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Land Rover e Jaguar: ecco a chi interessano

Land Rover e Jaguar sono in vendita. I potenziali acquirenti ci sono, l’interesse concreto sembra di no. E questo lascia sgomenti, soprattutto alla luce del blasone e del glorioso passato che accompagna questi due marchi. Sembra strano che Ford non riesca a trovare in fretta un acquirente per due pietre miliari del mondo automobilistico come

Land Rover e Jaguar sono in vendita. I potenziali acquirenti ci sono, l’interesse concreto sembra di no. E questo lascia sgomenti, soprattutto alla luce del blasone e del glorioso passato che accompagna questi due marchi. Sembra strano che Ford non riesca a trovare in fretta un acquirente per due pietre miliari del mondo automobilistico come Land Rover e Jaguar.

Quella che potrebbe essere definita la “querelle dell’estate” si apre a giugno, quando iniziano a diffondersi le prime voci riguardanti una possibile cessione da parte di Ford: in un primo momento vengono accostati il marchio Fiat e l’onnipresente Cerberus (sì, ancora lei…), poi Tata e Gaz.
Grazie ad Autocar riusciamo finalmente a dipingervi un quadro più completo e dettagliato di questa discussa operazione di mercato.

Iniziamo questa rassegna dall’India, soffermandoci su Tata e Mahindra & Mahindra.
La prima non gode di buona fama nel Regno Unito – è ancora vivo il ricordo della la sfortunata CityRover, da lei prodotta – ma ha dimestichezza nelle grandi manovre finanziarie, come dimostrano le acquisizioni di Daewoo Commercial Vehicles e Corus Steel negli ultimi tre anni.
La seconda, nome nuovo del mercato automobilistico, è in rapida espansione, e presenterà nel 2008 un fuoristrada negli Stati Uniti: sarebbe affascinante l’idea di un’accoppiata tutta asiatica.
Alla faccia del Commonwealth…

Il parere di Autocar è fortemente negativo riguardo a questi due consorzi – che dal canto loro smentiscono ogni interessamento – soprattutto perché non avrebbero le capacità necessarie ad attuare un risanamento concreto.

E il turno della Russia, con la propria pretendente, la Gaz, che però ha smentito il proprio interesse. Una fra le maggiori realtà automobilistiche (ma non solo, produce anche rimorchi, bus e mezzi pesanti) dell’est europeo, anch’essa in costante escalation, avrebbe come obiettivo quello di aumentare il proprio blasone internazionale. L’interesse nutrito sarebbe solo di facciata, dato che la rivista inglese bolla il tutto con un eloquente “case closed”.

Prima di attraversare l’oceano, destinazione USA, vediamo cosa bolle in pentola a Torino, più precisamente in Corso Marconi. Con ancora negli occhi la peggiore crisi della propria storia, il gruppo Fiat è riuscito a risorgere fino ad attraversare una nuova fase aurea: giusto quindi che si pensi – anche se i problemi impellenti sarebbero ben altri – all’acquisizione di un marchio cruciale come Land Rover, sia sotto il profilo tecnico (risulterebbe molto utile la sua esperienza nel settore fuoristrada, anche in ottica Alfa Romeo) sia dal punto di vista della rete di distribuzione in America (anche in questo caso pensando ad Alfa).

Autocar ritiene però che sia ancora troppo presto per Fiat effettuare una manovra così onerosa e logorante.

L’ultima tappa è in America, nella terra dei “verdoni”: gli interlocutori sarebbero solamente fondi d’investimento, non certo garanzia di affidabilità nel rilancio di un marchio.
I nomi sul taccuino sono quattro – Cerberus, One Equity Partners, Ripplewood Holdings e Texas Pacific Group – tutti interessati ad espandere la propria influenza nel mondo automobilistico. Secondo Autocar, l’interesse più concreto sarebbe quello del pigliatutto Cerberus, mentre le altre tre (curiosità: TPG è già proprietaria di Ducati) sarebbero al momento defilate.
Anche se i colpi di coda non sono assolutamente da escludere…