune delle misure adottate dalle precedenti amministrazioni di Governo si sono rivelate favorevoli all’evoluzione normativa in tema di Responsabilità civile auto: si pensi, ad esempio, ai provvedimenti che hanno meglio precisato il trattamento di alcune tipologie di danni alla persona, ovvero i “danni micro-permanenti”; così come alla dematerializzazione dell’attestato di rischio e del contrassegno assicurativo, la digitalizzazione del certificato di assicurazione e l’attestato dinamico, che hanno “Superato finalmente precedenti obblighi di documentazione cartacea del tutto obsoleti, in modo da facilitare la scelta per i consumatori ed i controlli da parte delle autorità”. Dal canto loro, osserva Signorini, l’adozione della “scatola nera” per il controllo della condotta di guida e l’introduzione di nuovi strumenti di contrasto alle frodi assicurativeHanno consentito di commisurare meglio i premi alla prudenza ed all’onestà del contraente”.

Altre misure sono poco efficaci

Per converso, e qui si arriva al nocciolo della questione, ci sono provvedimenti “Di dubbia efficacia”, commenta il presidente di Ivass. E si tratta di quelle misure che “Hanno di fatto accelerato l’obsolescenza delle attuali regole di funzionamento del sistema bonus-malus e le hanno rese non più idonee a fornire una misurazione attendibile del rischio della guida”. In buona sostanza, occorre una revisione, tanto più approfondita quanto si considera l’entità del sistema e l’universalità di applicazione. A questo proposito, il presidente dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni auspica la riapertura di un confronto, con l’industria e con i consumatori, da estendere anche “Agli aspetti critici del funzionamento della Convenzione per il risarcimento diretto. L’obiettivo è favorire prassi uniformi, eque sul piano assicurativo e rispettose dei diritti degli assicurati”.

Nuovi criteri sulle lesioni fisiche più gravi

Altro argomento di primo piano, le regole per il risarcimento del danno non patrimonialeConseguente alle lesioni fisiche di maggiore entità, applicabili anche all’assicurazione della responsabilità civile sanitaria”. A questo proposito, ricorda Luigi Federico Signorini, si attende l’adozione del Decreto ministeriale che “Introdurrà nell’ordinamento nuovi criteri per determinare il risarcimento quando l’invalidità permanente supera il 9%”. “L’Ivass – prosegue Signoriniha prestato la propria collaborazione al Ministero dello Sviluppo Economico per la definizione della relativa tabella tecnica nazionale e ha contribuito all’esame delle osservazioni prodotte dagli operatori di settore durante la consultazione pubblica. L’eliminazione delle incertezze di valutazione dovrebbe migliorare la tutela dei danneggiati e ridurre il contenzioso, che genera costi significativi per il sistema dell’assicurazione obbligatoria, senza fornire ai consumatori un beneficio certo e rapido”.

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Rendere definitivo il preventivatore pubblico

C’è, in ultimo, un sollecito a che lo strumento del preventivatore pubblico – promosso dalla Legge sulla Concorrenza del 2017 – venga reso definitivo. Si tratta di un dispositivo che, sebbene già disponibile, è da considerare ad uno stadio sperimentale, in attesa che il suo funzionamento venga disciplinato da un regolamento ad hoc. “L’industria e la stessa Ania hanno sostenuto, in special modo negli ultimi due anni, sforzi non trascurabili per la sua realizzazione: va adottato senza riserva”, indica il presidente di Ivass.

Tanto più che il regolamento di attuazione è già stato sottoposto ad una consultazione partecipataFra industria ed un grande numero di commenti: la messa a punto del testo sarà l’occasione per cercare di assicurare il miglior funzionamento dello strumento, di cui continueremo a promuovere trasparenza, comparabilità e rilevanza, ovviamente nell’ambito delle previsioni di legge e tenendo il debito conto di tutte le osservazioni”. “L’esperienza concreta ci sarà utile in prospettiva, per verificare fino a che punto le finalità volute dal legislatore saranno state conseguite; riferiremo al Parlamento e al Governo, valutando se necessario anche la formulazione di specifiche proposte”.

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