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BMW M3: i 35 anni di storia della sportiva bavarese

Ricordiamo le sei generazioni attraverso cui si è evoluta la berlina (coupé e anche cabrio) sportiva di Monaco

12 settembre 1985. Salone di Francoforte. Lì fu presentata la prima BMW M3 della storia, un modello che con il tempo è diventato un’icona mondiale e che ora compie 35 anni. Più di 3 decenni di vita, un tempo in cui il settore automobilistico e un modello come la sportiva bavarese, si sono evoluti molto. E allora dedichiamo un ripasso alla storia di questa vettura sportiva attraverso le sei generazioni che l’hanno portata fino all’attuale BMW M3.

Gli albori della BMW M3

Lo sviluppo della prima BMW M3 fu affidato al dipartimento BMW Motorsport, che era il nome di quella che allora era conosciuta come la divisione BMW M. Eberhard von Kuenheim, presidente del consiglio di amministrazione BMW, incaricò Paul Rosche, direttore tecnico della BMW Motorsport GmbH, per lo sviluppo di un motore ad alte prestazioni per la BMW Serie 3.

Rispetto alla media di allora dei marchi Premium tedeschi che lavoravano con tempi lunghi allo sviluppo di un nuovo modello, la BMW M3 E30 doveva essere sviluppata in un tempo molto breve, così breve che ci vollero solo due settimane per testare il primo prototipo di motore. Rosche sviluppò il motore turbo che Nelson Piquet aveva usato al volante di una BMW Brabham per competere, e vincere, nel campionato del mondo di Formula 1 nel 1983.

La BMW M3 E30, come la monoposto, era sviluppata sulla base del motore a quattro cilindri da 2.000 cc che veniva prodotto in serie. La prima berlina tedesca sportiva fu poi stata utilizzata come base per il famoso Gruppo A, quindi  per rispettare le normative da rally non utilizzava un turbocompressore.

BMW M3 E30 (1985-1992)

La BMW M3 E30 di serie fu presentata al Salone di Francoforte del 1985. Quell’auto si distinse per il suo grande spoiler sul cofano del bagagliaio, per un paraurti anteriore con un deflettore molto ampio e per un montante C più largo e piatto di quello della Serie 3 dell’epoca. I passaruota allargati terminavano con un angolo molto acuto e questo gli conferiva un aspetto imponente. Pesava solo 1.200 chili e grazie ai suoi 200 CV vangava un rapporto peso/potenza di 6,15 kg/CV.

Fu un’auto di grande successo come testimoniano le 17.970 unità prodotte fino a quando, alla fine del 1991, fu interrotta la produzione. Di queste, 786 corrispondono alla M3 E30 Cabrio, 501 alla Evolution e altre 600 alla Sport Evolution.

BMW M3 E36 (1992-2000)

Basata sulla generazione E36 dell Serie 3 Coupé, la seconda generazione della BMW M3 non era così radicale rispetto al modello base come lo fu l’E30. L’aspetto esterno non cambiava molto, sebbene sfogasse dettagli dal design sportivo.

Quella M3 E36 montava per la prima volta un motore a sei cilindri in linea, che raggiungeva i 286 CV di potenza ed erogava una coppia massima di 320 Nm a 3.600 giri/min. Le sue prestazioni fecero un salto significativo: accelerava da 0 a 100 km / h in 6 secondi e raggiungeva la velocità massima di 250 km/h (limitata elettronicamente). Nello sviluppo fu tenuto conto che ci sarebbe stata anche una versione cabriolet, la BMW M3 Cabrio che fu presentata nel 1994. Come novità più straordinaria quell’auto incorporava il sistema antirollio ÜRSS, che consisteva in un arco del parabrezza più rigido del solito e due archi che erano nascosti nei poggiatesta posteriori, in modo da proteggere gli occupanti dei quattro sedili in caso di ribaltamento.

Nel 1994 arrivò la BMW M3 con carrozzeria a quattro porte per soddisfare le richieste di tutti quei clienti che desideravano una berlina potente con DNA sportivo e per i quali la BMW Serie 3 325i non era all’altezza.

