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Auto elettriche: il futuro di BMW

Le prossime vetture elettrificate del gruppo tedesco. Un giro sulla BMW i3s. Il punto sulla strategia per i prossimi anni

“Aces” è un interessante gioco di parole, dall’inglese “Assi”, nel senso di persone eccellenti nel loro campo. Ma automobilisticamente parlando, si tratta anche dell’acronimo con cui il gruppo BMW ha riassunto la propria strategia futura. Sempre dalla lingua inglese, sono le iniziali delle parole Autonomous, Connected, Electric e Shared, riferite all’auto di domani: autonoma, connessa, elettrica e condivisa. Le auto elettriche sono il tassello fondamentale ma non l’unico. Questi sono dunque i quattro cardini intorno ai quali ormai ruota l’intera industria di questo settore. Salvo alcuni costruttori di nicchia, tutti, ma proprio tutti, stanno investendo o allocando fior di quattrini e risorse umane nello sviluppo della mobilità di domani. Parliamo di svariati miliardi di euro e migliaia di persone.

Dobbiamo usare il termine mobilità, perché secondo la quasi totalità degli addetti ai lavori nei prossimi anni il modello di business non sarà più focalizzato intorno alla semplice produzione dei veicoli. I costruttori infattti si preparano ad entrare nel colossale mercato dei servizi accessori legati alla fruizione dell’auto, in cui l’acquisto rivestirà un ruolo sempre meno centrale. Si parla di un fiume di denaro al quale tutti cercano di attingere dalle posizioni migliori.

Di conseguenza, a meno che le previsioni non si rivelino catastroficamente errate, anche il pubblico dovrà adeguarsi a convivere con questa trasformazione. Saperne di più può certamente aiutare a comprendere meglio una rivoluzione di portata vicina a quella che ben più di un secolo fa ha condotto al passaggio dal cavallo equestre ai cavalli vapore. In quest’ottica rientra il BMW Technology Workshop, un percorso informativo con la stampa che la filiale italiana della casa tedesca ha tenuto in questi giorni nella sede di San Donato Milanese.

La strategia elettrica del gruppo BMW

Quando si parla di elettrificazione dell’automobile s’intende il passaggio ad una propulsione parzialmente o totalmente affidata ad uno o più motori elettrici. Nel primo caso abbiamo un’auto ibrida, nel secondo un veicolo elettrico puro. Esistono poi differenti tipologie all’interno di queste due categorie principali: micro-ibrida (mild hybrid), ibrida autoricaricabile (full hybrid), ibrida plug-in (PHEV). I motori termici che costituiscono il cuore del sistema ibrido possono essere a benzina o diesel, turbocompressi o aspirati, a seconda delle scelte di ogni costruttore. Anche dal lato delle auto elettriche pure ci sono almeno due categorie: a batteria (BEV) o a celle di combustibile con l’idrogeno in qualità di vettore energetico (FCEV).

Per quanto riguarda il gruppo BMW, parliamo di auto ibride plug-in con motore termico a benzina turbocompresso e auto elettriche a batteria. Proseguono anche le ricerche nel campo delle celle a combustibile, sebbene in questo caso gli orizzonti temporali sono a lungo termine.

BMW non è certo l’ultima arrivata in fatto di elettrificazione dei veicoli. Si deve infatti risalire al 2008 per trovare la Mini E. Successivamente è arrivata la BMW i3, poi le supercar ibride i8 e i8 Roadster, infine l’ibrida Mini Cooper S E Countryman All4, passando per alcune versioni ibride nella gamma di berline e SUV. Aggiungiamo anche, nel campo delle due ruote, lo scooter elettrico BMW C Evolution.

La strategia del gruppo per il 2025 prevede il lancio di 25 nuovi modelli elettrificati, 12 dei quali BEV. La prima vettura ad arrivare, nel 2019, sarà la Mini elettrica. Nel 2020 sarà il turno della iX3, SUV elettrico medio-grande da 400 Km di autonomia. Nel 2021 toccherà alla iNext, auto con carrozzeria ancora da definire ma powertrain elettrico capace di un’autonomia di 700 Km e guida automatica di livello 3.

