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Audi PB 18 e-tron: svelata la supercar elettrica

Il concept tedesco esposto in anteprima a Pebble Beach. Tre motori elettrici, abitacolo trasformabile in monoposto ma c’è anche un bagagliaio. Accelerazione da prototipo LMP1

E’ stato presentato a Pebble Beach il concept della casa tedesca per una supercar elettrica. Si chiama Audi PB 18 e-tron. Il significato della sigla PB è proprio un omaggio alla località californiana che ospita il tradizionale concorso di eleganza che quest’anno si organizza dal 24 al 26 agosto. Il concept è anche californiano di nascita, poiché è stato concepito e disegnato dal nuovo centro stile Audi Design Loft situato a Malibu, diretto da Gael Buzyn.

La seconda parte del nome, cioè le due cifre, sono invece un tributo alla vettura che per prima ha trionfato alla 24 ore di Le Mans utilizzando la propulsione ibrida, cioè l’Audi R18 e-tron quattro, vincitrice di tre edizioni della classica della Sarthe (dal 2012 al 2014) e di due campionati del mondo FIA WEC (2012 e 2013). Non si tratta solo di nomenclature. La R18 e-tron è alla base della tecnologia che anima la PB 18 e-tron, naturalmente per l’apparato elettrico.

Questo prototipo è sia un esercizio di design che un concentrato tecnologico. Ma tutto ruota intorno al pilota. Perché questa è un’auto progettata in funzione della guida, in pista e su strada. Il pilota è al centro in tutti i sensi. Infatti la PB 18 e-tron prevede una monoscocca interna che integra sedile e plancia; essa è spostabile lateralmente, quindi si può collocare al centro, come in una monoposto. Ma è anche possibile ospitare un passeggero; in questo caso la plancia si sposta ed appare il secondo sedile. Appare in tutti i sensi, perché è integrato a scomparsa nel pianale.

Che la PB 18 sia utilizzabile anche fuori dalla pista è testimoniato dall’esistenza di un bagagliaio da ben 470 litri, grazie alla carrozzeria quasi da shooting brake (un misto tra coupé e station wagon). Ci sono anche le valigie su misura per sfruttare il vano di carico in modo ottimale.

Visivamente ci accorgiamo che si tratta di un’Audi grazie alla tipica calandra della casa, denominata single frame (oltre al simbolo dei quattro anelli, un indizio vagamente decisivo). Anche il disegno dei fari richiama gli altri modelli di Ingolstadt.

Tutto il resto è orientato decisamente alle prestazioni. Dettaglio importante: questa è un’Audi diversa dalle altre anche perché non si parla di guida autonoma o assistenza avanzata. L’unico limitatore è quello della velocità durante l’uso stradale per aumentare l’autonomia (disattivabile in pista).

Qui guida il pilota, da solo. Le dimensioni della vettura sono relativamente compatte: lunghezza 4,53 metri, larghezza 2, altezza 1,15, passo 2,7 metri. Il peso è estremamente contenuto, per essere un’auto elettrica: meno di 1.550 Kg, grazie all’uso massiccio di carbonio, materiali compositi e alluminio.

Arriviamo alla meccanica. Audi PB 18 e-tron è una supercar elettrica, dicevamo. Il sistema propulsivo è composto da tre motori elettrici, uno anteriore e due posteriori centrali. Il primo aziona le ruote anteriore, i secondi una ruota posteriore ciascuno. Quindi abbiamo una trazione integrale quattro a tutti gli effetti.

La potenza massima del powertrain è di 680 cavalli, ripartiti in 204 all’avantreno e 476 al retrotreno. Esiste anche una modalità Boost che aumenta la potenza massima a 775 cavalli per alcuni secondi. Coppia massima altrettanto furiosa: 830 Newton metri. Le prestazioni sono da prototipo LMP1: accelerazione 0-100 in poco più di 2 secondi. Non viene tuttavia comunicata la velocità massima.

Le batterie allo stato solido hanno una capacità di 95 kWh. Nell’uso stradale normale viene garantita un’autonomia di 500 Km, dati ciclo WLTP. Utilizzando un sistema di ricarica ad 800 volt, le batterie possono essere ricaricate completamente in 15 minuti. E’ possibile anche la ricarica ad induzione.

Le sospensioni sono direttamente derivate dall’Audi R18 e-tron quattro che ha vinto diverse volte la 24 ore di Le Mans. Quindi ruote indipendenti, bracci orizzontali sovrapposti, ammortizzatori push-rod all’anteriore e pull-rod al posteriore. Dischi freno in carbonio. Cerchi da 22 pollici; pneumatici anteriori 275/35 e posteriori 315/30.

 

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