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F1: quanto costa riparare le monoposto?

Costi di riparazione salatissimi in F1.

La F1 ad effetto suolo è sicuramente più spettacolare, ci sono più sorpassi, almeno nelle retrovie, ma è molto dispendiosa perché si verificano più incidenti. Ma quanto costa riparare una F1? E chi ha speso di più nella stagione in corso? Ce lo svela una classifica poco edificante, stilata fino al GP di Francia,  e pubblicata su reddit dall’utente u/basspro24chevy. La particolare graduatoria, che riguarda essenzialmente le spese per i danni al telaio, alla carrozzeria, ed alle ali, oltre che alle sospensioni, non annovera le power-unit. Infatti, sarebbe difficile andare a quantificare i costi di riparazione di quest’ultime. Ma chi sono i team più spendaccioni? Quali i piloti più costosi in termini di danni alle monoposto? Scopriamolo insieme.

F1: nella classifica dei danni al primo posto c’è la Williams

Quando c’è una safety car in F1 ormai tutti tengono d’occhio Latifi, il pilota della Williams è stato spesso arbitro involontario delle sorti di gare importanti, ed è finito diverse volte contro le barriere. Infatti, è costato al team di Groove ben 2.860.000 euro dei 4.017.000 euro spesi fino al GP di Francia dalla squadra inglese. La Williams un tempo era famosa per ben altri primati, mentre adesso deve accontentarsi di primeggiare in questa poco edificante graduatoria.

F1: segue la Haas al secondo posto nella conta dei danni

Dietro la Williams troviamo la Haas, protagonista nel bene e nel male di questa stagione di F1. Infatti, la squadra americana ha collezionato ben 3.300.000 euro di danni. Ma il vero autore di questo disastro finanziario è Mick Schumacher, il pilota tedesco è stato decisamente fortunato ad uscire illeso in due impatti che hanno letteralmente spezzato a metà la monoposto, ma da solo è stato capace di fare danni per 3.180.000 euro. Anche da questo, non trascurabile dettaglio, si capisce perché Magnussen gli venga preferito.

Terzo posto nella classifica delle spese di riparazione in F1 per l’Aston Martin

Se in questa stagione di F1 l’Aston Martin fatica a raggiungere la zona podio, nella classifica dei danni è attualmente al terzo posto con 3.240.000 euro complessivi. Non è certamente quella che si definisce una soddisfazione, ma non è il capitale quello che manca al team di Lawrence Stroll. E’ ovvio che le performance in qualifica si riflettono anche sui danni complessivi perché costringono spesso i piloti a partire dalle retrovie o, al massimo, a centro gruppo.

Mercedes in quarta posizione

Poco distante, in quarta posizione, troviamo la Mercedes che ha avuto il suo da fare con i saltellamenti delle sospensioni. La difficoltà di guida di questa F1 ha causato non pochi danni, precisamente 3.294.000 euro. Con Hamilton che ha collezionato, da solo, oltre 2 milioni di euro di danni.

Quinta la Alpine

L’Alpine è quinta in classifica con 2.930.000 euro di danni complessivi sui quali pesano in maniera significativa i quasi 2 milioni di euro per riparare la monoposto di Ocon durante il GP di Miami. Alonso da questo punto di vista, e non solo, verrà sicuramente rimpianto nella prossima stagione.

Alfa Romeo, sesta, paga caro l’incidente di Silverstone

L’Alfa Romeo è sesta ma solamente per l’incidente di Silverstone, tanto spaventoso quanto rovinoso dal punto di vista economico. Infatti, l’incidente di Zhou, uno dei più spettacolari della F1, e per fortuna senza conseguenze, è costato 2.720.000 euro dei 2.910.000 euro totali spesi dal team per i danni alle sue monoposto.

Settima in classifica la Ferrari

La squadra di Maranello si trova settima in questa speciale classifica, con una spesa totale di 2.050.000 euro. Di questo ben 1.570.000 euro sono opera degli incidenti occorsi a Sainz.

Ottava l’Apha Tauri

Ottava nella graduatoria dei danni l’Alpha Tauri, con una spesa complessiva, quasi equamente ripartita tra i due piloti, di 1.420.000 euro. In una stagione poco esaltante dal punto di vista sportivo, perlomeno il team con sede a Faenza per adesso limita il conto dal carrozziere.

Nona la McLaren

La McLaren è alla posizione numero 9 nella graduatoria delle spese per le riparazioni con un ammontare complessivo di 1.310.000 euro, anche in questo caso non c’è una differenza significativa tra Norris e Ricciardo. Anche se il conto presentato dall’australiano si è rivelato più salato.

Decima la Red Bull

La Red Bull è al decimo posto, con 1.210.000 euro di danni, quindi partire davanti e avere meno problemi degli altri aiuta, e non poco. Così, le lattine volanti si ritrovano un vantaggio anche nella gestione del budget cup, dovendo destinare meno fondi alle spese per riparare le monoposto di Perez e Verstappen.

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