Home Motorsport Formula 1 F1: come sarebbe la classifica senza gli errori del muretto Ferrari

F1: come sarebbe la classifica senza gli errori del muretto Ferrari

La F1 avrebbe una classifica piloti molto diversa se la Ferrari non avesse commesso errori di strategia.

La F1 ha una classifica che è figlia degli errori del muretto box Ferrari, osservato speciale dal GP di Monaco. Le scelte strategiche del Cavallino, hanno dell’incredibile, soprattutto nei confronti di Leclerc, il pilota monegasco su cui il team ha puntato forte lasciando a piedi persino un 4 volte campione del mondo come Vettel. Ma come sarebbe la graduatoria piloti senza gli errori di Binotto e company? Scopriamolo analizzando gli episodi che hanno condotto a questa situazione.

Con gli errori di Monaco e Silverstone a ringraziare è Verstappen

In questa F1 moderna e sempre più veloce, la classifica penalizza un pilota del calibro di Leclerc. Il driver monegasco era riuscito a partire forte, e anche quando è stato costretto a ritirarsi, era saldamente al comando della gara. In due occasioni però, la vittoria è sfumata per far passare davanti Sainz, quello che, per tutti, è una seconda guida, ma che per Ferrari a questo punto ha lo stesso valore sportivo di Leclerc.

Nel GP di Monaco, con un doppio pet-stop Leclerc è rimasto indietro su una pista dove sorpassare è praticamente impossibile. A Silverstone invece, in occasione della safety car, è stato fatto rientrare Sainz e non Leclerc, per montare le gomme con mescola rossa, più performanti, nei giri finali. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, Leclerc è infuriato e Sainz in Inghilterra coglie la sua prima vittoria in F1, legittimando la sua volontà di avere le stesse chance mondiali di Leclerc.

Oltretutto, la classifica parla chiaro: Verstappen è al comando seguito da Perez, Leclerc è a 43 lunghezze dall’olandese, in terza posizione, mentre Sainz, con 11 punti di distacco dal monegasco, gli sta praticamente con il fiato sul collo. Questa situazione alimenta disappunto, rivalità, e nervosismo, ed è sicuramente nemica dei giochi di squadra che invece Red Bull applica in maniera sistematica per spingere Verstappen.

F1: la classifica piloti senza le decisioni sbagliate

Eccoci finalmente ad analizzare la classifica piloti in F1 senza gli errori del muretto box Ferrari. Leggendo la posizione di Leclerc rispetto a Verstappen, alla luce dei ritiri di Barcellona e Baku, ed anche della penalizzazione del Canada, aumenta il rimpianto di ciò che poteva essere. Infatti, con i successi mancati a Monaco ed a Silverstone, per Leclerc mancano all’appello 26 punti.

Ma c’è di più, il comportamento del muretto box Ferrari a Monaco ha consentito a Verstappen di transitare sotto la linea del traguardo in terza posizione, piuttosto che in quarta, guadagnando altri 3 punti. Per cui oggi Leclerc sarebbe a sole 14 lunghezze da Verstappen, avrebbe un altro stato d’animo e, con l’affidabilità ritrovata, potrebbe guardare al prosieguo del campionato con un altro spirito.

Strategie da non ripetere

Con questi calcoli, che lasciano l’amaro in bocca per la situazione della F1, e per una classifica bugiarda, certi errori non dovrebbero essere ripetuti. Pena un rimpianto a fine campionato che lascerebbe strascichi pesanti e darebbe vita a strappi nel team difficili da ricucire. Dal prossimo GP non si può più sbagliare a meno che l’idea è quella di lasciare i piloti liberi di sfidarsi costantemente con il rischio, concreto, di vedere la Red Bull e Verstappen prendere il largo e diventare irraggiungibili.

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