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Bermat GT: la gran turismo italiana pensata per la pista

Nel 2022 arriveranno anche la versione GT stradale e la variante completamente elettrica.

Ultimamente quando si parla di hypercar si tratta sempre di auto con cifre di potenza a quattro numeri, ma una nuova casa automobilistica italiana chiamata Bermat ha un approccio diverso per il suo primo modello di produzione.

La sportiva Bermat GT vuole riportare il Gran Turismo in stile italiano con un design personalizzabile, diverse varianti e prestazioni soddisfacenti ma non esagerate.

Bermat, che ha sede a Rovereto, prende il nome dalle iniziali del suo fondatore, Matteo Bertezzolo. L’auto è stata sviluppata in collaborazione con JAS Motorsport ed è stata progettata da Camal Studio.

La Bermat GT-Pista, solo per circuito, sarà la prima a essere lanciata nella prima metà del 2022, seguita dalla GT omologata per l’uso stradale, nelle varianti con motore a combustione e completamente elettrica.

Design e dimensioni

Secondo il suo progettista, la Bermat GT si ispira a un “oggetto volante non identificato” riportato sulla Terra. La Silhouette sfoggia un frontale basso e affilato, porte ad ala di gabbiano, molta fibra di carbonio e prese laterali verniciate in giallo che abbracciano la carrozzeria scolpita.

La variante GT-Pista viene fornita con una livrea da corsa e uno spoiler posteriore fisso. Misura 4.600 mm in lunghezza, 2.000 mm in larghezza e 1.200 mm in altezza, con un passo di 2.600 mm. Grazie al corpo in fibra di carbonio e alla piattaforma T-MM monoscocca leggera, l’auto pesa circa 1.100 kg ed è conforme alle norme di sicurezza FIA per la categoria CN.

Powertrain

La GT-Pista è dotata di un motore a quattro cilindri sovralimentato da 2,0 litri posizionato longitudinalmente che produce tra 320-400 CV con una coppia fino a 450 Nm. La potenza viene trasmessa alle ruote posteriori attraverso un cambio sequenziale a sei marce e con l’ausilio di un differenziale autobloccante, che le consente uno scatto da 0 a 100 km/h in circa 4 secondi.

Assetto da pista

Come ci si aspetterebbe dal nome, l’assetto è incentrato sulla pista con sospensioni push-rod con ammortizzatori regolabili. I cerchi OZ Racing da 19 pollici sono gommati con pneumatici Pirelli DHB che misurano 245/645R18 all’anteriore e 265/645R18 al posteriore. L’impianto frenante prevede dischi autoventilanti da 380 mm con pinze a sei pistoncini all’anteriore e dischi autoventilanti da 355 mm con pinze a quattro pistoncini al posteriore.

Interni

All’interno c’è un quadro strumenti digitale da 12 pollici circondato dalle bocchette del clima che ricorda il layout degli ultimi modelli Ferrari. C’è anche una manopola montata in alto sulla console centrale che assomiglia al controller principale. I pulsanti al volante si trovano sia nella variante stradale che in quella solo pista, quest’ultima con volante in stile racing. Per il resto la personalizzazione offerta ai clienti riguarda i colori della carrozzeria e degli interni.

La società non ha fornito informazioni sulla Bermat GT omologata per la strada o sulla prossima versione completamente elettrica, a parte il fatto che dovrebbero arrivare entrambe nel 2022, dopo la Bermat GT-Pista. Il prezzo non è stato divulgato, né lo sono gli obiettivi di produzione.

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