Negli anni successivi si vedrà  il lancio della i4, carrozzeria di tipo gran coupé e 600 Km di autonomia. E’ importante sottolineare che il gruppo bavarese si occuperà direttamente anche di sviluppo e produzione delle batterie, celle comprese. Grande importanza verso il contenimento dei costi rivestirà l’adozione di un’architetttura unica e flessibile, adatta ad ospitare tutte le forme di alimentazione. Inoltre i powertrain elettrici verranno raggruppati in un blocco unico, più compatto, leggero ed economico.

Un giro sulla BMW i3s

 

Nel corso del workshop abbiamo potuto effettuare un giro sulla BMW i3s, nella versione rinnovata alla fine del 2017. Questa vettura è attualmente la compatta premium elettrica più venduta a livello mondiale, presente sul mercato dal 2014. Inoltre è l’unica auto elettrica a disporre di un range extender opzionale. Si tratta di un piccolo motore a benzina che ricarica la batteria quando questa sta per esaurirsi. Esso non è collegato alla trazione, affidata esclusivamente al motore elettrico.

Una soluzione molto intelligente per evitare di rimanere letteralmente a piedi all’improvviso. Perché, in un panorama dove le stazioni di ricarica sono ancora molto scarse in parecchie nazioni, l’ansia da autonomia non è una nevrosi ma una preoccupazione fondata su un rischio concreto e probabile.

La rinnovata BMW i3 ha una batteria dalla capacità di 33 kWh (kilowattora). Il motore elettrico da 125 kW, pari a 170 cavalli, ha una coppia massima di 250 Newton metri. L’accelerazione 0-100 avviene in 7,3 secondi. La velocità massima è limitata a 150 Km/h.

Le batterie consentono un’autonomia massima di circa 290-300 Km (a seconda delle ruote montate) misurati nei vecchi test NEDC e 235-255 nel nuovo ciclo WLTP. L’autonomia in utilizzo reale viene data in 200 Km. A livello di consumi, questi misurati col ciclo NEDC, vengono indicati circa 13,6 kWh per 100 Km. Un kWh di energia elettrica in Italia costa mediamente 25 centesimi. Quindi percorrere 100 Km costa all’incirca 3 euro.

La BMW i3s spinge di più, letteralmente. Perché qui il motore ha 135 kW/184 cavalli e la coppia sale a 270 Nm. Accelerazione 0-100 in 6,9 secondi, velocità massima 160 Km/h. L’autonomia è di 280 Km NEDC, 235-245 Km WLTP e 200 reali. Consumo energetico 14,3 kWh per 100 Km. Il range extender è un bicilindrico da 650 cc e 38 cavalli che può aumentare l’autonomia di altri 150 Km.

La BMW i3s sa quindi offrire prestazioni all’altezza di una vera BMW; l’erogazione della coppia tipica dei motori elettrici, tutta e subito, regala accelerazioni degne di vetture dalla potenza ben superiore. Anche a livello dinamico non ci sono incertezze, nonostante la forma da crossover. Intanto perché le batterie collocate in fondo al pianale abbassano notevolmente il baricentro della vettura; poi perché è stato ottimizzato il controllo dinamico di stabilità, tarato per fornire una risposta più rapida da parte del controllo di trazione. La reattività di tutti i componenti è portata al top selezionando la modalità Sport dall’apposito pulsante sulla consolle centrale.

Naturalmente, trattandosi di auto elettrica, è necessario adeguare il proprio stile di guida. Durante la marcia urbana l’effetto freno motore quando si rilascia l’acceleratore è molto intenso; a basse velocità equivale quasi ad una frenata, quindi ci si deve abituare. In tali situazioni la batteria si ricarica grazie alla conversione in elettricità dell’energia cinetica, che altrimenti verrebbe sprecata trasformandosi in calore.

Inoltre si deve “prendere la mano” anche all’assenza del cambio, non necessario in queste forme di propulsione. Usando l’acceleratore in modo razionale è possibile conservare la carica a lungo, riuscendo anche a divertirsi quando la strada lo permette. A proposito di ricarica, la wall-box domestica fornita da BMW consente di rifornire in tre ore le batterie di energia sufficiente a percorrere circa 180 Km.

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