Nel 1995 è arrivò un nuovo motore per la BMW M3. Il 3.2L che produceva 321 CV di potenza, un salto notevole che le permise di passare da 0 a 100 km/h in 5,5 secondi. Quell’auto ebbe il privilegio di mettere su strada il primo cambio sequenziale della storia (SMG).

BMW M3 E46 (2000-2007)

Nel 2000 è stata introdotta la terza generazione della BMW M3, la E46. In quel modello che già sfoggiava forme più arrotondate per incontrare i gusti dell’epoca, tornarono i passaruota molto marcati, che sebbene avessero anche una forma arrotondata, recuperarono in parte lo spirito della M3 E30. Il paraurti anteriore variava rispetto a quello di una Serie 3 Coupé, con prese d’aria più grandi. Sui passa ruota anteriori, inoltre apparivano le branchie con il logo M3.

I suoi cerchi cromati da 19 pollici hanno segnato un’epoca, così come i suoi quattro terminali di scarico, due su ogni lato.

Il motore aspirato era un 3.2 che girava fino a 8.000 giri/min e erogava 343 CV a 7.900 giri/min, con una coppia massima di 365 Nm a 4.900 giri/min. Pesava 1.570 chili e accelerava da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi.

Con quei livelli di potenza, trasmettere la coppia all’asse posteriore cominciò ad essere complicato, ed è per questo che adottò il differenziale a slittamento limitato M che permetteva di variare l’impostazione tra 0 e 100%.

Il cambio SMG II con paddle al volante e impostazioni multiple per modificare la velocità di cambiata sia in modalità automatica o sequenziale, o il sistema launch control erano altre delle novità della BMW M3 E46 che, si dice, sia stata una delle migliori BMW M3 della storia. Anche questa generazione aveva la sua versione decappottabile con tetto in tela.

BMW M3 E90 (2007-2013)

Il passaggio dalla E46 alla E90 ha portato con sé l’arrivo del motore V8 come evoluzione più eccezionale. Fu, e probabilmente rimarrà, l’unica BMW M3 a montare un motore V8 aspirato. Quel motore da 4.000 cc aveva un carattere unico, in quanto obbligava a portarlo agli alti regimi per sfruttarlo al meglio.

Fu una delle M3 più divertenti, dovuto al fatto che, questa volta, la meccanica sembrava essere leggermente al di sopra del telaio e delle sospensioni. Disponibile nelle carrozzerie Coupé, Berlina e Decappottabile, questa BMW M3 introduceva per la prima volta l’hardtop retrattile.

BMW M3 F80 (2014-2019)

La prima BMW M3 turbo è arrivò con l’F80, in vendita fino a pochi mesi fa. Con questa generazione, inoltre, la prima volta la BMW M3 e la BMW M4 hanno separato i propri percorsi tra berlina e coupé per adattarsi alla nuova organizzazione e nomenclatura della gamma tedesca. Con un motore da 431 cavalli di potenza e 550 Nm di coppia a soli 1.850 giri / min, questa sportiva perfetta per il drift è ritornata sui suoi passi meccanicamente parlando, recuperando un motore a sei cilindri per rispettare le rigide normative ambientali vigenti. È anche vero che questa versione della BMW M3 arrivò come una delle più accessibili a livello di guida, grazie alla sua elettronica avanzata.

Questo modello ad altissime prestazioni era in grado di passare da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi. La velocità massima, pur sempre limitata, arrivava a 280 km/h con un pacchetto speciale.

BMW M3 G80 (dal 2020)

Il costante aumento di potenza generazione dopo generazione hanno portato all’attuale BMW M3 G80 equipaggiata con un motore a sei cilindri in linea con tecnologia M Twin Power Turbo da 510 CV a 6.250 giri/min e con una coppia di 650 Nm .È in grado di accelerare da o a 100 km/h in 3,9 secondi e la velocità massima è di 290 km/h se equipaggiato con il pacchetto M Driver. La novità più importante che incorpora la BMW M3 G80 è la trazione integrale M xDrive come opzione.