Dall’Europa il via libera ai sistemi mild-hybrid per auto a metano e GPL
L’Unione Europea ha dato il “via libera” alla possibilità di installare impianti a gas naturale e gas liquido derivato dal petrolio (ma anche etanolo E85) nelle autovetture e nei veicoli commerciali leggeri mild-hybrid.: tutti i dettagli
Ecco una buona notizia che da un lato mette in evidenza l’attenzione da parte delle istituzioni centrali europee nei confronti delle necessità evolutive del comparto auto in materia di elettrificazione, e dall’altro testimonia il positivo apporto dei sistemi di alimentazione alternativa alla “causa comune” dell’abbattimento delle emissioni di CO2. Come dire: oltre alla mobilità elettrica “tout court” e ibrida plug-in c’è anche lo sviluppo dei sistemi ibridi, a celle combustibile di idrogeno, dei carburanti sintetici (e-fuel) e, appunto, di quelli alternativi. Che poi corrispondono a GPL e metano, per i quali l’Italia ha da sempre un ruolo leader in fatto di ricerca, sviluppo e produzione.
Ulteriore contributo al taglio delle emissioni
Anche il gas liquido derivato dal petrolio ed il gas naturale, già considerati eco friendly, possono contribuire ad un ulteriore step verso l’abbattimento delle emissioni di diossido di carbonio a suo tempo decise dalla Commissione Europea.
Il testo in Gazzetta Ufficiale del Parlamento Europeo
In questo senso, si segnala l’avvenuta pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea della decisione di esecuzione UE 2021/4888 del 22 marzo 2021, in cui si dà piena libertà alle Case costruttrici di poter installare i sistemi mild hybrid, a 12V ed a 48V, anche nelle vetture alimentate a GPL, metano ed etanolo E85.
Richiesta avanzata da alcune delle principali Case auto
La risoluzione emanata da Bruxelles origina da una serie di richieste che alcuni dei principali “big player” del comparto automotive presenti in Europa avevano di recente avanzato alla Commissione UE. Nello specifico, come viene espressamente indicato nel regolamento di esecuzione, il 9 luglio 2020 Ford, Fca Italy, Volkswagen, Skoda, PSA chiedevano che i dispositivi ad alternatore-starter a 12V potessero essere utilizzati “Anche in autovetture e veicoli commerciali leggeri, con motore a combustione interna alimentabili a GPL, metano ed etanolo E85“. Un’analoga richiesta, avanzata l’11 dicembre 2020 da Ford, Honda e Renault si rivolgeva ai sistemi “ibrido leggero” a 48V abbinati a convertitore CC/CC 48V-12V. Per intenderci, le due tecnologie mild-hybrid sulle quali le Case costruttrici hanno basato i dispositivi di supporto al motore termico nell’ottimizzazione delle emissioni e dei consumi.
L’unione fa la forza
Il beneficio per l’ambiente e per le stesse Case auto è chiaro: si aiuteranno in effetti i Costruttori, dando loro un ulteriore strumento tecnico, a potere rientrare in maniera più agevole nei limiti comunitari sulle emissioni di CO2, tenuto conto delle già positive qualità eco friendly portate in dote da gas naturale, GPL ed etanolo E85. Anche la filiera ne risentirà positivamente: gli uffici tecnici potranno sviluppare nuovi sistemi che, senza necessariamente rivolgersi all’elevata elettrificazione (alimentazione 100% elettrica o ibrida plug-in), saranno in grado anch’essi di contribuire al taglio delle emissioni di diossido di carbonio.