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Opel Ascona: mezzo secolo per la media di Russelsheim

Introdotta nel 1970, la Opel Ascona è stata prodotta in tre differenti generazioni fino al 1988, in più di 3,9 milioni di esemplari.


Quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario della Opel Ascona, la berlina a due o quattro porte di medie dimensioni introdotta nel 1970, con la gamma declinata negli allestimenti Base e Luxus. Erede della Opel Olympia, era posizionata tra la compatta Kadett e la grande Rekord. A livello meccanico prevedeva le sospensioni anteriori indipendenti con le molle elicoidali e gli ammortizzatori telescopici, in abbinamento all’assale posteriore rigido con due bracci longitudinali e la barra Panhard.

Inizialmente, la Opel Ascona era disponibile con le motorizzazioni 1.6 da 68 CV, 1.6S da 80 CV e 1.8 da 90 CV di potenza. Nel 1971, la gamma fu ampliata al propulsore 1.9S da 90 CV, nonché alla versione sportiva SR. Inoltre, tra gli optional debuttò il cambio automatico a tre rapporti. Nel 1972, invece, fu introdotto il motore 1.2 da 60 CV. La novità più interessante risale al 1974, ovvero la carrozzeria station wagon Voyage a tre porte. La prima generazione della Opel Ascona uscì di scena nel 1975, dopo esser stata prodotta in 691.438 esemplari, di cui 75.570 unità relative alla variante Voyage.

Nel 1975 debuttò la Opel Ascona B, prodotta fino al 1981 in 1.512.971 esemplari. Più lunga di circa 20 centimetri, fu proposta dal 1978 con le unità 2.0 a benzina da 100 CV e 2.1D a gasolio da 58 CV. Al Salone di Francoforte del 1981, invece, fu svelata la Opel Ascona C a trazione posteriore da 257 centimetri di passo, dotata di sospensioni anteriori McPherson e assale posteriore specifico. La relativa gamma comprendeva i motori 1.3 e 1.6, ma nel 1982 fu ampliata all’unità diesel 1.6D da 54 CV e al propulsore a benzina 1.8i ad iniezione da 115 CV, successivamente proposto anche nella versione catalizzata. Prodotta in 1.721.649 esemplari, fu sostituita nel 1988 dalla Opel Vectra.

La Opel Ascona è stata impiegata anche a livello agonistico, dato che ha conquistato il campionato europeo di rally nel 1974 con il pilota Walter Rohrl e il navigatore Jochen Berger. L’anno successivo, lo stesso equipaggio vinse il Rally dell’Acropoli del 1975, prima vittoria nel campionato mondiale di rally. Quest’ultimo fu conquistato nel 1982, sempre con il pilota Walter Rohrl, al volante della Opel Ascona 400, sviluppata in collaborazione con Cosworth e prodotta in soli 400 esemplari, nonché equipaggiata con il motore bialbero 2.4 a quattro cilindri – dotato di due doppi carburatori Weber 48DCOE – da 240 CV di potenza.