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Carburanti, 30 cent in meno fino al 2 agosto: si dovrà fare di più

Il Governo ha prorogato il taglio delle accise sui carburanti: le Associazioni dei consumatori chiedono provvedimenti più ampi e strutturali.

Lo “sconto” di 30 centesimi al litro sui carburanti per autotrazione è stato prorogato fino al prossimo 2 agosto. Il provvedimento, firmato nel pomeriggio di venerdì 24 giugno dai ministri dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco e della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, estende di fatto per quasi un altro mese l’attuale regime di riduzione delle accise su benzina, gasolio, GPL e metano che il Governo aveva varato il 21 marzo 2022 e rinnovato il 2 maggio. La scadenza, ormai vicinissima (8 luglio) viene dunque rinviata fino all’inizio di agosto.

Carburanti, conferma del taglio alle accise: cosa succederà

Almeno per tutto luglio, i consumatori potranno sentirsi relativamente “tranquilli”. È tuttavia una soddisfazione ben magra, perché – tenendo per buona l’ipotesi che il taglio di 30 centesimi al litro sulle accise (e sull’IVA di riferimento) per benzina, gasolio, GPL e metano venga ulteriormente prorogata dopo il prossimo 2 agosto – sotto gli occhi di tutti ci sono le incertezze dell’attuale situazione socioeconomica. I fatti parlano chiaro: in tre mesi esatti – cioè dallo scorso 21 marzo – il prezzo alla pompa di benzina e gasolio è cresciuto in modo da azzerare i 30 centesimi in meno già praticati. In altre parole: milioni di famiglie e di piccole e medie imprese si trovano a dover pagare gli stessi prezzi (se non addirittura qualcosa in più) dei giorni immediatamente precedenti il decreto che tagliava di 30 cent/l le accise.

Carburanti, voli, traghetti, alberghi e ristoranti: raffica di rincari per le imminenti vacanze

In più, con l’arrivo della stagione estiva, per molte famiglie c’è il rischio di dovere sborsare decine di euro in più dal portafoglio per far fronte agli aumenti che in effetti riguardano l’argomento vacanze.

È opportuno ricordare qui alcuni dei rincari evidenziati nei giorni scorsi dal Codacons.

  • Acquisto di un biglietto per un volo in Europa: +127,6% in più rispetto al 2021;
  • Rincaro dei biglietti per i voli internazionali: +103,3%;
  • Aumenti delle tariffe per i voli nazionali: +21,4%.

Situazione altrettanto drammatica per le tratte via mare.

  • Aumento delle tariffe traghetti: +22,7% su base annua.

I pacchetti vacanza, gli alberghi e i motel, le consumazioni al bar e al ristorante, una cena in pizzeria sono tutte “voci” che fanno registrare sostanziali aumenti.

  • Pacchetti vacanza internazionali: +8,6% rispetto al 2021;
  • Alberghi e motel: + 14,7% rispetto al 2021;
  • Consumazioni al bar e pasti al ristorante: +4,6% in rapporto allo scorso anno;
  • Pizzeria: quasi il 5% in più rispetto al 2021.

Prezzo carburanti: quanto costano oggi

Per fare chiarezza, riportiamo il dettaglio dei prezzi dei carburanti aggiornati alle 8 di mercoledì 22 giugno, elaborati da Quotidiano Energia sulla base dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Ministero dello Sviluppo Economico.

BENZINA

  • Self service. Prezzo medio nazionale: 2,073 euro/litro (invariato rispetto alla precedente rilevazione). Prezzi medi applicati dalle Compagnie compresi fra 2,062 euro/l e 2,083 euro/l (no logo: 2,060 euro/l);
  • Servito. Prezzo medio nazionale: 2,206 euro/litro (da 2,205 euro/l). Prezzi medi applicati dalle Compagnie compresi fra 2,142 euro/l e 2,285 euro/l (no logo: 2,110 euro/l).

GASOLIO

  • Self service. Prezzo medio nazionale: 2,037 euro/litro (da 2,034 euro/l). Prezzi medi applicati dalle Compagnie compresi fra 2,035 euro/l e 2,037 euro/l (no logo: 2,037 euro/l);
  • Servito. Prezzo medio nazionale: 2,175 euro/litro (da 2,172 euro/l). Prezzi medi applicati dalle Compagnie compresi fra 2,121 euro/l e 2,244 euro/l (no logo: 2,088 euro/l).

GPL

  • Prezzi medi nazionali: compresi fra 0,835 euro/litro e 0,854 euro/l (no logo: 0,820 euro/l).

METANO

  • Prezzi medi nazionali: compresi fra 1,774 euro/kg e 1,915 euro/kg (no logo: 1,824 euro/kg).

Nuovo sconto sui carburanti, Codacons: “Misura insufficiente, bloccare subito i prezzi alla pompa”

La proroga del taglio di 30 centesimi/litro delle accise fino al 2 agosto ha immediatamente dato il via ad una serie di dichiarazioni da parte delle Associazioni di difesa dei consumatori, che chiedono l’adozione di misure più estese (maggiori riduzioni delle accise, provvedimenti strutturali e limiti ai prezzi) per tenere sotto controllo i prezzi dei carburanti. Il Codacons, in effetti non del tutto soddisfatto dal provvedimento, indica come “Insufficiente” la decisione di mantenere le accise ridotte fino alla soglia delle vacanze estive 2022:

  • “Il provvedimento non risolve l’emergenza prezzi in Italia, e non affronta il problema in modo diretto”.

