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Guida autonoma, Tesla avverte i clienti: ci vorrà tempo

Dopo aver tolto dal configuratore online il Full Self Driving, ora Tesla avverte i clienti: per la guida autonoma completa bisogna aspettare.

I venditori di Tesla stanno avvertendo gli acquirenti del fatto che l’attivazione dell’opzione Full Self Driving dell’AutoPilot potrebbe essere “molto lontana” a causa delle normative. Tesla, in pratica, finalmente torna con i piedi per terra quando parla di guida autonoma.

Lo riporta Electrek, citando le email che stanno inviando in questi giorni i commerciali di Elon Musk a coloro che hanno ordinato un veicolo Tesla, casa automobilistica famosa tanto per le auto elettriche quanto per l’avanzato sistema di guida assistita (e non autonoma) AutoPilot.

A fine ottobre 2018 Tesla ha rimosso dal configuratore online tramite cui si acquistano le auto l’opzione per comprare anche l’optional Full Self Driving. Che tradotto in italiano altro non è che “guida autonoma completa“. Tale opzione, però, si può ancora acquistare successivamente “fuori menu” come optional da 5.000 dollari.

Ora, invece, arriva la email da parte dei venditori ai clienti che hanno ordinato una Tesla e scelto l’opzione Full Self Driving (FSD): “Prima di processare il tuo ordine per il FSD – si legge nella email – vorrei precisare che la risoluzione dei problemi legali riguardo al Full Self Driving è ancora molto lontana. Specialmente in Europa, in USA invece potremmo essere più vicini alla legalizzazione“.

Tesla, quindi, mette nero su bianco il fatto che, anche se l’auto è dotata della tecnologia FSD, non sarà possibile utilizzarla per molto tempo perché la sua omologazione non arriverà a breve. Si tratta di uno spiraglio di lucidità nella comunicazione, spesso a dir poco spregiudicata, di Tesla in merito alle funzionalità di guida assistita e di guida semiautonoma.

Recentemente Tesla ha affermato che il FSD sarà pienamente operativo quando verrà installata l’ultima versione dell’hardware per gestirlo, cioè il cosiddetto Autopilot Hardware 3. Un sistema elettronico sviluppato in casa da Tesla, mentre il precedente Hardware 2 è stato sviluppato da Nvidia (che ha appena firmato l’accordo di fornitura dei suoi sistemi elettronici Drive AGX a Mercedes).

La terza generazione dell’hardware per l’AutoPilot è in fase di test: è stata montata sulle auto di alcuni dipendenti di Tesla, tra alcuni mesi dovrebbe essere montato sulle auto dei clienti. Tuttavia, la mail specifica che anche quando l’hardware sarà pronto e installato sull’auto, il cliente potrebbe non poterlo usare per molto tempo. La funzionalità sarebbe disattivata, in attesa della legge che permette di utilizzarla.

Musk ha affermato chiaramente che il lancio della funzionalità dipenderà dall’approvazione della normativa in merito. Ma, allo stesso tempo, in una recente intervista ha anche detto che le Tesla raggiungeranno la guida autonoma completa entro il 2019. Per i clienti Tesla, quindi, si prospetta la possibilità di avere a bordo un optional da 5.000 dollari e non poterlo usare per mesi o forse anni.

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