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Nuova Seat Leon: primo contatto su strada con la quarta generazione

Abbiamo incontrato la nuova Seat Leon, la quarta generazione della hatchback spagnola, in un test drive che ha messo in risalto la robustezza e la dinamicità di questo veicolo. Design e contenuti davvero sorprendenti

Seat è uno dei Brand automobilistici che, nel mercato degli ultimi due anni, ha avuto una crescita molto significativa, un trend positivo previsto anche nel 2020, ma come tutti sappiamo l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus ha scombinato calcoli e piani. Dopo un periodo difficile, Seat riparte con forza con la quarta generazione della Seat Leon, una vettura di enorme successo con oltre 2,2 milioni di esemplari venduti a partire dalla prima generazione lanciata sul mercato nel lontano 1999. La Leon di fine secolo scorso portava la prestigiosa firma di Giorgetto Giugiaro, mentre la seconda generazione del 2005 nacque da un’altra prestigiosa matita, quella di Walter de Silva. La terza e quarta generazione, invece, sono nate nel centro di design di Martorell, sfruttando un sistema che usa la luce naturale per esaltare linee sportive e accattivanti come sono quelle dell’ultima nata di Casa Seat. Abbiamo avuto modo di provare su strada la versione mild-hybrid in allestimento FR, vediamo quindi come si è comportata.

Design

La voglia di stupire è evidente sulla nuova Seat Leon, che vuole mostrarsi al pubblico con il suo piglio sportivo e aggressivo, ma distinguendosi dalle altre hatchback che si trovano sul mercato, a partire dalle cugine del Gruppo VW. A colpo d’occhio si notano subito le sue linee tese e muscolose, con alcuni richiami all’idea classica dell’auto, a cominciare dal lungo cofano anteriore che tende a scendere. Ma sicuramente uno dei suoi punti di forza sono le luci, le firme luminose. Innanzitutto all’anteriore abbiamo un gruppo ottico dal taglio quasi accigliato, ovviamente composto da tecnologia a LED o in alternativa Full Led, decisamente accattivante. Al posteriore, invece, abbiamo un faro unito in stile coast to coast, che attraversa tutta l’arcata del lato b della Leon. Un elemento molto caratteristico ed emozionale, dall’impatto emotivo garantito.

Dimensioni

La quarta gen di Leon misura 4,37 metri di lunghezza e aggiunge ben 50 mm al passo, il che significa che per gli occupanti vi è ancora più spazio a disposizione, con un vantaggio in termini di confort e abitabilità anche rispetto alla Volkswagen Golf 8 e all’Audi A3 Sportback con cui condivide la piattaforma MQB Evo. Lo spazio interno quindi è uno degli elementi di forza di quest’auto, tanto che si ha la percezione di stare a bordo di una vettura di classe superiore. Per quanto riguarda il bagaglio, quest’ultimo rimane invariato, con una capacità che va da 380 a 1.301 litri. Nella versione Sportstourer arriva ai 600 litri, il che si traduce con il primato della categoria.

Abitacolo di qualità

È innegabile come sia stato raggiunto un livello di qualità molto elevato all’interno delle Seat, fra le quali la nuova Leon è davvero un’ottima rappresentante. L’abitacolo è ricco di rifiniture di un certo pregio, in più l’uso delle plastiche è eccellente, danno un senso di robustezza invidiabile. La scelta di realizzare una plancia morbidissima nella parte superiore e con un design avvincente, si è rivelata una soluzione formidabile. Lo stile è molto minimalista, sono presenti pochi comandi fisici a bordo, il tutto è molto razionale e pulito. Una nota di merito va invece spesa per lo schermo al centro della plancia, bello e di facile lettura, con grafiche accattivanti e molto colorate. Il virtual cockpit è invece di serie su tutte le versioni.

