Sono in pochi a ricordarsi della Società Piemontese Automobili. Del resto l’azienda torinese fu una delle prime case automobilistiche a debuttare sul mercato nazionale, dedicandosi già dal 1907 alla produzione di automobili, motori per aereo e veicoli industriali. Il marchio sarebbe sopravvissuto alle due guerre, ma alzò bandiera bianca nel 1949: in questa data fu prodotto l’ultimo autocarro con marchio SPA, ma l’azienda di Borgo San Paolo venne assorbita da Fiat già nel 1926.
Ci occupiamo oggi di SPA perché due imprenditori stanno lavorando per garantirle un nuovo futuro industriale. Sono Alessandro Camorali e Julianto Imprescia, che nello scorso gennaio hanno rilevato il marchio ed elaborato una strategia per il rilancio. Come scritto nella nota ufficiale, SPA si dedicherà
alla realizzazione di vetture uniche di alta gamma, principalmente ibride e/o elettriche, capaci di soddisfare il desiderio anche solo di un singolo cliente; automobili innovative e dai contenuti di pregio che elevino il concetto di “elettrico” ad un mercato medio-alto di settore, fino ad oggi precluso a tali tecnologie
Questo obiettivo verrà comunque raggiunto a medio termine. L’azienda si dedicherà inizialmente alla produzione di un veicolo a due ruote, denominato Bicicletto, a trazione elettrica e destinato a rappresentare un’alternativa credibile in materia di mobilità sostenibile. Il Bicicletto verrà esposto durante l’EICMA di Milano. Camorali è un designer e progettista ed ha già fondato lo studio Camal, mentre Imprescia è un avvocato specializzato in diritto d’impresa.