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Mahindra Thar: il clone indiano della Jeep Wrangler

Basata sulla polemica Roxor, nasce la mini Jeep Wrangler del marchio asiatico

I rapporti tra il marchio indiano Mahindra e Jeep non sono poi così idilliaci. Dopo due anni di ‘guerra’ con FCA, gli indiani hanno ancora la proibizione di commercializzare la Roxor negli Stati Uniti, a causa della sua somiglianza con la mitica Jeep CJ-7.

Grazie a una licenza rilasciata da Fiat, che le permette di usare la griglia dei modelli Jeep, Mahindra ha però presentato in questi giorni la sua nuova 4×4 Thar: una mini Jeep Wrangler basata sulla polemica Roxor.

A differenza della Wrangler, disponibile con carrozzeria a due o quattro porte, la Thar viene proposta unicamente a due porte ma con la possibilità di richiedere il tetto decappottabile, in tela o rigido. L’abitacolo può ospitare 4 o 6 passeggeri, a seconda della configurazione.

Se la Jeep Wrangler Rubicon misura, nella sua versione a due porte, 1.879 mm in altezza, a.894 mm in larghezza e 4.334 mm in lunghezza, la Mahindra Thar è leggermente più corta, ma più alta: 1.904 mm x 1.604 mm x 3.760 mm. L’altezza da suolo della fuoristrada indiana p di 226 mm e la profondità di guado è di 650 mm.

A spingere la Mahindra Thar ci pensa au propulsore a benzina 2.0 mStallion TGDi da 150 CV e 320 Nm di coppia o, in alternativa, dal 2.2 Hawk a gasolio da 130 CV e 320 Nm. La trasmissione può essere affidata al cambio manuale a sei marce o a un’autpmativo con convertitore di coppia a sei rapporti.

Con questo nuovo lancio commerciale potrebbe aprirsi un altro litigio con il marchio statunitense, ma questa volta Mahindra si protegge dietro ai diritti che possiede sulla Jeep Wrangler CJ prodotta tra il 1996 e il 2006. Inoltre la Casa indiana impugna u accordo di licenza commerciale con Jeep dal 1947, sotto al quale produsse la Thar, nello specifico basata sulla Roxor.