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Volkswagen e Google insieme: i computer quantistici nel mondo auto

Abdallah Shanti, Vicepresidente Volkswagen America: “Grazie a questa partnership, Volkswagen intende sbloccare il potenziale di questa tecnologia”

Il futuro è arrivato, e forse è meno roboante di quello che ci si potrebbe attendere, ma non da meno, i suoi effetti saranno esponenzialmente più efficaci. Parliamo di computer quantistici (o quantici), ovvero di dispositivi per il trattamento e l’elaborazione delle informazioni che, per esesguire le classiche operazioni sui dati, utilizza i fenomeni tipici della meccanica quantistica, come la sovrapposizione degli effetti e l’entanglement. Chiaro? Non troppo in effetti. Quel che bisogna sapere è che la ricerca e lo sviluppo dei computer quantistici porteranno ad una rivoluzione copernicana in questo mondo con nuove frontiere da esplorare che coinvolgeranno ogni singolo settore della nostra vita. Anche il mondo automotive in ogni suo settore.

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L’esempio che viene in mente è l’utilizzo da parte di Volkswagen di un computer quantistico per studiare l’ottimizzazione degli spostamenti di 10.000 taxi a Pechino. Non bisogna immaginarsi il concetto in se, quanto le conseguenze di ciò che potrebbe comportare.

Una porta sul futuro? E’ evidente, ed è per questo che questa sorta di pietra filosofale sarà ambita da tutti. Dunque ci si allea: la stessa Volkswagen ha deciso di unire le proprie forze con Google sul tema del quantum computing, con l’obiettivo di creare automobili più intelligenti ed un’infrastruttura migliore per coordinare quello che sarà un mondo sempre più interconnesso, anche e sopratutto per concetti come la guida autonoma. Se pensate al traffico di film come “Io Robot” o vi immaginate scenari degni di Asimov, non siete troppo lontani.

L’accordo è stato reso noto al Web Summit 2017 di Lisbona, e la volontà è quella di concentrarsi su tre punti fondamentali: ottimizzazione del traffico, sviluppo di nuovi materiali e strutture con la volontà di coniugare questo mondo con lo sfruttamento degli accumulatori delle auto elettriche e più generalmente processi di machine learning.

Serviva la giusta chiave per aprire questa porta sul mondo. Eccola dunque la sinergia: San Francisco e Wolfsburg collaboreranno per sviluppare delle simulazioni e degli algoritmi che sia in grado di lavorare sulla piattaforma di quantum computing di Mountain View.
Simulazioni per ridurre i tempi del traffico, per sincronizzare gli spostamenti, con variabili come la presenza di colonnine di ricarica, parcheggi liberi, la segnaletica, il meteo e via dicendo.

“La collaborazione di Volkswagen con Google segna l’inizio del calcolo quantistico nell’industria automobilistica ed è un passo fondamentale per affrontare le sfide moderne di mobilità che difficilmente si risolverebbero con i computer elettronici digitali binari”, ha dichiarato Abdallah Shanti, Vicepresidente esecutivo e Chief Information & Digital Officer di Volkswagen America. “Grazie a questa partnership, Volkswagen intende sbloccare il potenziale di questa tecnologia e condividere le nostre conoscenze per motivare lo sviluppo di computer quantistici”.

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