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24 Ore di Dubai 2019: vince l’Audi, terza la Ferrari, sfortunato il nostro Gagliardini

Successo Audi alla 24 Ore di Dubai, prima tappa della 24H Series 2019, dove Blogo Motori è scesa in pista con la Nissan di Andrea Gagliardini. Ecco il resoconto della gara.

Autorevole successo, alla 24 Ore di Dubai 2019 (vissuta col casco da Blogo Motori), per l’Audi R8 LMS (Car Collection) di Haase, Parhofer, Vervisch e Breukers, che taglia la linea del traguardo con un giro di vantaggio sull’identica vettura dei “quattro anelli” (MS7 by WRT) portata in piazza d’onore da Al Saud, Mies, Vergers e Vanthoor.

Terzo posto alla bandiera a scacchi per la Ferrari 488 GT3 (Scuderia Praha) di Matteo Malucelli, Pisarik e Kral, con il pilota italiano in grande spolvero, felicemente assecondato dalla sorprendente auto del “cavallino rampante”.

Dietro la “rossa”, la Lamborghini Huracán GT3 (GRT Grasser Racing Team) di Bortolotti, Engelhart, R. Ineichen e M. Ineichen, finita in quarta piazza dopo una vigorosa rimonta, che ha recuperato gran parte del terreno perso nelle prime fasi di gara per problemi tecnici capaci di inficiare la pole position guadagnata in qualifica.

Quinta un’altra Audi R8 LMS (Attempto Racing), gestita in corsa da Minsky, Bachler, Foster, Dienst e Schothorst. Gara sfortunata per la Nissan GT-R Nismo di Andrea Gagliardini, nostro tester e collaboratore, che si è dovuto accontentare del ventottesimo posto finale, per una serie di fatti sfortunati sigillati da una sosta forzata ai box a pochi minuti dalla fine del confronto.

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Destino infelice anche per le Mercedes Benz AMG di Black Falcon, con la numero 3 costretta al ritiro per noie tecniche e quella di Al Faisal I, Al Faisal II, Haupt, Buurman e Christodolou solo quindicesima alla chiusura delle ostilità. Vittoria in TCE per la Volkswagen Golf GTi TCR DSG di Menden, Danz, Mettler, Tanner e Ogay.

Situazione allo start

Il via alle danze alle 15 di ieri (ora locale), le 12 in Italia. Ai nastri di partenza della sfida endurance degli Emirati Arabi Uniti uno schieramento ricco di partecipanti, pronti a contendersi la gloria.

Pole position per la Lamborghini Huracán di Mirko Bortolotti, con il tempo di 1’57″446 in qualifica, seguito in griglia di partenza dalle tre Audi R8 di Christopher Haase, Christopher Mies e Markus Wikelhock. Poi l’altra Lamborghini di Dennis Lind e la Mercedes-AMG di Yelmer Buurman, mosso dall’obiettivo di ripetere il successo dello scorso anno.

Quattordicesimo posto nella lista cronometrica per la Nissan GT-R Nismo KCMG di Gagliardini, condotta in prova da Joshua Burdon. In sedicesima piazza la vettura gemella dell’altro italiano Edoardo Liberati, collocata in griglia da Oliver Jarvis.

Il punto dopo otto ore di gara

La prima sfida endurance del 2019 parte nel segno dei “quattro anelli”. Dopo le prime otto ore di gara, infatti, in testa alla classifica c’è l’Audi R8 LMS (Car Collection) di Parhofer, Haase, Vervisch e Breukers. Il ritmo della vettura di Ingolstadt è molto incisivo, come testimonia il distacco di un giro della Mercedes AMG (Abu Dhabi Racing Black Falcon) di Al Qubaisi, Stolz, Bleekemolen, Keating e Metzger, che a questo punto della corsa occupa la piazza d’onore.

Terzo posto, in un quadro ancora da definirsi, per la Ferrari 488 GT3 (Scuderia Praha) di Malucelli, Pisarik e Kral, seguita dalla “freccia d’argento” (Black Falcon) di Al Faisal I, Al Faisal II, Haupt, Christodolou e Buurman.

Buona la collocazione in classifica del nostro Gagliardini, nono nella lista dei tempi con la Nissan GT-R Nismo della KCMG, divisa con Chiyo, Matsuda, Burdon e Thong. Undicesima la vettura gemella condotta in pista da Imperatori, Jarvis, Liberati e Wlazikenon.

Occupa solo la sedicesima posizione, a causa di alcuni problemi tecnici che ne hanno tormentato la marcia, la Lamborghini Huracán GT3 (GRT Grasser Racing Team) di Bortolotti, Engelhart, R. Ineichen e M. Ineichen, protagonista in qualifica con il crono di riferimento. Leadership in TCE per l’Audi RS3 LMS di Kaye, Neal, Cameron e Giddings, seguita dalla Lotus Elise Cup PB-R di D’Aste, De Florian, Liana e Cordini, sessantanovesima assoluta in classifica generale.

Il punto dopo 12 ore di gara

Dopo altre quattro ore di confronto in pista, la posizione di testa continua ad essere detenuta dall’Audi R8 LMS (Car Collection) di Parhofer, Haase, Vervisch e Breukers, che mira decisamente al successo.

Alle sue spalle, come in precedenza, la Mercedes AMG (Abu Dhabi Racing Black Falcon) di Al Qubaisi, Stolz, Bleekemolen, Keating e Metzger, staccata sempre di un giro dalla vettura al comando. Novità al terzo posto, che viene recuperato dall’Audi R8 LMS (MS7 by WRT) di Al Saud, Vergers, Mies e Vanthoor.

