Home Notizie Curiosità Codice della strada: niente decurtazione dei punti per le auto blu

Codice della strada: niente decurtazione dei punti per le auto blu

Siete pronti per arrabbiarvi? Un emendamento in discussione al Senato vorrebbe rendere esenti dalla perdita dei punti patente gli autisti di auto blu. Quella che sembra una proposta completamente assurda, viene sostenuta a gran voce dal suo proponente, il senatore Cosimo Gallo (PDL): “Ma che casta e casta! Spesso è il politico a chiedere all’autista


Siete pronti per arrabbiarvi? Un emendamento in discussione al Senato vorrebbe rendere esenti dalla perdita dei punti patente gli autisti di auto blu. Quella che sembra una proposta completamente assurda, viene sostenuta a gran voce dal suo proponente, il senatore Cosimo Gallo (PDL): “Ma che casta e casta! Spesso è il politico a chiedere all’autista di accelerare, magari perché l’aereo è arrivato in ritardo e c’è un appuntamento importante. Non è giusto che la fretta del datore di lavoro ricada sull’autista”.

Giustamente gli autisti dei mezzi di soccorso mentre svolgono il loro mestiere devono essere sollevati dal rispetto del Codice della Strada, ma che il politico in auto blu possa passare con il rosso perchè in ritardo, non trova giustificazioni. Sia dal punto di vista della sicurezza stradale (motivo per cui è stata ideata la patente a punti), sia perchè già di per sé stesse le auto blu suscitano polemica. Da più parti si chiede a gran voce di eliminarle o ridurrne il numero? E cosa arriva come risposta? L’ipotesi di rendere gli autisti in blu esenti dalla patente a punti? Mah.

Leggiamo su Polisblog i conti che il Corriere della Sera di oggi mette su carta a proposito di quante auto verrebbero interessate dal provvedimento:

Nella prima versione si parlava genericamente degli «autisti addetti ad organi istituzionali». Praticamente tutti, compresi quelli delle comunità montane (sì, ci sono) o del piccolo comune di provincia. Davvero troppo, pure in Senato l’hanno capito. Limatura, allora: solo gli autisti dei ministri. Ma dopo le proteste del sindacato di categoria, si è arrivati alla mediazione. Dentro ci sono gli autisti delle «alte cariche costituzionali» e poi dei presidenti di Regione, Provincia e dei Comuni capoluogo di provincia. In tutto 1.500.


Staremo a vedere. Nel frattempo speriamo che qualcuno si ravveda e l’emendamento venga bocciato (non contiamo su iniziative del senatore Gallo). Altrimenti potremmo cominciare a pensare che l’inasprimento delle sanzioni per chi guida auto verdi, rosse, gialle o bianche debba servire per compensare i mancati introiti delle multe alle auto blu. Nel frattempo, l’eco della parola “casta” continua a risuonare.

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