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BMW: la formazione come strumento di crescita

Una giornata presso il Training Center di Bmw Italia, dove tecnici, venditori e chi si occupa di aftersales, vengono formati quotidianamente. Perché il futuro del brand passa prima dalle persone.

L’evoluzione che coinvolge il mondo dell’auto, implica pure un progresso nell’ambito della formazione. Una questione all’ordine del giorno per Casa Bmw. Un modus operandi che in questi ultimi anni si è sviluppato in modo considerevole, non solo per via di un numero sempre maggiore di vetture elettriche o “elettrificate” (vedi ibride plug-in), ma pure per i metodi di apprendimento.

Di fatto l’attività del Training Center di Bmw Italia è suddivisa in tre macro-aree: quella tecnica, quella relativa alle vendita e a chiudere la parte aftersales, coprendo più di 20 figure professionali. Oggi si parla di formazione blended, ossia un tipo di apprendimento misto, riferito ad ambienti diversi. Ma fare formazione ha un costo non indifferente nell’economia dell’azienda. Quindi quando ci si riferisce all’evoluzione della specie raccontando dei cambiamenti dell’auto, indirettamente si parla pure di formazione, e la connettività diventa sempre più protagonista.

Ovvio, la possibilità di imparare affidandosi a video tutorial non è in assoluto una novità. Ma realizzare dei video formativi, in cui sia possibile creare interazione tra formatori e “formati”, è indubbiamente un vantaggio in termini di risparmio di costi. Il cuore del nuovo mondo di Bmw Italia è il Training Centre il Digital Lab: un laboratorio mobile, attrezzato con le più moderne dotazioni audio e video. E sebbene l’80% della formazione avvenga ancora in aula, il restante 20% cresce di anno in anno. E poi il vantaggio di avere una struttura mobile, consente di “toccare” tutte le tematiche del panorama dell’Elica.

Altrettanto interessante il workshop in cui i tecnici Bmw imparano a conoscere le specifiche della capote di i8 Spyder, adoperando la realtà virtuale. Ci sono due strade alternative per scoprire i meandri delle dinamiche di tale sistema. Uno fa riferimento all’impiego di un iPad. Basta posizionarlo davanti alla vettura reale, perché ti mostri lo scheletro del dispositivo e il suo funzionamento. Oppure adoperare il casco apposito per la realtà virtuale e “calarsi” in abitacolo, così da avere un feedback ancora più “vero”. Al momento questo è l’unico componente con cui è possibile realizzare questo tipo di lavoro a livello di formazione.

C’è poi tutta la parte in cui i formatori Bmw formano circa la componente batterie delle vetture ibride ed elettriche. Una quota sempre più importante all’interno del panorama della casa bavarese. Il personale tecnico delle Concessionarie deve svolgere percorsi di formazione ad alto contenuto tecnologico, fino ad un massimo di 14 giorni per BMW i3, i8 e ibride di terza generazione, che si concludono con esami teorici e pratici riguardanti i componenti e la batteria ad alta tensione dei veicoli ibridi ed elettrici.