Notte infelice per la Mercedes-AMG GT3 (Black Falcon) di Al Faisal I, Al Faisal II, Haupt, Christodolou e Buurman, che vede svanire la possibilità di ripetere il successo dello scorso anno, per un incidente in pista, causato dal surriscaldamento di un disco, che ha fatto perdere 25 giri per le riparazioni, scaraventando l’equipaggio nelle retrovie.

In testa alla TCR, a metà corsa, c’è la Volkswagen Golf GTi TCR DSG (Autorama Motorsport by Wolf-Power Racing) di Menden, Danz, Mettler, Tanner e Ogay, con una tornata di vantaggio sull’Audi RS3 LMS DSG (AC Motorsport) di Perrin, Radermecker, Boonen e Magnus. Poi l’Honda Civic FK7 TCR (KCMG) di Ip, Kenneth Ma, Lee Jr., Wai Yan e Ka to, terza nella lista provvisoria dei tempi.

Il punto dopo 16 ore di gara

Ancora l’Audi R8 LMS (Car Collection) di Parhofer, Haase, Vervisch e Breuker in cima alla classifica, davanti però alla vettura gemella dei “quattro anelli” (MS7 by WRT) di Al Saud, Vergers, Vanthoor e Mies, che paga un giro di ritardo.

La sfortuna prende di mira la Mercedes-AMG GT3 (Black Falcon) di Stolz, Al Qubaisi, Bleekemolen, Keating e Metzger, facendola scivolare in sedicesima piazza. Al terzo posto, con merito, torna nuovamente la Ferrari 488 GT3 (Scuderia Praha) di Malucelli, Pisarik e Kral, pronti a confermarsi fino al termine in un podio ormai vicino a una solida geografia.

Recupera terreno, intanto, la Lamborghini Huracán GT3 (GRT Grasser Racing Team) di Bortolotti, Engelhart, R. Ineichen e M. Ineichen, in decisa ascesa dopo le disavventure patite nella fase iniziale del confronto, che le hanno fatto bruciare il vantaggio guadagnato in prova con la pole position. Il quarto posto è una prospettiva credibile: così sarà alla bandiera a scacchi, dove la geografia del trio di testa non cambia.

Blogo Motori in pista con Gagliardini

Anche Blogo Motori ha preso parte alla 24 Ore di Dubai 2019 con Andrea Gagliardini, nostro tester e collaboratore, che ha condiviso il volante di una Nissan GT-R Nismo GT3 ufficiale di Nissan Giappone (numero di gara 35) con Katsumasa Chiyo, Tsugio Matsuda, Joshua Burdon e Shaun Thong.

Il pilota romano, nato il 7 luglio 1986, ha accumulato negli anni una certa esperienza con le vetture a ruote coperte, mettendosi più volte in evidenza. Gagliardini ha corso su gran turismo Ferrari, Porsche e Lamborghini, ma anche con prototipi e auto di altre categorie, brillando a più riprese nella scena tricolore. Ora, su una Nissan, ha difeso i nostri colori nella maratona endurance degli Emirati Arabi Uniti, portando il cuore di Blogo Motori in pista.

Gagliardini ha difeso i colori del team KCMG. Questa scuderia automobilistica, con sede ad Hong Kong, fu fondata nel 2007. Attualmente è impegnata in Super Formula, Blancpain GT Series Asia e TRC Europe Series, ma il suo debutto è legato alla Formula Nippon, massima categoria giapponese per monoposto.

Nel curriculum di KCMG anche le partecipazioni all’Asian Le Mans Series e alla 24 Ore di Le Mans, dove nel 2015 la squadra orientale ha raccolto la gloria in classe LMP2 con la Oreca-Nissan condotta da Richard Bradley, Matthew Howson e Nicolas Lapierre, impreziosendo il suo palmares.

La pista della 24 Ore di Dubai

Teatro del confronto è stato il Dubai Autodrome, inaugurato nel 2004 e firmato da Clive Bowen di Apex Circuit Design. L’impianto, con le sue pertinenze, fa parte del complesso noto come Dubai Motor City, e si propone come realtà agonistica moderna e impegnativa, per la combinazione di curve tecniche e ad alta velocità, che mettono a dura prova uomini e mezzi.

Molta attenzione, in fase progettuale, è stata riservata alla sicurezza, gestita con tutti i riguardi. La traccia planimetrica, con le sue 16 curve, si sviluppa su una lunghezza di 5390 metri, in una tela ambientale interessante, anche per i Vip, che godono di strutture ultramoderne e di servizi di alto lignaggio, a soli 25 minuti d’auto dal centro di Dubai.

L’auto di Gagliardini: la Nissan GT-R Nismo GT3

Questa vettura, curata dalla divisione sportiva della casa nipponica, è stata concepita espressamente per l’uso in pista. I tecnici hanno gestito con attenzione ogni aspetto progettuale, per dar vita a un modello da corsa estremo e raffinato, con un’aerodinamica particolarmente efficace. Il cuore rombante ha un architettura a sei cilindri ed una cubatura di 3.8 litri.

La sua dotazione energetica trae vigore da una coppia di turbine, che fanno impennare i livelli di coppia. Il motore, per la sua collocazione, agevola la distribuzione dei pesi, migliorando la dinamica del mezzo, che si giova della grinta di 550 scalpitanti cavalli. La rinuncia alla trazione integrale, in favore della posteriore, regala un più vantaggioso rapporto peso/potenza. Scopri meglio questo bolide cliccando sul related sottostante.

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