Infotainment

Sulla Leon si trova una dose di connettività molto elevata e frizzante, giusta per un’auto che viene scelta specialmente da un pubblico giovanile, sui 32 anni circa di media. Il cuore pulsante del sistema di infotainment è lo schermo touch al centro della plancia che nel caso della versione del nostro test è il 10”, mentre quello di base è di 8,25”. Qui si può regolare qualunque aspetto della vita all’interno dell’abitacolo, dalla climatizzazione alla selezione dei driving mode. Scelta intrigante quella di utilizzare un sistema Full Link Wireless, che elimina l’obbligatorietà di connettersi al veicolo con il proprio smartphone tramite il cavo. La Leon è ovviamente compatibile con Apple Car Play e Android Auto, ed è pronta a trasferire sul proprio schermo tutte le applicazioni presenti sul telefonino, anche le più curiose. Ha ovviamente un sistema di comando vocale – con il quale si interagisce attraverso il saluto “Hola! Hola!” – molto intelligente e reattivo.

Gamma Motori

Al momento del lancio la gamma motori è già molto ricca, perché dispone di unità benzina, diesel e mild-hybrid. Successivamente ci sarà spazio anche per una versione Plug-in Hybrid da ben 204 CV di potenza e per una a metano che adotterà il 1.5 TGI da 130 CV. Nel frattempo si può scegliere fra: 1.0 TSI da 90 CV o 110 CV, oppure 1.5 TSI da 130 CV o 150 CV per quanto riguarda le motorizzazioni a benzina; e 2.0 TDi declinabile in due range di potenza che sono il 115 CV il 150 CV per quanto riguarda il diesel. Il mild-hybrid, quello della nostra prova, è un 1.5 eTSI da 150 CV con tecnologia ibrida leggera a 48 V abbinato al cambio automatico DSG.

Prova su strada

Nel nostro test abbiamo avuto a disposizione la versione mild-hybrid con motore 1.5 eTSI da 150 CV e 250 Nm, che dimostra di essere brillante e cattivo quando serve, pacioso e morbido quando invece si richiede di andare in modalità più tranquilla. Al volante si hanno delle ottime sensazioni, merito di un telaio e di una struttura rigida, che esaltano il controllo e la stabilità, ma che al tempo stesso garantiscono un gradevole comfort. Molto apprezzabile anche lo sterzo, affilato e preciso quanto serve, dà sempre la risposta giusta in ogni frangente. Per quanto riguarda il passo, che è stato allungato rispetto al modello precedente, questo non si fa sentire e la vettura mostra una bella dinamicità, muovendosi con agilità nello stretto e nel misto.

A bordo si noterà una certa silenziosità, apprezzabile specialmente nelle lunghe tratte autostradali. I tecnici di Seat hanno fatto un ottimo lavoro per rendere l’abitacolo insonorizzato, merito in parte anche della scocca rigida che attutisce gran parte delle vibrazioni. Il motore si fa sentire solo quando viene sollecitato in accelerazione e agli alti regimi e lo fa con una piacevole sonorità. Le sospensioni svolgono un lavoro eccellente, assicurando un ottimo risultato sia quando si devono superare dei dossi, sia quando ci si muove con velocità tra le curve. Il cambio è il collaudato DSG a 7 marce, il quale si comporta in modo più coerente quando si ha un’andatura turistica, mentre se si sceglie un piglio più sportivo perde leggermente in efficacia. Per quanto riguarda i consumi, al ciclo di omologazione WLTP, la casa dichiara una media di 5,5 e 6,3 l/100 km, che sembra quanto mai reale, specialmente con uno stile di guida accorto.

Allestimenti e prezzi

Gli allestimenti disponibili sulla Leon sono: Style, Business, Xcellence e FR. Fin dall’allestimento di ingresso troviamo una dotazione davvero ricca, che comprende: Digital Cockpit da 10,25”, sistema per l’avviamento keyless, cruise control non adattivo con mantenimento di corsia e frenata automatica, fari full LED, clima automatico monozona, chiamata automatica di emergenza e infotainment con display da 8,25 pollici. Il prezzo di partenza è di 22.200 euro per la versione 1.0 TSI da 90 CV in allestimento Style, proposta attualmente (e per molto tempo ancora) a 19.500 euro. Per la versione della nostra prova, una FR con motore mild hybrid 1.5 eTSI da 150 CV e cambio doppia frizione DSG, ci vogliono almeno  29.300 euro.

 

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