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Suzuki Swift 1.0 Boosterjet Hybrid S: prima prova

Il nostro primo contatto sulle strade della Costa Azzurra con la nuova Suzuki Swift, con il motore Boosterjet Hybrid 1.0 da 112 CV.

Dopo il debutto europeo al Salone di Ginevra 2017, la nuova Suzuki Swift mostra muscoli e carattere tra i tortuosi e panoramici tornanti che sovrastano Montecarlo, dove l’abbiamo provata. Il nuovo modello è ora più incline alla guida più sportiva, senza però tralasciare la tradizionale praticità che ha sempre mostrato nell’uso quotidiano. La compatta di Suzuki è cambiata praticamente in tutto: nuova la piattaforma, che ha permesso all’ago della bilancia di fermarsi a 840 Kg a secco con un risparmio di 120 kg rispetto alla precedente generazione, e nuovo il design, sia dentro, sia fuori.

Sotto al cofano è presente il motore turbo tre cilindri 1.0 Boosterjet Hybrid da 112 cavalli già visto sulla Baleno, coadiuvato dal sistema SHVS (Smart Hybrid Vehicle by Suzuki) che supporta il motore a benzina in fase di accelerazione e ripresa. Lo fa sfruttando l’energia elettrica prodotta in fase di frenata e accumulata in una piccola batteria agli ioni di litio da 12 V, contribuendo pertanto a ridurre i consumi della Swift, oltre che fornire energia a componenti elettrici quali i servizi ausiliari, la strumentazione e il sistema audio.

Entrambe le motorizzazioni 1.0 Boosterjet e 1.2 Dualjet sono disponibili nella versione ibrida SHVS. Per quanto riguarda la versione 4×4 AllGrip, da sempre uno dei punti di forza di Suzuki, sarà disponibile con il motore 1.2 ibrido abbinato al cambio manuale a 5 rapporti: l’unica ibrida a trazione integrale del segmento B arriverà a settembre 2017.

I prezzi partono dai 13.990 euro per la versione equipaggiata con motore a benzina 1.2 DualJet da 90 CV, fino ad arrivare ai 19.190 euro per la versione 1.2 Hybrid da 90 cavalli con trazione integrale, abbinata al cambio manuale a 5 rapporti. Fino a giugno è attiva un’offerta lancio che prevede uno sconto di 3.040 euro su tutta la gamma, mentre, per i neo patentati o per chi ne ha uno nel nucleo familiare, Suzuki offre un corso di guida sicura di due giorni.

Come è fatta

[rating title=”Voto” value=”8″ value_title=”Primo Contatto” layout=”left”]Basata sulla piattaforma di nuova generazione Heartect, che condivide con la Baleno, la Swift 2017 misura 3,84 metri di lunghezza perdendo un centimetro rispetto al modello uscente e due in altezza che arriva a 149,5 cm, guadagnandone invece ben 4 in larghezza, che tocca i 1735 mm. Anche il passo, 245 cm, diventa più lungo di 2 centimetri. L’ampio uso di acciai ad alta resistenza ha consentito di risparmiare sul peso, mentre la revisione complessiva del sotto-scocca con un diverso posizionamento dei componenti, ha permesso di ottenere il giusto mix tra leggerezza e rigidità che contribuisce ad una migliore esperienza di guida.

Anche le sospensioni, MacPherson all’anteriore, barra di torsione al posteriore, pur essendo più rigide rispetto al passato filtrano bene le asperità stradali senza che il confort ne abbia risentito più di tanto. Esteticamente le novità si notano al primo sguardo: più bassa e più larga rispetto a prima, la compatta giapponese appare ben piantata a terra con la voglia di divorare la strada non appena messa in moto. Nel frontale la novità più evidente è la calandra decisamente più ampia, i fari a led a sviluppo verticale con un taglio leggermente più sottile, e un paraurti più pronunciato che accentua l’aspetto complessivamente più muscolare della Swift 2017. Sulle fiancate si fanno notare le maniglie delle portiere posteriori subito dietro i finestrini, mascherate da un profilo nero che si unisce al lunotto. Le linee sinuose sulle fiancate completano l’opera andandosi a ricongiungere con i gruppi ottici posteriori con stop a led, anch’essi ridisegnati.

