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Battery Swap, cos’è?

L’idea di sostituire la batteria dell’auto elettrica anziché ricaricarla torna sempre alla ribalta. Sarà davvero possibile?

Ci sono dei problemi che affliggono ancora l’espansione dell’automobile elettrica e uno dei principali riguarda i tempi di ricarica piuttosto lunghi. C’è una soluzione presentata già tempo fa: si chiama battery swap e in molti la ritengono una strada percorribile. In Cina stanno adottando sempre di più questo sistema.

Battery swap e la storia sfortunata

Probabilmente ne avrete sentito già parlare, di questo sistema che consente la sostituzione rapida della batteria scarica dell’auto elettrica con una batteria carica. Il passaggio alla colonnina o alla wall box viene oltrepassato, o meglio, cancellato e considerate che bastano pochi cenni storici che a breve vi scriviamo per comprendere che non stiamo parlando di qualcosa di utopico. Pensate che all’inizio del ‘900 la General Electric propose una tecnologia sismile che permetteva di sostituire la batteria dell’auto con un’altra , carica, in appena 3 minuti. Sappiamo tutti come è andata, l’automobile ha virato verso i motori termici e la General Electric dovette abbandonare l’idea. In tempi recenti, Renault in collaborazione con una startup di nome Better Place, realizzò una tecnologia di battery swap proprietaria, ma neanche in questa circostanza si prese in considerazione l’ipotesi di pit stop rapidi per rifornire le auto elettriche velocemente. Anche Tesla nel 2013, prima di investire nelle proprie stazioni di ricarica Supercharger, aveva assaporato l’idea di progettare e costruire stazioni di rifornimento con sistema battery swap, poi cambiò rotta.

Nio ci riprova e investe nel battery swap

La Nio, azienda cinese di vetture elettriche, ha annunciato che entro la fine dell’anno costruirà in Cina altre mille stazioni di sostituzione veloce delle batterie, che si vanno ad aggiungere alle già esistenti 1.300, per cui alla fine del 2023 in Cina la Nio avrà costruito in tutto 2300 stazioni in cui gli automobilisti potranno effettuare dei rapidi pit stop per rifornire la propria automobile di una batteria carica. L’annuncio di questo progetto e investimento è arrivato direttamente da William Li, fondatore e Presidente di Nio, secondo cui la distribuzione delle stazioni di cambio sarà così ripartita: 400 strutture saranno realizzate lungo le autostrade e 600 nelle aree urbane e non verrà data priorità ad alcuna zona piuttosto che ad altre, perchè molto semplicemente la dislocazione delle strutture sarà disposta su tutto il territorio, rispettando il principio della massima copertura, dalle aree più centrali a quelle periferiche. Secondo il Costruttore cinese, la tecnologia del sistema battery swap aiuta il guidatore a non perdere tempo nella fase di ricarica e le Case automobilistiche a vendere più auto elettriche. Nio si augura che questa soluzione prenda piede anche nel resto del mondo, ma ricorda che per favorire un raggio d’azione su ampia scala, bisogna standardizzare il più possibile le batterie.  

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