Secondo Carlo Rienzi, presidente Codacons, limitarsi a prorogare lo sconto sulle accise, di fronte alla crescita senza freni dei listini alla pompa, appare inadeguato:

  • “Lo dimostrano i numeri. Nonostante la riduzione delle accise già in vigore da marzo, oggi un litro di benzina costa il 28,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, con la spesa per il pieno che sale di circa 23 auto. Va peggio per il gasolio, il cui prezzo è salito del 37,5% su base annua con un maggiore costo per il pieno di 27,7 euro. Se si considera un’auto di media cilindrata, una famiglia spende oggi 552 euro in più all’anno per i rifornimenti di benzina, e addirittura 664 euro in più all’anno per quelli del gasolio. Senza considerare gli effetti indiretti sui prezzi al dettaglio”.

In buona sostanza, per il Codacons – che, va ricordato, aveva di recente presentato il secondo esposto in pochi mesi all’Autorità per la Concorrenza ed alle 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, chiedendo di accertare sulla presenza di eventuali speculazioni sui continui aumenti del prezzo dei carburanti – serve una politica di blocco immediato dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa:

  • “I prezzi devono essere riportati a livelli accettabili in modo da contrastare le speculazioni sui mercati dei carburanti e calmierare gli effetti sui listini al dettaglio”.

Taglio accise, Unione Nazionale Consumatori: “Non basta, bisogna tagliare di più”

Secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, la proroga dello “sconto” di 30 centesimi al litro sul prezzo dei carburanti alla pompa è “Insufficiente e inadeguato a quella che è ormai una emergenza nazionale”, osserva in una dichiarazione raccolta dai taccuini Adnkronos.

“Limitarsi a prorogare il taglio delle accise di 25 cent, che poi diventano 30,5 considerando l’Iva, ha già dimostrato di non bastare per frenare i prezzi impazziti. Da quanto è iniziata la guerra, nonostante l’intervento del Governo sia il gasolio che la benzina hanno già superato la soglia di 2 auto al litro anche in modalità self: un litro di benzina, secondo i dati ufficiali del Mite, costa oltre 21 cent in più, con un rialzo dell’11,5%, pari a 10 euro e 68 cent per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio è maggiore di oltre 28 cent al litro, con un balzo del 16,5%, pari a 14 euro e 18 cent a rifornimento. Insomma: se il Governo non voleva tornare ai prezzi amministrati come da noi proposto, doveva alzare la riduzione di almeno altri 10 cent, in deroga per il gasolio alla normativa europea, e ridurre l’Iva dal 22 al 10%”.

Sconto carburanti, Federconsumatori: “Il taglio delle accise deve diventare strutturale”

Dal canto suo, Federconsumatori esprime una moderata soddisfazione sulla conferma della riduzione dei prezzi dei carburanti fino al prossimo 2 agosto. I 30 centesimi in meno sul prezzo alla pompa di benzina, diesel, GPL e metano per autotrazione vengono definiti come una “Operazione necessaria”, tuttavia “Insufficiente per calmierare in maniera adeguata il caro carburanti nel nostro Paese”. In questo senso, Federconsumatori è dell’avviso che si può e si deve mettere in atto una serie di misure a lungo respiro, appunto per mantenere sotto controllo i prezzi dei carburanti che, anche al netto degli “sconti”, continuano a gravare in maniera purtroppo notevole sul bilancio delle famiglie:

“È indispensabile, al fianco del taglio delle accise, adottare una seria azione di contrasto alle speculazioni in atto, che hanno fatto lievitare i costi della benzina a 2,075 euro al litro e del gasolio a 2,040 euro al litro (prezzi relativi al self)”.

Cifre alla mano, l’ONF-Osservatorio Nazionale Federconsumatori rileva che l’attuale sovrapprezzo sui carburanti continua ad essere drammatico:

“Tenendo conto delle variazioni del costo del petrolio, del livello di cambio e del taglio delle accise, sui carburanti vi è attualmente un sovrapprezzo di circa 32 centesimi, che si traduce, per una famiglia con una sola automobile che effettua 2 pieni al mese di circa 50 litri, in un aggravio di 384 euro annui in termini diretti. Calcolando, poi, che in Italia i beni di largo consumo sono trasportati per oltre l’86% su gomma, i rincari dei carburanti fanno lievitare i prezzi, con ricadute di circa 218 euro annui a famiglia. Tali aggravi stanno determinando conseguenze sempre più gravi sul potere di acquisto delle famiglie, sulle loro condizioni di vita e sulle loro abitudini di consumo, quindi sull’intero sistema economico”.

Anche per Federconsumatori la ricetta salva-portafoglio deve adottare controlli e sanzioni sugli speculatori, rendere strutturale la riduzione delle accise, definire un “price cap” dei prezzi per i clienti finali, e ridefinire l’IVA sui carburanti:

“È urgente intervenire in maniera più incisiva e determinata, attraverso controlli e sanzioni nei confronti di chi specula sul mercato interno e sui mercati internazionali, ma anche rendendo strutturale la riduzione delle accise, nonché definendo un tetto massimo ai prezzi presso i distributori. È ora, inoltre, di ridefinire l’imposizione dell’IVA sui carburanti, applicando tale tassa solo sul costo netto e non più sull’importo comprensivo di accise, come avviene oggi, con l’applicazione di una vera e propria tassa sulla tassa”.

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