L’abitacolo, completamente rivisto, appare più curato e decisamente più sportivo con gli interventi nel quadro strumenti, nel volante a tre razze tagliato in basso, e nei sedili anteriori in stoffa con i fianchetti rialzati. Nel cruscotto troviamo contagiri e indicatore di velocità “a binocolo”, in mezzo ai quali c’è lo schermo LCD del sistema “My Drive”, con l’indicazione del livello di carburante e della temperatura del liquido di raffreddamento. Nella plancia spiccano altri elementi circolari come i comandi del condizionatore e le bocchette di aerazione, separati dallo schermo touch da 7 pollici da dove si può gestire il sistema di infotainment con connettività Bluetooth e USB, supporto Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink e slot per SD card, sistema DAB+.

Anche se i sedili anteriori sono stati distanziati di 2 cm, nello spazio interno ritroviamo l’abitabilità del modello precedente, buona per far star comode quattro persone anche di statura elevata, mentre in cinque si sta un po’ stretti. Migliorata notevolmente la capienza del bagagliaio, lievitata fino a 265 litri. La soglia di carico è a 71 cm da terra ma per arrivare al pianale si deve scendere di ben 23 cm, e reclinando gli schienali si forma un gradino di 15 cm: come in molte auto di questo segmento, i carichi pesanti richiedono un piccolo sforzo.

Come va

Nel percorso misto tra Nizza e Montecarlo abbiamo avuto modo di provare la versione equipaggiata con il a Boosterjet Hybrid 1.0L da 112 cavalli abbinato al cambio manuale a 5 rapporti in allestimento S, disponibile solo per la verisone ibrida. Il grande lavoro degli ingegneri Suzuki si è concentrato in gran parte sul piacere di guida, e ciò si nota fin dal primo colpo di acceleratore. In città la Swift è maneggevole e scattante come non mai, grazie al Boosterjet ibrido a tre cilindri che spinge in maniera decisa fin dai bassi regimi, dando la sensazione di una coppia anche maggiore di quella dichiarata di 170 Nm tra i 2.000 e i 3.500 giri al minuto. Motore decisamente brillante dunque, con una progressione decisa fino ad oltre i 5.500 giri al minuto e una rumorosità molto contenuta per essere un tre cilindri. Discreto lo sterzo, abbastanza morbido per una confortevole guida in città ma sufficientemente reattivo nelle andature un po’ più spinte del tratto misto extraurbano.

Ma è nel comportamento dinamico dove si avverte il deciso passo in avanti rispetto al modello uscente, dove i 120 kg di peso in meno, la carreggiata allargata di 4 cm ed il passo più lungo di 2 cm danno il loro tangibile contributo nella stabilità e nella tenuta di strada. Lo si avverte negli impegnativi tornanti delle Corniches dove la Swift dimostra una notevole disinvoltura facendo divertire chi la guida. Buoni i consumi registrati durante il percorso di un centinaio di chilometri, in cui non abbiamo guidato pensando al risparmio di carburante: il computer di bordo ha segnato 15 km/litro, contro i 22,5 km/litro dichiarati.

Sul fronte della sicurezza sono presenti tutti i sistemi di ausilio alla guida più moderni come la frenata assistita con il sistema “Attentofrena“, lane departure warning “Guidadritto“, monitoraggio della stanchezza “Restasveglio“, abbaglianti automatici e cruise control adattivo. La versione avuta in prova, con il 1.0 Boosterjet Hybrid in allestimento S, che prevede il sistema multimediale con disply touch da 7″, cerchi in lega da 16″, fari Full Led automatici, fendinebbia, vetri oscurati, sedili anteriori riscaldabili, clima automatico e telecamera posteriore è proposta al prezzo di 18.890 euro.

Scheda Tecnica

Dimensioni (mm):
Lunghezza: 3840
Larghezza: 1735
Altezza: 1480
Interasse: 2450
Bagagliaio: 265 litri
Peso in ordine di marcia: 950 kg

Motore:
Numero Cilindri: 3
Numero Valvole: 12
Cilindrata: 998 cm3
Potenza: 82 kW – 112 CV
Coppia massima: 170 Nm a 2.000-3.500 giri/min
Motore Elettrico:
Coppia massima: 50 Nm
Potenza: 1,9 kW
Tensione: 12V

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